Capitolo 25

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Silverus era rimasto momentaneamente spiazzato dall'arrivo improvviso del moro, ma poi lo aveva stretto a se mentre lo sentiva piangere. Si guardò intorno in cerca di Dan ma dell'altro mezzosangue non c'era traccia.

-dov'è Dan?- chiese Xarita guardandosi intorno mentre si avvicinava a Norman felice di vederlo vivo.

-ci hanno sentito- sussurrò Norman riprendendosi un po' ma restando comunque tra le braccia di Silverus che gli stava accarezzando la schiena per confortarlo.

-ed è rimasto dentro?- chiese Owen palesando anche la sua presenza li. Norman annuì stingendo forte la maglia che indossava Silverus.

-in realtà si è rinchiuso nella mia cella quando io non volevo lasciarlo andare- sussurrò ancora il ragazzo.

-cazzo- disse Xarita iniziando a camminare aventi e indietro e lanciando occhiate verso Egan che Norman ancora non aveva visto anche perché il ragazzo era stato in silenzio per tutto il tempo.

Dan prima di entrare da solo, per sua volontà, aveva baciato il rosso sulle labbra mettendogli la sua giacca di pelle sulle spalle senza dire una parola. Questo davanti a tutti cosa che aveva fatto scaturire molte domanda dalla parte della castana visto che non li aveva mai visti insieme quei due. Ma Egan non aveva risposto e si era infilato meglio la giacca di pelle infilando le mani nelle tasche per via del freddo e aveva iniziato a stringere i pacchetti di sigarette che ci aveva trovato dentro. Questo perché sapeva che con quel bacio Dan gli aveva detto che non sarebbe tornato.

Glielo aveva detto chiaro e tondo che voleva mettersi al posto del fratello per pagare i suoi errori. Questo ovviamente non piaceva ad Egan ma non aveva detto una parola perché per quanto conoscesse ancora poco il suo ragazzo sapeva che nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea.

-non ci posso credere! Ma è pazzo?- disse Silverus mentre Norman si staccava leggermente da lui.

-non per dire ma credo che dovremmo allontanarci visto che sento delle voci- disse Owen guardando preoccupato verso l'ingresso della base dei vampiri cosa che ritrovò tutti d'accordo facendoli spostare velocemente in un luogo meno visibile.

Fu allora che Norman si accorse anche della presenza di Egan e gli si fiondò tra le braccia.

-ehi- disse Egan stringendo stretto il ragazzo.

-voi non avevate litigato?- chiese Norman mettendosi una ciocca dietro l'orecchio e sorridendo al rosso che sorrise di rimando.

-abbiamo fatto pace per venirti a salvare- rispose il rosso. -ovviamente se da adesso in poi si fideranno di me- e dicendo ciò guardò male i tre ragazzi.

-ci siamo già scusati e ti abbiamo anche detto perché lo abbiamo fatto- disse Xarita sospirando.

-quindi per cosa avevate litigato?- chiese Norman volendo capire cosa fosse realmente successo.

-quegli stronzi non mi volevano dire di essere dei vampiri nonostante io lo sapessi da anni- gli rispose Egan sospirando e stringendosi di più nel giubbotto di Dan.

-siete vampiri?- chiese Norman che non si era minimamente accorto che Silverus e Xarita fossero di vampiri.

-certo che si. Come credi che abbia fatto tuo fratello a trovare questo posto- disse la ragazza con un sorriso sulle labbra.

-quindi sapete cosa sono- sussurrò Norman.

-certo e sappiamo anche il vero motivo per il quale sei stato assente in questi giorni- gli disse Owen con un sorriso.

-dobbiamo salvarlo- disse Norman mentre gli si rompeva la voce.

-ovvio che si. Non possiamo permettere a Jonas di averla vinta. E soprattutto voglio assolutamente che quell'assurda legge sui mezzosangue venga cancellata e non sono l'unica che lo pensa- disse Xarita guardando sia Norman che Egan.

-grazie. Ora che facciamo?- chiese Norman.

-tu e Egan potete stare insieme oggi, Jonas ti cercherà sicuramente e sa dove abiti. Devi stare con qualcuno ed Egan è la scelta migliore-

-negativo- disse il rosso attirando su di se tutti gli sguardi -non guardatemi così. Uno degli amici di Jonas mi ha visto parlare con Dan oggi fuori dalla scuola. Sarebbe in pericolo anche con me. E poi non è detto che Jonas non voglia venire da me visto che l'altro giorno mi voleva scopare in un vicolo- rivelò il ragazzo sbuffando.

-COSA?- gridò Xarita sconvolta -ma se tu stai con...-

-oh andiamo nessuno lo sa. E poi è successo prima che ci "mettessimo insieme"- disse Egan mimando con le mani le virgolette alle ultime due parole. Non è che Dan gli avesse chiaramente detto che era il suo ragazzo. Poteva anche averlo solo usato per poter riuscire a salvare Norman.

-con chi stai tu?-chiese Norman confuso. Da quando Egan era fidanzato?

-prima di questo adesso abbiamo un problema. Non possiamo lasciarli da soli- disse Xarita che aveva chiaramente capito che in quel momento Egan non voleva parlarne.

-venite da noi. Così possiamo anche spiegare ai nostri cosa vogliamo fare domani- disse Silverus.

-si ottima idea- disse Xarita -Jonas non può venire a casa nostra quindi è il posto più sicuro- disse Xarita con il sorriso.

-posso aggregarmi anch'io?- chiese Owen che già si stava pregustando una serata piena di chiacchiere, anche perché aveva intenzione di capire come ci erano finiti insieme Egan tanto timido e dolce e Dan che sembrava uno di quei bulli da scuola superiore.

-ovviamente si. Mamma ci chiede sempre di te- disse Silverus alzando gli occhi al cielo. La madre si era fissata troppo con Owen e non li lasciava davvero mai in pace.

-adoro vostra madre- disse Owen mentre i due fratelli lo guardarono male.

-quindi adesso che facciamo?- chiese Norman stringendosi le braccia intorno al petto per il freddo. Era a maniche corte e non sapeva minimamente come fare per riscaldarsi. Ci pensò Silverus a passargli al sua felpa.

-semplice venite tutti a casa nostra e vi sistemate mentre noi parliamo con i nostri genitori e gli spieghiamo il piano in modo tale da essere pronti domani durante il processo di Dan- spiegò Xarita.

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