Capitolo 21

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Dangerutis entrò in classe sospirando più stanco che mai. Aveva passato tutta la sera precedente a cercare il fratello insieme ai genitori, ma del ragazzo non c'era nessuna traccia. Per un momento aveva anche avuto paura che i genitori dessero a lui la colpa della presunta scomparsa di Norman, ma non ne avevano fatto parola e Dan aveva deciso di andare a dormire nella sua camera visto che dormire nella bara del padre gli faceva venire solo un grosso mal di schiena non essendoci molto abituato.

Dormire però era una parola grossa visto che per l'ansia di che fine avesse fatto il fratello non era riuscito a chiudere occhio trovandosi la mattina dopo come un morto vivente (anche se lo era per metà) e completamente distratto. Si, distratto visto che Egan appena lo aveva visto lo aveva salutato con la mano e con un leggero sorriso sulle labbra ma lui non se ne era minimamente accorto andandosi a sedere accanto a Jonas e facendo sparire il sorriso sulle labbra del rosso.

Rosso che in quel momento voleva solo sprofondare visto che il suo più grande dubbio da quando Dan aveva lasciato casa sua si era appena concretizzato. Dan lo aveva usato solo come passatempo e una volta passato il momento lo aveva completamente ignorato.

E poi Dan si era andato nuovamente a sedere al fianco di Jonas nonostante il giorno prima gli avesse detto che non aveva nessuna intenzione di restare suo amico. C'era tanto di posto accanto a lui, ma a quanto pareva non era di gradimento al moro.

Egan doveva solamente prendersela con se stesso per quello che era successo. Era colpa sua che si era fidato di Dan se in quel momento si trovava in quella situazione di merda. Perché non si era fatto i fatti suoi? Be' era stato di sicuro meglio di farsi scopare da Jonas in un vicolo ma comunque non era felice della cosa.

Ma cosa si poteva aspettare da uno che aveva subito fatto amicizia con il peggior individuo nella loro classe? Di certo non rose e cioccolatini. E a quanto pareva nemmeno una minima considerazione, nemmeno un: "bella scopata ma non accadrà nuovamente". Lo avrebbe preferito a quel comportamento da menefreghista che aveva utilizzato.

-sei perso nel tuo modo- disse Jonas a Dan che aveva fatto tutto in maniera così automatica che sentendo la voce del biondo si era girato per capire se veramente si fosse seduto affianco a quel tizio. A quanto pareva si.

-si, solo troppi pensieri per la testa- rispose velocemente cercando con lo sguardo Egan accorgendosi che era seduto qualche banco più avanti e stava scarabocchiando qualcosa con la matita, ma la sua gamba che si agitava sotto il banco faceva capire a Dan che il ragazzo era nervoso per qualcosa.

-pensare troppo non fa bene- disse Jonas ridacchiando e Dan si trattenne da lanciargli un'occhiataccia. Ormai aveva capito che quella risatina antipatica non prometteva mai niente di buono.

-può darsi- gli rispose con calma. Non poteva farsi vedere troppo scontroso da un giorno all'altro.

-ieri non sei venuto con noi, come mai?- Dan lesse negli occhi di Jonas un luccichio che non gli piaceva per niente. Sembrava un bambino felice che aveva appena ricevuto il giocattolo tanto desiderato.

-avevo altro da fare- disse tranquillamente. Doveva cercare suo fratello e sperava davvero che non si fosse cacciato in qualche brutto guaio.

-tipo? Cercare tuo fratello?- chiese il biondo ridacchiando e Dan fece per risponderli quando si blocco. Come faceva a sapere di Norman. Vide il sorriso allargarsi sul volto di Jonas. -sai quando non ottengo qualcosa per molto tempo tendo a prendermela con la forza-

-cosa cazzo gli hai fatto?- sibilò Dan infuriato. Come cazzo aveva fatto Jonas a rapire Norman senza sforzi? Nonostante il gemello fosse debole era comunque un mezzovampiro e quindi molto più forte di un umano.

-per il momento ancora niente ma stai tranquillo che mi divertirò a dovere per poi fare lo stesso con quel rosso lo giù-

-dov'è mio fratello?- disse in sussurro Dan cercando di non agitarsi troppo e anche cercando di non azzannare sul momento quello stronzo di Jonas.

-in un posto sicuro aspettando il suo processo. Voi feccia dovete solo morire- disse Jonas e facendolo mostrò solo per un attimo i canini affilati facendo prendere un colpo a Dan.

-cazzo- sussurrò il moro. Un vampiro. Proprio di un vampiro doveva essere amico?

-esatto. Sai, ci hanno dato molto problemi i tuoi corpi dissanguati ma adesso che sappiamo chi è il responsabile non avremo problemi. E io che avevo intenzione di farti entrare nel nostro gruppo. Ma credo sarà impossibile-

-non sarei entrato manco morto- disse Dan che in quel momento fece uscire tutto il suo disprezzo per il biondo. Suo fratello era in pericolo ed era solo colpa sua. E come se non bastasse sapevano della loro identità di mezzosangue quindi era finita. Potevano scappare ma Norman sarebbe morto per quello.

Sempre se Dan non riusciva a salvarlo prima. Ma era una cosa impossibile visto che non conosceva l'ubicazione del rifugio dei vampiri di quella città e soprattutto era da solo contro di sicuro un centinaio di vampiri. Non aveva possibilità.

-ringraziami che darò la colpa di tutto a tuo fratello. Puoi andartene tranquillamente o rimanere e morire appresso al tuo gemello sexy. Ovviamente se sceglierai la seconda mi scoperò tuo fratello davanti ai tuoi occhi per punirti di non avermi permesso di farlo prima- Dan ribollì di rabbia ma decise di rimanere immobile.

Non sapeva quanti altri vampiri erano presenti in quella classe e di certo c'erano anche molti umani che non voleva mettere in mezzo. Avrebbe trovato una soluzione dopo.

Guardò verso Egan e sospirò. Era finalmente riuscito a trovare una persona decente e la vita gli si metteva contro. Era vero quindi che il karma colpiva tutti prima o poi.

Sangue sporcoWhere stories live. Discover now