Capitolo 23

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-tu sei cosa?- gridò Egan girandosi di scatto completamente scioccato.

-un mezzosangue, mezzovampiro come cazzo mi vuoi chiamare tu- disse Dan sospirando.

-non credevo fosse possibile- sussurrò il rosso non riuscendo minimamente a credere alla cosa. E se Dan lo era significava che anche Norman era come lui.

-oh no, c'è una legge che permette ai vampiri di sposare un umano ma poi si è perseguitati, famiglia compresa, e uccisi a vista perché illegali. È per questo che non dico in giro cosa sono e ho rischiato dicendotelo. Ma mi fido di te e comunque vada morirò visto che sono un idiota che mette in pericolo la gente quindi non fa differenza-

-anche Norman è...- cercò di chiedere Egan cercando di cancellare la parte in cui Dan diceva che sarebbe morto.

-ovviamente si essendo mio gemello. Secondo te perché ci siamo trasferiti? Io ho fatto una cazzata che ci ha fatti scoprire e siamo andati via- rivelò il moro con un sorriso amaro. -faccio sempre cazzate-

-che è successo?- chiese Egan sussurrando avvicinandosi di più al moro visto che aveva appena visto uscire da scuola uno degli amici di Jonas cosa che notò anche Dan.

-ieri Nor è scomparso e stamattina quello stronzo di Jonas mi ha detto che lo hanno loro e che lo processeranno per quello che ho fatto io. Voglio salvarlo- disse sinceramente il moro all'orecchio del rosso per non essere udito da vampiro che era appena passato.

Egan avvertì un brivido scendergli lungo la schiena per quel contatto ma cercò di rimanere concentrato. Dovevano trovare un modo per salvare Norman.

-cosa hai fatto?-

-diciamo che ho bevuto un po' troppo sangue-

-e quando?-

-ho smesso motivo per il quale fumo. La nicotina blocca la mia sete di sangue, ma il danno è fatto ormai. Voglio salvare mio fratello e se qualcuno deve pagare voglio farlo io visto che sono io il responsabile-

-aspetta ieri hai fumato solo perché non volevi bere il mio sangue o perché non devi bere sangue in generale?- Egan era curioso. Avendo scoperto quel particolare voleva che il moro fosse completamente sincero con lui.

-non volevo bere il tuo sangue non perché non abbia voglia di farlo, credimi il tuo odore mi sta facendo andare in tilt il cervello, ma se lo faccio ho paura di non fermarmi e non voglio ucciderti- Dan accarezzò la faccia di Egan con un leggero sorriso in faccia perdendosi negli occhi verdi del rosso.

Rosso che si alzò sulle punte e lasciò un bacio a stampo sulle labbra di Dan che ne rimase piacevolmente sorpreso.

-salviamo tuo fratello e cerchiamo anche di non farti morire nel mentre okay?- disse Egan e subito dopo il rosso si ritrovò coinvolto in un bacio mozzafiato con il moro che se lo strinse più addosso.

-dobbiamo salvare Norman- disse Egan sulle labbra di Dangerutis che annuì.

-allora conosci qualche vampiro che ci aiuterà di sicuro?-

-si-

-ragazzi è terribile!- gridò Owen mentre apriva la porta ai due fratelli che avevano appena bussato alla sua porta. Li stava aspettando perché visto che non parlavano più tanto con Egan e Norman avrebbe avuto ancora qualche giorno di riposo prima di tornare a scuola avevano deciso di vedersi a casa del mezzo veggente per parlare anche più tranquillamente.

-cosa? È da giorni che hai visioni strane- disse Xarita incrociando le braccia al petto ed entrando.

-Norman veniva decapitato da un vampiro, credo fosso il vostro Sir Edward- disse Owen raccontando ai due della sua ultima visione. Avvenuta proprio pochi minuti prima.

-e come mai dovrebbe avvenire una cosa del genere?- chiese Silverus leggermente confuso dalla cosa.

-non lo so! Vi dico solo quello che vedo e questo non mi piace. Dobbiamo andare a vedere come sta-

-ci ha chiamato ieri confermandoci di stare bene e di essersi preso solo una forte febbre, tranquillizzati- disse Xarita uscendo la sua lima per unghie e iniziando ad aggiustarsi un'unghia leggermente scheggiata.

-parla quella che i primi giorni faceva complotti- disse Silverus alzando gli occhi al cielo. -comunque anche se fosse avverrebbe davanti a tutta la comunità e Sir Edward non ha ancora dato nessun avviso quindi non accadrà nell'immediato se anche fosse-

-io sono comunque preoccupato visto che non sbaglio quasi mai- disse Owen iniziando a sgranocchiare dei biscotti che sua madre aveva appena portato in salotto e che anche i due vampiri potevano mangiare avendo portato anche una coppa con del sangue dentro nella quale intingerli. (la madre era una veggente e aveva trasferito i poteri al figlio quindi non si sorprendeva di vedere dei vampiri in casa).

-sono cose completamente assurde, come anche il fatto che Dan morda Norman. Sono fratelli! Okay oggi mi è sembrato che Jonas mostrasse i canini a Dangerutis ma non ne farei una tragedia-

-tu hai visto cosa?- chiese Silverus alla sorella con gli occhi sgranati.

-ho visto quello che ho detto-

-allora potrebbe essere che...- le parole di Owen vennero interrotte dal campanello che iniziò a suonare insistentemente. -ARRIVO!- gridò il biondo per farlo smettere per poi incamminarsi e aprire la porta senza guardare dallo spioncino rimanendo spiazzato nel trovarsi davanti Egan insieme a Dan che si stava fumando una sigaretta e che sembrava un fascio di nervi.

-cosa c'è?- chiese Owen non capendo minimamente cosa stesse succedendo.

-ci fai entrare?- chiese Egan mentre Dan spegneva la sigaretta. Owen si spostò facendo entrare i due che ricevettero occhiate confuse da parte dei due vampiri che erano in salotto.

-cosa c'è?- chiese ancora Owen.

-mi serve il vostro aiuto, o meglio a Dan e Norman serve il vostro aiuto- disse Egan. Aveva detto al suo ragazzo, si il suo ragazzo, di far parlare lui.

-per cosa?- chiese Silverus capendo che il rosso si stava rivolgendo solo a lui e a Xarita.

-Norman sta per morire e mi serve il vostro aiuto per sapere dove si trova la base dei vampiri- disse Egan dando una gomitata a Dan vedendo che il ragazzo aveva cercato di aprire bocca.

-vampiri? Ma sei fuori di testa?- chiese Xarita facendo la finta tonta.

-so cosa siete da anni, per favore Norman rischia veramente di morire- protestò Egan mentre sia Silverus che Xarita sgranato gli occhi.

-non vorrei dire ma ve l'avevo detto che non sbaglio quasi mai- furono le parole di Owen che interruppero il silenzio che si era formato.

Sangue sporcoWhere stories live. Discover now