Capitolo 16

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-ho visto che non te ne vai più in giro con quei tre dementi- Egan si bloccò di colpo prima di girarsi con sguardo tagliente verso Jonas che lo stava seguendo da un po'. Per sua sfortuna ogni mattina era costretto a fare un pezzo di strada che anche il biondo faceva e la cosa non gli piaceva per niente.

-non sono affari tuoi- disse Egan aumentando il passo.

-invece si, mi dispiacerebbe se un così bel ragazzo si ritrovasse da solo. Che ne dici vuoi entrare nel mio gruppo?- chiese Jonas senza demordere e raggiungendo subito Egan che essendo più basso di lui non aveva le sue stesse falcate.

-no grazie- disse Egan pregando di arrivare a scuola il prima possibile. Ma le sue preghiere non furono ascoltate visto che il ragazzo venne preso di peso da Jonas e schiacciato contro il muro dal corpo di quest'ultimo. -cosa vuoi?- chiese Egan cercando di non tremare cosa non facile visto che Jonas non era per niente una persona tranquilla.

-scoparti- disse senza mezzi termini il biondo facendo gelare ancora di più il rosso.

-non sono interessato- e dicendo ciò cercò anche di sgusciare fuori dalla presa di Jonas senza però riuscirci visto che il biondo era molto più forte di lui ovviamente.

-oh e se ti dicessi che tutto il mio gruppo vuole scoparti?- disse ancora Jonas portando le sue labbra vicinissime a quelle del rosso che per quanto era bloccato non riusciva nemmeno a girare la testa.

-la risposta è sempre la stessa- disse il rosso che in un impeto di coraggio riuscì a dare una ginocchiata nelle palle al biondo che lo teneva imprigionato e riuscire quindi a scappare dalla sua presa.

Sapeva che non era stata una mossa intelligente ma quello sarebbe stato capace di scoparlo li. Corse a perdifiato verso la scuola e per sua sfortuna inciampò. Stava per cadere di faccia a terra se solo qualcuno non l'avesse preso in tempo per i fianchi.

-grazie- sussurrò con il fiatone mentre la persona che l'aveva salvato lo aiutò ad alzarsi ed Egan si bloccò di colpo quando notò che era stato proprio Dan a salvarlo.

-come mai così di fretta?- gli chiese il moro accendendosi una sigaretta. Salvando il rosso e arrivandogli abbastanza vicino da fargli venire una sete di sangue assurda. Aveva appena finito di fumare una sigaretta e aveva dovuto accenderne un'altra.

-stavo scappando dal tuo amico che voleva mettermi le mani addosso- disse sinceramente il rosso. Forse era anche arrivato il momento a quel pazzo di Dan capisse con chi voleva far mettere Norman. Si, Egan sapeva di quello che voleva fare Dan visto che Norman si era confidato con lui.

-chi?- chiese Dan non capendo.

-Jonas- gli rispose il rosso per poi ignorare il ragazzo ed entrare velocemente in classe prima dell'arrivo di Jonas che di sicuro non l'avrebbe risparmiato.

Quando Jonas entrò in classe e fece per avvicinarsi al rosso Egan fu salvato dall'ingresso del professore, ma vide chiaramente dallo sguardo del biondo che non era finita li e che avrebbe pagato le conseguenze di quello che aveva fatto.

Rimase in ansia per tutta la durata delle lezioni tanto che non riuscì nemmeno a prendere gli appunti per l'ansia che aveva in corpo. E per sua sfortuna non si accorse nemmeno dei messaggi che gli erano appena arrivata da parte proprio di Norman.

Durante l'ultima visto l'assenza del professore e visto che la classe era stata lasciata bellamente a se stessa decise di farsi una passeggiata nel momento esatto in cui vide Jonas distratto. Non voleva assolutamente che il biondo lo seguisse anche in bagno dove si era andato a rifugiare anche per sciacquarsi la faccia. E soprattutto per ideare un piano per poter scappare dalle grinfie di Jonas più tardi e soprattutto nei gironi a venire.

Saltò in aria quando sentì delle mani suoi fianchi e fece per gridare ma una mano gli finì prontamente sulle labbra.

-ehi non ti faccio niente- e un po' Egan si rilassò sentendo la voce di Dan e quindi notando che c'era solo il moro in quel bagno insieme a lui.

-mi hai fatto prendere un colpo- disse Egan una volta che la mano di Dan si fu tolta dalle sue labbra.

-volevo capire quanta paura ti avesse messo Jonas questa mattina- si scusò il ragazzo.

-tanta e non lo fare mai più- disse Egan mentre si toglieva la mano del ragazzo che ancora era sul suo fianco.

-scusa. Quindi che sai dirmi di Jonas?- chiese Dan appoggiandosi ad una delle porte dei gabinetti e accendendosi una sigaretta sotto lo sguardo attento e accusatore del rosso.

-cosa vuoi sapere? Ed evita di fumare visto che mi riempi di fumo- disse Egan guardandolo male. Ma era comunque felice che il ragazzo volesse sapere qualcosa in più di quello che riteneva un amico.

-tutto ovviamente. E no, non smetterò di fumare ne va della tua vita- l'ultima frase la sussurrò ma Egan la capì perfettamente ma fece finta di niente.

-e cosa te ne farai di queste informazioni?- chiese Egan che di sicuro non avrebbe accennato al moro che Jonas era un vampiro. Prima voleva parlarne con Norman e vedere come la prendeva e poi nel caso avrebbe anche avvisato Dan.

-voglio capire che genere di persona è. Voglio capire quanto mio fratello avesse ragione e io torto- disse Dan con un leggero sorriso sulle labbra.

-tuo fratello aveva ragione su tutto- e così dicendo Egan spiegò tutto al moro ovviamente ommettendo la parte del vampiro e vide Dan annuire continuando a fumare e accendendosi anche altre tre sigarette nel mentre.

-fantastico- disse Dan alla fine del tutto spegnendo la sigaretta che aveva in mano ormai finita.

-è meglio che gli stai alla larga- concluse Egan incrociando le braccia al petto. Dan annuì ancora e si avvicinò al ragazzo. -che c'è?- chiese con un filo di voce vedendo che il moro si stava avvicinando sempre di più.

-grazie- e così dicendo baciò il rosso che rimase immobile non aspettandosi minimamente una cosa del genere.

Sangue sporcoWhere stories live. Discover now