Capitolo 10

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Era passata una settimana da quando i due gemelli erano arrivati nella loro nuova casa ed era anche una settimana che i due non si parlavano nonostante vivessero nella stessa casa e soprattutto condividessero la stessa camera. I genitori avevano cercato di carpire informazioni da entrambi visto che avevano ben notato il brutto clima che c'era in casa, ma non avevano ottenuto niente se non dei grugniti da parte di Dan. Dan che di nascosto ogni sera aveva preso ad andare con Jonas e i suoi amici nei villaggi vicini per andare a ballare. E in quelle occasioni beveva anche del sangue direttamente dal collo delle persone. Infondo nessuno lo conosceva in quel paese e nessuno avrebbe potuto dargli la colpa. Lo faceva non solo perché gli piaceva ma anche perché la madre non lo aveva ancora tolto dalla punizione e la cosa non gli andava per niente a genio. In quel modo riusciva ad essere molto più in forze rispetto al solito e poi si sentiva soddisfatto per il fatto che ne Jonas e ne i sui amici si erano accorti di niente. Loro pensavano che sparisse con le ragazze per fare altro e non per succhiare il loro sangue.

Normanti invece si era legato ancora di più ai quattro ragazzi e non avrebbe mai immaginato una cosa del genere e ne era davvero felice.

Erano dei ragazzi tranquilli quando volevano loro e si divertiva sempre. Per fortuna aveva imparato a non farsi coinvolgere troppo dalle chiacchiere di Xarita e quindi il povero che ci andava sempre di mezzo era Owen.

Inutile dire che era uno stupido visto che aveva capito che Silverus non gli era per niente indifferente. E il fatto che lo avesse intuito dal primo giorno era stata una condanna per lui. Come cazzo faceva a prendersi una cotta sempre per le persone che gli erano più vicine? Sperava solamente che il ragazzo non se ne fosse accorto visto che non voleva distruggere quel rapporto che avevano creato. Anche perché si vedeva chiaramente che Silverus era etero fino al collo.

Poteva sperare che i ragazzi non se ne fossero accorti perché troppo concentrati sulla questione Xarita-Owen. Alla fine Normantis aveva scopetto che Owen era praticamente messo nella sua stessa situazione ma lui aveva una marcia in più visto che Xarita ricambiava eccome. Solo che entrambi erano troppo stupidi per potersene accorgere.

-hai parlato con tuo fratello?- gli chiese Egan che in quel momento era seduto al suo fianco. Quel giorno per qualche strana ragione mancavano sia Silverus che Xarita e il rosso si era andato a sedere vicino a lui e Owen per non rimanere da solo. In realtà quel giorno in classe mancava anche il gruppo di Jonas, c'era solo Dan.

-no, ci evitiamo come la peste- rispose Normantis sospirando e guardando in direzione del fratello che stava giocando con la matita che aveva in mano. Si vedeva chiaramente che si stava scocciando perché non aveva nessuno con cui parlare.

-fidati Jonas non è una persona per bene- disse Owen quasi in un ringhio. Si vedeva lontano un miglio che non lo sopportava anche se Normantis non aveva mai avuto il coraggio di chiedere il perché di quell'astio.

-mio fratello dice il contrario.-

-tuo fratello finirà davvero molto male se non inizia a darti ascolto- disse Egan scuotendo la testa mentre Owen lo guardava stranito. Normantis non capì lo sguardo del biondo. Infondo conoscendosi da tanto tempo dovevano conoscere le stesse cose.

-tranquilli mio fratello sa badare a se stesso quindi non mi preoccupo per quello- disse Norman. Infondo suo fratello poteva benissimo azzannare la gente che gli dava fastidio visto quanto gli piaceva.

-può essere forte quanto vuole ma Jonas è più forte di lui quindi prima si allontana da lui meglio è- disse Owen guardando anche lui in direzione del moro seduto qualche banco più avanti.

-proverò a parlargli nuovamente, ma non credo mi darà ascolto- disse sospirando il moro ritornando a seguire con lo sguardo il professore che si muoveva avanti e indietro per la lavagna. -ma, per curiosità dove sono Silverus e Xarita?-

Il rosso e il biondo si guardando prima di alzare le spalle indicando che nessuno dei due conosceva la risposta a quella domanda.


-è una cosa gravissima!- stava gridando l'uomo alla sua comunità che aveva riunito proprio per l'occasione. -erano anni che non avevamo questi problemi e adesso tutto ad un tratto mi ritrovo catapultato in mille faccende giuridiche per colpa di qualcuno di voi!- Sir Edward era davvero incazzato e ne Silverus ne Xarita avevano ancora capito il motivo. Erano stati chiamati li come tutta la loro famiglia e come tutto il resto della comunità di vampiri che viveva li.

-cos'è successo?- chiese Jonas, anche lui ovviamente li presente e che sembrava davvero scocciato della cosa.

-cadaveri. Dissanguati. Nella città qui affianco. So che siete giovani, si so che è stato uno dei giovani, e che avete bisogno di più sangue ma potete chiederlo invece di fare stragi! La polizia inizia a insospettirsi e la cosa va solo a nostro sfavore- spiegò finalmente Sir Edward con ancora lo sguardo di fuoco.

E Silverus pensò che avesse ragione visto che chiunque fosse stato li aveva cacciati in una bruttissima situazione.

-e come pensate di scoprire chi è stato? Perché c'è di sicuro un unico colpevole- disse Xarita sbuffando. Ne lei che suo fratello erano mai andati nella città limitrofa quindi non centravano niente in tutta quella storia. La ragazza da una parte era felice visto che si stava saltando un giorno di scuola, ma dall'altra non vedeva l'ora di poter tornare dai suoi tre amici umani.

-monitorando tutti i vostri spostamenti ovviamente- disse Sir Edward con un ghigno sulle labbra. Aveva sempre avuto voglia di controllare quei ragazzi ma non aveva mai avuto una scusa plausibile per poterlo fare.

-che serve farlo adesso? Il responsabile potrebbe starsene buono- disse Silverus incrociando le braccia al petto.

-hai ragione Silverus ma se vi interrogo tutti quanti di sicuro mi mentirete- spiegò Sir Edward.

-sappiamo tutti che l'unico gruppo che esce da qui è quello di Jonas- accusò Xarita e il biondo la guardò malissimo.

-senti signorina si andiamo a ballare li ma non tocchiamo una goccia di sangue. Non fare tanto la santarellina- ribatté il biondo guardando male la vampira.

-sei l'unico qui che si muove quindi è ovvio che sia stato tu- disse ancora Xarita ringhiando contro il biondo che continuava a guardare malissimo.

-io non mi abbasso a fare le cose di nascosto e lo dovresti sapere- continuò Jonas.

-basta così- si intromise Sir Edward. -non abbiamo prove evidenti per accusare qualcuno-

Sangue sporcoWhere stories live. Discover now