Capitolo 24

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-prima di aiutarti possiamo sapere come ci è finito Norman nella nostra base?- chiese Silverus al quale era salita esponenzialmente l'ansia dopo aver scoperto con il bel moro era davvero in pericolo come aveva visto Owen.

-lo ha rapito Jonas- parlò Dan mettendosi entrambe le mani nelle tasche della giacca di pelle che aveva addosso.

-okay e perché dovrebbe essere ucciso?- chiese Xarita che non capiva come mai Sir Edward potesse voler uccidere umano che era stato portato li da Jonas.

-perché siamo mezzosangue e Jonas l'ha scoperto quando Norman ha cercato di difendersi. Ma ovviamente un vampiro è più forte di un mezzovampiro soprattutto quando quest'ultimo non è nel pieno delle sue forze- spiegò Dangerutis. Era inutile mentire oramai visto che in un modo o nell'altro se voleva l'aiuto di quei ragazzi doveva dire la verità.

-aspetta che?- chiese sgranando gli occhi Owen -mi stai dicendo che Jonas non ti ha trasformato?-

-no! Ho scoperto solo oggi che era un vampiro- disse il ragazzo -perché pensavi ciò?-

-sono un mezzovegente e oltre alla visione della morte di Norman ne ho avuta anche un'altra qualche tempo fa dove tu mordevi tuo fratello- rispose il biondo mentre vedeva Dan sgranare gli occhi.

-ma questo è impossibile visto che siete entrambi per metà vampiri no? Quindi Owen si è sbagliato- disse Xarita mangiandosi un biscotto.

-in realtà è successo- sussurrò il moro ricevendo su di se lo sguardo di tutti i presenti -ovviamente non l'ho fatto apposta- si difese poi vedendo gli sguardi arrabbiati degli altri.

-aspetta quindi non aveva la febbre?- chiese Owen incrociando le braccia al petto.

-no, si è svegliati ieri ed è stato subito rapito-

-okay, calmiamoci. Perché Sir Edward dovrebbe essere interessato a Norman quando Jonas lo vuole solamente nella sua lista di conquiste?- chiese Silverus cercando di non pensare troppo al fatto che il ragazzo che gli piaceva era per metà un vampiro e quindi nel caso ci avesse provato con lui non si sarebbe troppo spaventato della sua natura da vampiro.

-perché ho bevuto molto sangue di umani uccidendoli e Jonas vuole farlo passare come colpa sua e non mia- rivelò Dangerutis.

-e quindi tu adesso vorresti intrufolarti nella nostra base e salvare tuo fratello?- chiese ancora Silverus.

-ovviamente. Come ogni fratello farebbe-

-ora capisco perché nonostante sembra che non vi sopportiate invece Normantis ti vuole bene- Xarita finì il suo terzo biscotto prima di alzarsi e stiracchiare i muscoli leggermente indolenziti nonostante fosse stata seduta per pochissimo tempo. -allora ci muoviamo o no? Dobbiamo togliere Norman dalle grinfie di Jonas-

Normantis non sapeva se essere spaventato o contento del fatto che per il resto della giornata che aveva passato in quella cella non era arrivato nessuno. Era felice che Jonas non fosse andato più a rompergli le palle, ma quello significava anche che l'ira della sua morte era quasi arrivata. Lo sentiva e si sentiva anche inutile.

Sperava solamente che Dan avesse preso in parola Jonas e che insieme ai suoi genitori se ne fossero già andati. Non avrebbe sopportato che pure loro si fossero trovati in quella brutta situazione.

Non l'avesse mai pensato visto che proprio in quel momento avvertì chiaro e tondo il rumore delle sbarre della sua prigione. Alzò la testa che aveva precedentemente nascosto tra le braccia e cercò di mettere a fuoco la persona che stava cercando di smontare la sua cella senza però riuscirci visto che era ancora troppo debole per poter riuscire ad usare le sue capacità da vampiro che gli avrebbero permesso di vedere la persona.

Rimase allora immobile sperando che se ne andasse il più velocemente possibile. Ma la persona non sembrava intenzionata a lasciar perdere.

-Norman aiutami- e sentendo la voce si alzò di scatto.

-Dan?- chiese il ragazzo avvicinandosi e notando, ora da più vicino, che quello che stava cercando di scassinare le sua cella era proprio il suo gemello.

-dammi una mano così esci velocemente da qui- disse il moro che finalmente riuscì ad aprire le sbarre facendo però un rumore assordante.

-oh no- disse Norman sentendo passi veloci che stavano correndo palesemente verso di loro.

-corri sempre dritto poi gira a destra. Muoviti- disse Dan spingendo il fratello verso la direzione dalla quale era arrivato.

-cos...ma tu?- chiese Norman stringendo forte la mano del fratello.

-vai. Sono io quello che deve pagare per quello che è successo e non tu- Norman stava per protestare ancora quando Dan sgusciò facilmente fuori dalla sua presa ancora debole e si rinchiuse nella ex cella del fratello impedendogli quindi di farlo uscire da li. -muoviti-

A Norman vennero le lacrime agli occhi, si in un primo momento aveva voluto fortemente che il fratello pagasse le sue colpe ma non lo pensava veramente. Era solo infuriato con lui e da quello che Dangerutis aveva appena fatto aveva capito che Dan teneva tantissimo a lui.

Normantis seguì il consiglio del fratello e corse a perdifiato fuori da quel posto sperando vivamente di riuscir a trovare qualcuno per salvare il fratello. Perderlo sarebbe stato impensabile.

E poi era sicuro che si sarebbe stato qualcuno ad attenderlo, Dan non sarebbe riuscito a trovare quel posto da solo.

Appena uscito non ebbe troppi problemi visto che era buio pesto ed individuò subito la figura di Silverus, che era la più alta li. Non pensò nemmeno a guardarsi intorno e si buttò tra le braccia del castano scoppiando a piangere.

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