il progetto

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"Il modo migliore di conoscere davvero una persona, è vedere come si comporta quando è assolutamente libera di scegliere"

Pov Chiara:

Ehm si noi non ci conosciamo, ma è meglio farlo già da ora. Piacere sono Chiara, ho 14 anni, a breve 15, e vengo da una famiglia benestante. Molti mi reputano ricca, forse per loro lo sono, beh se intendono per i soldi sicuro, quelli alla mia famiglia non sono mai mancati, ma l'affetto, beh quello si, mi è mancato...
Comunque abito a Posillipo e ho due fratelli, o per lo meno avevo due fratelli, uno è morto... come? Beh penso che sia il caso di dirvelo più in là o forse mai
Faccio il liceo artistico, amo disegnare e penso di essere anche abbastanza brava, pratico danza da quando avevo 3 anni. Non stavo mai ferma, saltellavo di qua e di là e mamma ormai esausta mi scrisse lì. E da lì, da quel preciso giorno, mi sono innamorata della danza e di tutte le sue forme. Ho i capelli biondi, occhi azzurri e quando rido mi si formano delle stupide fossette che tanto odio. Quelle/i come me vengono definite/i chiattilli, per qualche soldo in più che si ha, e solo Dio sa quanto odio questo "soprannome".

Ecco adesso che mi sono presentata, posso dirvi che sono esattamente le 7:31 e devo andare a scuola. Tanto per cambiare la scuola inizia alle otto e io sono ancora nel letto quindi una nuova novità, farò tardi.
Mi alzo faccio colazione, da sola, come sempre, questa casa la mattina è sempre vuota. Mio fratello ha 17 anni e ormai andare a letto con le ragazze è un suo hobby, adesso non è a casa, ma sicuramente sarà nel letto di qualcuna, spero solo non metta incinta nessuno, sono fin troppo giovane per fare la zia.

Dopo aver fatto colazione, lavo le cose e vado di corsa in bagno a preparami. Un pantalone nero e una maglietta bianca, niente di più semplice. Un po' di profumo ed è fatta, esco di casa, forse un po' in anticipo.

Sono a scuola e ho sentito che oggi ci diranno una notizia importante nella nostra classe.

Lucrezia: ei amica mia come stai.
Chiese la mia migliore amica venendo da me e abbracciandomi, ah si giusto mi sono dimenticata di presentarvela.

Io e Lucrezia ci conosciamo dai tempi dell'asilo, siamo sempre state insieme, ha una gemella, Elisa, sono praticamente uguali, ancora non riesco a distinguerle, beh se non fosse per il carattere...

Chiara: ciao Lú, hai sentito che dovranno darci una notizia importante, sai già di cosa si tratta?
Lucrezia: ho sentito solamente che si tratta di un progetto, poi boh.
Elisa:voi due muovetevi ad entrare o farete tardi come sempre

Entriamo in classe e troviamo la preside ad aspettarci.

Preside: ciao ragazze, prego sedetevi dobbiamo parlare di una cosa importante.

Come sempre mi posiziona all'ultimo banco e ascolto con attenzione ciò che dice la preside.

Preside: allora ragazzi, abbiamo fatto un accordo con la direttrice del carcere minorile di Nisida, e sei di voi dovranno andare lì ha fare dei progetti, stare con un ragazzo che giorno per giorno cambierà. Tre di voi andranno il lunedì, mercoledì e venerdì e altri tre il martedì, il giovedì e il sabato. Ovviamente la domenica sarà di festa. Alcuni giorni dormirete lì nelle vostre stanze/celle che però tranquilli non condividerete con i detenuti. Inizierete domani.
Disse la preside

Eravamo tutti fin troppo stupiti, mai avevo pensato di mettere piede in un carcere, e pensare che potrei essere fra quei sei può mettermi al quanto timore anche se non lo faccio notare.

Preside: allora noi, io insieme hai vostri professori abbiamo deciso di scegliere i più bravi:

Simone De Rosa
Andrea Esposito
Giovanni Di Napoli
Lucrezia e Elisa De Pasquale
E Chiara Marino

Ecco come non detto, sono stata scelta, odio i criminali, uno di loro, uno stupido e idiota criminale ha ucciso mio fratello, e anche se alcuni che si trovano lì dentro sono innocenti, la maggior parte è altamente colpevole.

Non posso tirarmi indietro, ormai è deciso, devo solo sperare che passi in fretta...

Pov Ciro:

Sono Ciro Ricci ho 17 anni e sono rinchiuso in un carcere di merda. Ho qualche amico qui, proprio perché sono rispettato, lo sono fin troppo. Amo quando la gente ha paura di me, mi rende felice. Condivido la cella con Edoardo, la persona di cui mi fido di più qui dentro.

Ci ha appena chiamato la direttrice, punto e virgola, la chiamiamo così qui. Esco dalla mia cella e mi dirigo verso il cortile aspettando la direttrice.

Direttrice: buonasera ragazzi, domani mattina arriveranno tre ragazzi e tre ragazze dalla scuola artistica più brava di Napoli, loro vi aiuteranno e aiuteranno singolarmente una persona alla volta, giorno per giorno. Mi raccomando non traumatizziamole.
Disse guardandoci.
Direttrice: e non traumattizziamoli
Disse guardando le ragazze.

Totò: diretrì ma e uaglion so bell o no?
Disse Totò, un mio amico, se così lo si può definire
Direttrice: Totò finiscila, si comunque, sono molto belle ma nessuno le toccherà,chiaro?

Direttrí si so bell stat sicur ca e tuccam

Spazio autrice :
Ciao ragazzi/e questa è la mia prima storia, non siate troppo cattivi. Scusate gli eventuali errori grammaticali. Aggiornerò il prima possibile, se volte lasciatemi dei consigli, se vi è piaciuto lasciate una stellina ⭐

Com t'chiam piccrè? -Ciro Ricci Where stories live. Discover now