"Torna che mi manchi"
Pov Chiara;
Come ogni mattina stavo parlando con Lucrezia.
Scesi le scale per arrivare al portone di casa
Chiara: amo allora oggi non hai fatto tardi?
Dissi con una risatina
Lucrezia: no, amo oggi no.
Chiara: menomale, almeno arrivi presto iaAprì il cancello e oggi quella macchina non c'era
Se n'era andato?
Era solo un mio film mentale in realtà non c'era nessuno di così tanto pericoloso?Non lo so, fatto sta che attraversai la strada per arrivare all'altro marciapiede...
Sapete quando fate delle cose e desiderate tanto di non averle fatte?
Ecco, così mi ci sentivo ioNon avrei mai dovuto attraversare, sarei dovuta restare lì, su quel marciapiede, o magari restare a casa, non lo so, ma non dovevo farlo...
Ero precisamente in mezzo alla strada quando vidi una macchina arrivare da dietro la curva
Non mi fermai molto sui suoi dettagli, ma fui sicura di una sola cosa
Quella era la famosa macchina, la macchina che si fermava sempre di fronte casa miaSi, era quella...
Venne verso di me
Mi congelai lì al centro della strada
Forse avrei dovuto camminare avanti
O forse tornare indietroGià avrei dovuto farlo
Ma per la paura, lo spavento, rimasi lì, piantata al centro di quella stradaFu un attimo
Lui non si fermò, anzi, spinse di più il piede sull'acceleratore.
Poi buioTutto sembrava sparire
Le urla mi arrivavano solo come un sussurro
Sentii quelle di Lucrezia tramite il telefono, ma non fui in grado di risponderleIo non ho mai avuto paura della morte, ho sempre detto che a me faceva più paura sapere come morirò
Non volevo una morte lenta e dolorosa
Volevo una morte veloce, un proiettile alla testa, o al cuoreNon mi importava
Volevo solo non provare dolore
Eppure in quel momento la mia paura fu un'altraIo non volevo morire
E si
Avevo paura di farlo...Pov Lucrezia;
Mia mamma corse più che potesse verso casa di Chiara
Quando eravamo quasi vicini si vedeva già che qualcosa non andavaErano tutti preoccupati
Urlavano di chiamare l'ambulanza
Carabinieri
Mamme con bambine che si allontanavano per non farli spaventareSperai solo di non essere arrivata troppo tardi, non potrei sopportarlo
Scesi velocemente dalla macchina e mi avvicinai al mucchio di persone
Era lì a terra
Piena di sangue che le usciva dalla testa
Gli occhi chiusi
Il braccio vicino al telefono
Il sangue che si estendeva sempre di più sulla stradaNo
Mi avvicinai a lei e iniziai a piangere
Lucrezia: UN'AMBULANZA, CHIAMATE UN'AMBULANZA. VI PREGO
urlai piangendo mentre le stringevo la testa insanguinata fra le mie mani

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Com t'chiam piccrè? -Ciro Ricci
Storie d'amoreCiro Ricci = noto figlio del più grande boss di Napoli, rinchiuso nell'IPM e con un passato e un futuro e una vita che di certo non sono delle più sicure un giorno scoprirà che forse l'amore della sua vita è alle porte. Tra amicizie, amori, paure e...