mi fa troppo innervosire per lasciarla andare

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"La differenza tra mente e cuore?
La mente ti dirà la cosa più intelligente da fare. Il cuore ti dirà ciò che farai comunque."

Pov Chiara:

Stavo tornado a casa, quando siamo andati dalla direttrice lei volle un resoconto della giornata e volle anche i nostri cercapersone che però per tutta la giornata non avevano proprio suonato.

Quando aprii la porta di casa, come sempre mi accorsi che i miei genitori ancora dovevano tornare, mio fratello starà o a una festa o dormendo.

Salì in camera mia, ma una voce mi bloccò.

X:dove sei stata?
Chiara: che c'è Luca, adesso ti preoccupi per me?
Luca: no hai ragione, non mi importa di te, mi chiedo perché Dio abbia voluto che tu fossi ancora qui piuttosto che Luigi.
Disse tornandosene in camera.

Quelle parole fecero più male di qualsiasi altra pugnalata. Non poteva dirmi questo, non aveva il diritto.

Chiara: sta zitto, non parlare, non hai il diritto di parlare di mio fratello, capiscilo
Dissi irritandomi
Luca: ah si, e sentiamo perché era mio fratello.
Chiara: no non è vero, a te non ti è mai importato di lui, di me, dei nostri genitori, a te interessa solo delle puttane che ti scopi. Perché si ricordatelo Luca, IO SONO TUA SORELLA, lo capisci questo, sono sangue del tuo sangue, hai il mio stesso dna, un fratello normale sarebbe protettivo, ti abbraccerebbe nei momenti tristi, non ti fa pesare il mondo, la morte di suo fratello e persino la sua nascita. No un fratello normale si preoccuperebbe un minimo, Cristo Luca siamo cresciuti insieme, riesci a capirlo questo? Ah no, tu devi essere la persona di merda, fredda che non piange mai e non ha mai pianto nemmeno quando è morto il fratello. Vuoi esserlo? Bene, fallo, ma non provare a parlare con me, a insultarmi, perché io nella mia vita avrei solo voluto un fratello normale, ma non lo ho. E non ti incolpo per questo, quindi mi aspetto un minimo di rispetto che dovresti provare per una persona sconosciuta, perché si per te sono una persona sconosciuta, qualunque, ma sta tranquillo, la cosa non mi è mai pesata più di tanto, non posso aspettarmi altro da te, quindi rinchiuditi pure nella tua stanza, o vai a sfogare in un bar, fa niente, continuiamo ad essere perfetti sconosciuti...
Dissi voltandomi con le lacrime che mi rigavano il viso e finalmente un peso in meno dentro di me.

Andai in camera e mi chiusi dentro, ormai sapevo che lui non sarebbe mai stato il fratello perfetto, ma non l'ho mai preteso, volevo solo che fosse, un fratello. Tutto qui...

Mi sedetti sulla sedia vicino alla finestra e iniziai a guardare il cielo, a guardare il mio angioletto che mi guarda da lassù.

Chiara: mi manchi Luigi...
Dissi con voce strozzata dal pianto, ed è vero. Mi manca ogni giorno di più, sempre di più...

Dopo circa una mezz'oretta sentii il mio telefono squillare, mi asciugai le ultime lacrime rimaste e vidi chi era, era Lucrezia, risposi

Lucrezia: ei Chiara, allora come è andata la giornata, forza racconta, voglio prepararmi psicologicamente per domani, anzi vogliamo.
Disse lucrezia per poi sentire la voce lontana di Elisa che mi salutava.
Chiara: Ciao ragazze, beh che posso dirvi, in fin dei conti non è stata proprio brutta come giornata, alla fine sono molto simpatici, ovviamente la maggior parte, anche se dovrete iniziare a parlare il napoletano visto che lì si usa come se fosse una lingua comune, a parte questo è andato tutto molto bene, eh no Elisa non ci sono ragazzi carini.
Dissi ridacchiando immaginadomi già la domanda che mi stava per fare quest'ultima.
Lucrezia: sicura? A me sembravano carini
Chiara: Lucrezia.
Dissi ammonendola sul colpo
Lucrezia: che c'è sono sincera
Rispose facendo la finta innocente...
Chiara: non durerai un secondo lì dentro...

Poi parlammo del più e del meno, ma dopo un po' staccammo, visto che lei domani doveva andare all'IPM.

Mi misi il pigiama e mi addormentai pensando alla giornata di oggi, ma soprattutto a una persona...
Lui...
Ciro...

Pov Ciro:

Vidi quelli dell'istituto di arte lasciare l'edificio.

Indubbiamente mi sedetti sul banco e fumai, dovevo liberarmi.

Si indubbiamente, la bionda, la bambolina, la principessa, o in qualsiasi altro modo la volete chiamare sarà mia, indubbiamente, mi fa troppo innervosire per lasciarla andare...

Dopo poco mi stesi nel letto e per la prima volta dormii, senza incubi, sognandola...

Spazio autrice:
Eccolo, come promesso ho aggiornato, ci vediamo domani con un nuovo capitolo ❤❤ scusatr come sempre eventuali errori grammaticali

Com t'chiam piccrè? -Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora