gli occhi neri...

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"Hai un sorriso che è la fine del mondo.
Anzi.
Hai un sorriso che è l'inizio della mia       
felicità."

Pov Chiara:

Preside: allora ragazzi c'è stato un cambio di programma, io e la direttrice dell'IPM, abbiamo deciso che oggi, e altri giorni più avanti, verranno i ragazzi e le ragazze del suo carcere e faranno lezione in classe con voi.

Ok, penso che questa sia una grande svolta, non me lo aspettavo.

Ma come immaginavo si creò un lamento generale che partì da sinistra verso destra. Beh diciamo che la scuola non apprezzava molto questa idea.

Quelli che non si lamentarono, o per lo meno, non facemmo una sceneggiata fummo, io, Simone e Giovanni.

Noi sapevamo già di cosa si trattava, sapevamo che tipi erano le persone lì dentro, e alla fine non era una brutta idea, a parte il fatto che si scanneranno appena varceranno quel cancello.

Preside: tutti zitti!
Disse in tono autoritario. E in meno di qualche secondo ci fu un silenzio assordante.

Preside: a voi non cambierà assolutamente niente, farete lezione, mangerete e farete i corsi pomeridiani.

Esatto oggi era giornata piena, dovevamo restare lì a pranzo e abbiamo dovuto scegliere anche delle lezioni che ci impegnassero l'intero pomeriggio che saremmo stati qui. Io ovviamente scelsi danza.

Preside: quindi adesso entrate e se trovo qualcuno litigare con quei ragazzi subirà seri provvedimenti, sappiatelo.

X: oggi si è svegliata storta
Disse una voce dietro di me ridendo e mettendomi un braccio intorno al collo, solo dopo averlo visto capii che fosse Andrea

Chiara: già, ma vedi il lato positivo, se avevi paura ti ammazzassero adesso non possono più farlo, verrebbero scoperti subito.
Dissi facendolo ridere, e risi anche io.

Andrea:beh si, guardiamo il lato positivo.

Dopo entrammo e io mi diressi subito nella mia classe, ero in 2B.
Avevo fatto la primina, infatti ero l'unica, la più piccola. Non ci davo tanto peso, alla fine ci ero abituata, dava solo fastidio il fatto che io fossi sottovalutata per la mia bassezza, per il mio viso angelico e la mia voce dolce, che tanto odio quando mi arrabbio e litigo con qualcuno perché rischiavo di non essere presa con serietà, e per i miei anni.

Ma alla fine ci mettevo una pietra sopra e mi facevo rispettare, il masso diventava sempre più pesante sopra la mia schiena, ma non abbassavo mai la testa...

Alla prima ora abbiamo scienze, uf e quanto odio scienze, preferisco tremila volte morire sotto un treno, piuttosto che subire il prof che parla. Sarà lui che la fa risultare noiosa, ma a me pesa un sacco questa ora.

Dopo circa venti minuti sentimmo dei forti rumori, come se il cancello di entrata si stesse aprendo, visto che la mia classe si trova al piano terra, sentivamo praticamente tutto

Guardai fuori dalla finestra e subito collegai il rumore al furgone che stava  entrando, erano arrivati...

In classe mia, ci fu qualche secondo di scompiglio, ma più che altro i ragazzi erano preoccupati.

Beh di loro sicuramente, forse il fatto che erano in carcere non aiutava la cosa, ma quando li videro scendere dal furgone la loro ansia aumentò.

Ok si, a fare paura la facevano, niente da aggiungere, ma alcuni non penso mettessero paura, sembravano così insignificanti, almeno ai miei occhi.

Dopo poco vidi Nadzita che si avvicinò al centro del cortile che si trovava all'entrata, si guardò un po' intorno, e appena mi vide, mi rivolse uno dei suoi miglior sorrisi e mi salutò, cosa che ricambiai.

Poco dopo lo fece anche Silvia, quelle due ragazze erano davvero simpatiche, rispetto alle altre lo erano molto, non sembravano due ragazze in un carcere, ma solamente due amiche, due normalissime amiche.

Quando le salutai il mio sguardo si posò su un'altra persona che già sapevo mi stesse guardando.
Lui...
Ciro...

Mi stava guardando e non ci misi molto a notarlo e a ricambiare la cosa, ok che rimanga fra noi, si è fatto ancora più bello.

Si è un carcerato e ha detto che mi farà cadere ai suoi piedi, ma se dico che è bello mica significa che mi piace?

Nah, dai no.
Significa solo che è bello, e questo nessuno ha mai potuto negarlo.

In tutto questo non mi resi conto che ci stavamo ancora guardando e che i suoi occhi neri mi avevano praticamente incastrata e non mi stavano facendo seguire la lezione che era appena incominciata.

Non che riuscivo a capire qualcosa, ma quando il prof mi chiamò ritornai alla realtà e lasciai perdere per qualche istante quegli occhi neri...

Circa 3 minuti dopo entrò il Vicepreside e chiamò le De Pasquale e Andrea per andare fuori, perché anche se non erano in carcere toccava pur sempre a loro stare con uno di quei ragazzi.

Improvvisamente il cortile diventò interessante rispetto alla lezione e quindi mi misi ad osservare quello che accadde al di fuori di qui.

Beh ovviamente prima di sentire di nuovo il suo sguardo su di me...
Cavolo ma può fare così, ciò intendo, è legale?

...

Spazio autrice:
Come vi ho detto ho aggiornato, ho moltissime idee per il nuovo capitolo quindi penso che lo scriverò stesso adesso e se riesco lo pubblico anche. Volevo scrivere qua alcune cosa ma non volevo che il capitolo fosse troppo lungo e voi vi annoiaste❤ . A dopo, forse 😘

Com t'chiam piccrè? -Ciro Ricci Where stories live. Discover now