"La dolcezza di un uomo non sono le sue parole, ma il modo in cui dimostra le sue attenzioni"
Pov Chiara;
Chiara: basta Cì
Dissi quando avevo quasi finito di bere la minestra e dopo aver mangiato qualche pezzetto di polloCiro: ma nun te magnat nient
Chiara: hai detto poco, io l'ho fatto, quindi mo fammi dormireDetto questo sprofondai la testa nel cuscino
Lo sentii sospirareCiro: m può ascoltà sol na vot?
Chiara: io ti ho ascoltato, ho mangiato nonostante non ne avessi voglia, adesso ti prego lasciami fare ciò che voglio, ovvero dormireLui si avvicinò a letto e si stese accanto a me.
Ciro: questa volta ti è andata bene, ma se a cena non mangi tutto mi assicurerò personalmente di fartelo ingoiare con la forza
Chiara: non puoi, sono una ragazza debole al momento.
Ciro: nu mod o trov, mo o t'a adduorm o magn, vir tu chell ca vuò fa
Chiara: dormo dormoLui mi strinse fra le sue braccia e dopo poco mi abbandonai nelle braccia di morfeo
Pov Ciro;
Si era appena addormentata
A me non andava proprio a genio l'alimentazione che ha avuto oggiDeve mangiare a prescindere
Ma soprattutto deve farlo per diventare più forte e uscire prima dall'ospedalePoco dopo entrò Lino dicendomi che era ora di tornare in carcere
Le diedi un bacio sul capo, scrissi un bigliettino e seguii LinoQuando arrivammo all'IPM mi portò direttamente in mensa.
Ormai mi sembra quasi strano che nessuno si accorga di nienteMa fin quando riesco ancora a farlo, ben venga
Mangiai e poi andammo in sala comuneMi misi a giocare a biliardino.
Feci una partita contro Pino
E un'altra contro il Chiattillo senza nascondere di averlo istigatoQui tutti devono portarmi rispetto
Soprattutto questo figlio di papà.
Sarei ritornato molto presto in ospedale dalla mia piccolaPov Chiara;
Mi svegliai, feci un piccolo lamento per il dolore alla testa.
Quando mi girai però vidi che Ciro non c'eraC'era solo il vuoto
Alzai il busto e vidi un bigliettino sul comodinoMe ne sono dovuto andare perché era tardi, tornerò per cena in modo da assicurarmi che tu abbia mangiato tutto. Sei ancora più bella mentre dormi piccolì
Ciro
Sorrisi
Sapeva essere così dolce e affettuoso quando voleva
Certo solo quando volevaNon mi dispiaceva il fatto che io e lui siamo due caratteri così irascibili che basta poco per farci litigare
In fondo l'amore non è bello se non è litigarello.
Giusto?Entrò un dottore
Dottore: ciao Chiara
Chiara: ciao
Dottore: senti adesso ti togliamo il gesso alla gamba e dopo se te la senti facciamo qualche passo ok?
Chiara: ok
Dissi poco convintaPrese la sedia a rotelle e andammo in una stanza.
Togliere il gesso non fece male, forse più il rumore.Finalmente ero libera e sentivo la mia gamba prendere aria
È come se fossi rinataDopo mi fece alzare e mi portò in corridoio
Dottore: allora Chiara, se non ci riuscirai non fa niente, non demoralizzarti. Ci riproveremo domani, dopodomani, fin quando non ci riuscirai. Quindi facciamo passo per passo, piano piano e vediamo cosa riusciamo a fare ok?
Chiara: ok
Dottore: bene adesso mantieniti sulle mie braccia e quando ti senti pronta prova a camminareAvevo ansia, paura
Se non ci riuscissi lo farei, mi demolarizzerei moltissimo e non vorrei mai più provarciMa almeno dovevo provarci no?
Come avrei fatto a saperlo se almeno non ci proverò?Feci un respiro profondo e buttai la gamba in avanti.
Dottore: bravissima Chiara, adesso la sinistra
Piano piano arrivai in fondo al muroQuando lo toccai sentii delle braccia cingermi i fianchi e alzarmi
Feci un piccolo urlettoCiro: eh vist, eh vist c'è le fatt, si a chiù fort ro munn.
Mi girai e lui mi baciò tutta la faccia contentoChiara: Cì dai
Dissi mentre ridevo cercando di farlo smettere
Ciro: cammin megl e me e vist
Chiara: adesso non esageriamo
Ciro: nun stong esageran. Song orgoglios e te
Chiara: davvero?
Ciro: si Chià, m riend orgoglios
Chiara: questo è molto più bello della camminata
Ciro: tu si a chiù bel
Gli diedi un bacio pieno d'amoreLo amavo quanto solo Dio sapeva
Ciro: iammucen a là
E senza darmi il tempo di rispondere mi prese in braccio e mi portò in camera facendomi stendere sul lettoCiro: t fa ancor mal a cap
Sussurò Ciro sulle mie labbra, aveva le braccia ai lati della mia faccia così da sostenersi e non pesare sul mio corpoChiara: non troppo
Mi iniziò a baciare il collo, mordicchiando un pezzo precisoChiara: Ciro
Sussurrai io debolmente
Ciro: mmh
Chiara: siamo in un ospedale e potrebbe entrare un dottore
Ciro: e allor?
Disse senza mai staccarsi da lì
Chiara: allora potrebbero urlarti
Ciro: nun m n fott prop, ossaij chest no
Chiara: sei impossibile
Ciro: mmh ma tu stai cu me anch p chest
Alzò la testa e mi guardava diritto negli occhi
Chiara: non posso negarlo
Ciro: si a ricchezza mij Chiarè
Non parlai più, lo baciai solamenteNon volevo altro
Volevo solo luiMi chiese l'accesso con la lingua e io non potei negarlo.
Alzai il busto così da appoggiarmi alla spalliera senza mai staccarmi dal suo bacioMi prese dalle gambe e i nostri petti furono attaccati
Le mie braccia erano intorno al suo colloMise la mani sotto la mia maglietta iniziando ad accarezzarmi tutta la schiena con le sue mani fredde
Arrivò al gancio del mio reggiseno e tornò giùLui aveva detto che non mi avrebbe mai toccata fin quando non sarei diventata più forte
E quindi so che non lo avrebbe mai fattoCi staccammo per mancanza d'aria
Ciro: amò ma tu tien cocc sospett e chi po essr stat?
Chiara: no, ma non fa niente, lascia stare
Ciro: ma si scem? I nun lasc stà, addà murì
Chiara: no Ciro, dici che vuoi uscire ma se tu lo vuoi ammazzare quando esci? Mi avevi promesso che era solo un anno Cì. Non di più
Ciro: e nun è di più, ma chill infam nun può vivr, nisciun t po tuccà. Nisciun l'adda fa. Quin sarà sol n'ann ma chil mor
Chiara: Ciro ma come puoi dire una cosa del genere? Quando esci di qua? Se continui così? Mai. Ecco Ciro maiSpazio autrice:
Hiiii 👋👋

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Com t'chiam piccrè? -Ciro Ricci
RomanceCiro Ricci = noto figlio del più grande boss di Napoli, rinchiuso nell'IPM e con un passato e un futuro e una vita che di certo non sono delle più sicure un giorno scoprirà che forse l'amore della sua vita è alle porte. Tra amicizie, amori, paure e...