"Appartengo a chi sente la mia mancanza"
Pov Chiara;
Eravamo in acqua
Ciro: tient
Mi disse prima di prendermi in braccio e portarmi in acque profonde.Avevo le gambe intorno al suo bacino e le braccia che gli circondavano il collo e lui continuava a nuotare mentre mi guardava negli occhi.
Non mi resi conto di quanto nuotò ma all'improvviso senti l'acqua più fredda, come se fosse congelata
Abbassai lo sguardo e il mare se prima era azzurro adesso era d'un tratto blu cobalto
Mi girai verso la spiaggia ed era quasi invisibile
Sapevo nuotare, non era questo il problema per me, è solo che fa paura il pensiero di non sapere quali animali pericolosi si possano trovareInfatti i miei occhi diventarono subito impauriti
Chiara: Ciro ma siamo lontanissimi
Dissi facendolo fermare
Ciro: eh allor?
Chiara: come e allora Cì, chissà quali animali stanno qua sotto, torniamo indietro
Ciro: Chiara è nu mar. No nu safari
Chiara: e questo chi lo diceScoppiammo entrambi in una forte risata
Ma nonostante questo io ero convinta della mia tesi quindi gli chiesi di fermarsi e non andare oltreCiro: Aspiett n'attim, e chi s l sarebb mai asptat ca Chiarett ten paur ro mar
Chiara: guarda che solo tu non hai paura.
Ciro: e pcchè essa tnè paur?
Chiara: perché sei in mare aperto e potrebbe capitare di tutto
Ciro: t pozz assicurà na cos, ca quann staij cu me, nun capit maij nient
Parlò guardandomi dolcemente negli occhiChiara: mi stai dicendo che non devo aver paura quando sto con te?
Sussurrai debolmente quando iniziò ad accarezzarmi la schiena e a farsi molto più vicino a me.Ad un centimetro dalle mie labbra
Ciro: si, t stong ricenn proprj chest
Chiara: sei diventato il principe azzurro per caso?
Ciro: nun m s'addic. Ma s vuò ca addivent nu princp azzurr m vag a mettr o vstit
Disse così facendomi ridere.Solo con lui ridevo così tanto
Mi sentivo bene con lui
E penso che sia la cosa più bella che possa avere una persona averne un'altra che ti fa stare beneChiara: no poi se diventi un principe azzurro rischi di diventare noioso
Parlai facendo un piccolo sorrisettoCiro: i? Noios? Sol e chiattil song noios
Chiara: allora vedi di non diventare come loro alloraNel frattempo lui era sceso ad accarezzarmi la parte più bassa della mia schiena
Ciro: manc s essa murì
E poi azzerò finalmente le distanze fra noi dueMi teneva stretta a lui in modo da non lasciarmi andare via
Mi chiese l'accesso con la sua lingua.Rabbrividì quando la sentii a contatto con la mia.
Lui se ne accorse, infatti fece un sorrisetto stronzo sulle mie labbra e scese le sue mani sul mio culo.
Potevo dire di aver abbandonato la mia paura in un posto lontano nel mio cuore.Lui riusciva a farmi calmare e pensare al meglio.
La paura con lui passavaIniziò ad accarezzarmi con l'altra mano la mia gamba con le sue dita
Era molto delicato
Non potevo chiedere di meglio.Le sue labbra erano bagnate d'acqua di mare.
Le sue labbra, le sue mani, i suoi occhi, la sua lingua mi causavano le farfalle nello stomaco.Avevo baciato solo una persona nella mia vita, ma non era come Ciro
Né era bello come lui né mi faceva sentire in paradiso con tutto ciò che facevaCi staccammo e iniziò a lasciarmi piccoli baci sulla guancia, poi sulla fronte, sul naso e continuando a baciare ogni piccola parte della mia faccia.
Risi contenta.
Appoggiò la testa nell'incavo del mio collo stringendo la mia schiena verso il suo petto
Ogni tanto lasciava qualche bacio sulla mia spalla, alcuni sul mio collo mentre io gli accarezzavo i capelli.
Non parlavamo
Forse per paura di dire qualcosa che potesse rovinare tutto.Stemmo in acqua per molto tempo
Tanto che vidi ormai le mie mani piene di rughette che si formano quando stai troppo tempo a mareIniziai a tremare perché era sceso il tramonto.
Ciro lo sentii, così alzò il suo capoCiro: tien fridd?
Chiara: si
Ciro: tient alló turnamm arret
Chiara: no no, rimaniamo qua altri cinque minuti
Ciro: ma stai murenn e fridd Chià
Chiara: nah, stai tranquillo, chissà quando ci andrò di nuovo a mare. Dai ti prego
Dissi supplicandolo mentre lo guardavoCiro: c vnim nata vot, ma si mo t pigli a frev aropp m sent incolp, quin tient e nun t staccà
Chiara: non ho intenzione di farloE così piano piano tornammo indietro, in realtà fu solo lui a fare fatica, visto che io ero semplicemente attaccata al suo bacino
Arrivammo sulla sabbia e lui prese l'asciugamano e me la avvolse intorno al mio corpo.
Poi mi misi a guardare il mare e lui da dietro mi abbracciòChiara: quando devi ritornare in carcere?
Ciro: riman a mezz
Sospirai facendo uno sguardo triste continuando a guardare il mareCiro: oh, e sta tranquill. M rann nat iuorn e prmess
Chiara: si vabbè ora dillo mentre ci credi
Ciro: c crer, si nun mo ran comunq c vrim, nun t preoccupà, vir ca pass prest st'ann
Chiara: già, speriamoPov Ciro;
Stavo bene, lì mentre stringevo Chiara tra le mie braccia.
Siamo stati molto tempo in acqua e adesso aveva freddoSembrava una piccola bambina indifesa, con i capelli bagnati che tremava per il freddo.
Dopo poco c'è ne tornammo in hotel ci preparammo e andammo in giro per la città
Vedemmo i posti antichi, grotte, visitai cose che non sapevo nemmeno esistessero. Se venivo ad Amalfi andavo solo a mare
Ma mi lasciai convincere dalla mia piccolina per andare a visitare posti mai visti
Andammo anche a cenare in cima a una montagna che era a picco sul mare.
Parlammo di molte cose.
Non avevo mai parlato così tanto con una persona.
Le ragazze le portavo solo a letto, e ne avevo portate di ragazze.Pov Chiara;
Dopo aver cenato tornammo nella nostra stanza.
Mi tolsi le scarpe e mi avvicinai a lui che aveva appena posato il telefono su quel piccolo tavolinoGli misi le braccia intorno al collo poi parlai
Chiara: grazie per avermi portata a mare.
Sussurrai abbassando lo sguardo imbarazzata, non avevo mai detto grazie a nessuno, e pure questa è la seconda volta che glielo dissiCiro: grazie di essere venuta
Mi disse alzandomi il mento con il dito e mi baciò con fogaRicambiai il suo bacio
Mi prese in braccio camminando piano piano verso il letto con piccoli passiMi stese su di esso mise le sue mani sui contorni della mia maglietta.
Prima di levarmela mi guardò intensamente negli occhiCiro: sei sicura?
Disse guardandomi le labbraLo volevo?
E chi lo sa
Però mi fidavo di lui
Quindi perché non dovrei lasciarmi andare
Volevo che fosse con lui la prima volta?
SiVedendo che non rispondevo mi guardò negli occhi. Poi risposi
Chiara: se è con te si...
Sussurrai pianoSpazio autrice:
Ciaooo, spero che il capitolo vi piaccia ❤❤
CITEȘTI
Com t'chiam piccrè? -Ciro Ricci
DragosteCiro Ricci = noto figlio del più grande boss di Napoli, rinchiuso nell'IPM e con un passato e un futuro e una vita che di certo non sono delle più sicure un giorno scoprirà che forse l'amore della sua vita è alle porte. Tra amicizie, amori, paure e...