Capitolo 6.

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ÁLVARO'S POV:

Dopo essere saliti in macchina ci siamo recati a casa di Itzi per recuperare un cambio d'abiti. Entrati mi chiese se servisse qualcosa di particolare, non volevo anticiparle qualcosa quindi dissi semplicemente:

'Un vestitino leggero'

'Álvaro io..'

'No, non pensare male è che domani andiamo in un posto'

' Va bene ma se fai qualcosa di azzardato non mi rivedrai più'

'Stai tranquilla'

Usciti ci recammo a casa mia, che prevedeva un'entrata ad open space con un divano ad elle e dietro la cucina con una penisola in marmo bianco; a destra invece si trovava un bagno e dall'altra parte un corridoio che portava alla mia camera e altre 3 diverse e a un bagno con vasca idromassaggio. Dopo un rapido tour della casa le chiesi cosa desiderasse:

'Umm lo chef consiglia?'

'La mia specialità è la pasta alla carbonara quindi le consiglierei questo'

'Perfetto e di secondo va benissimo anche un'insalatina semplice '

'Penso farò lo stesso'

Ci guardammo negli occhi e sorridemmo, quegli occhi di cui ero ancora follemente innamorato. Dopo aver mangiato sulla penisola ci accoccolammo sul divano, io appoggiato allo schienale mentre lei con la testa sul mio petto. Scegliemmo di vedere un cartone intitolato 'sing' sembrava simpatico e leggero, certo non mi aspettavo che Itzi quella sera mi mostrasse un nuovo lato di lei. Fatti i pop corn ritornai nella mia posizione e feci partire il film. Con un inizio un po' lento ci avventurammo nel mondo degli animali, che avevano tutti la stessa passione: cantare. Appenna una delle protagoniste intonò 'call me baby' Itzi si alzò in piedi e fingendo di avere un microfono in mano cantò: <<But here's my number so call me, maybe. It's hard to look right at you, baby>> E andò avanti fino alla fine. Continuando il film si rese conto della mia presenza e divenne rossa come un pomodoro maturo:

'Scusami che imbarazzo'

'No non scusarti, è una parte di te, e mi sento onorato di conoscerla. Sentiti libera di fare ciò che vuoi con me, anche gli occhioni dolci per ottenere un bacio: non nasconderti mai, non con me'

Pianse e mi abbracciò forte. Rimanemmo in quella posizione quindi lei accoccolata e io che la tranquillizzavo passandole le mani sulla schiena, in silenzio. Alla fine le chiesi: 'Andiamo a dormire?' 'mm' 'Lo prendo come un sì' Lei provò a tirare giù la prima gamba che era agganciata al mio fianco per alzarsi quando io mi alzai con lei in braccio, mi guardò stupita e mi sorrise. Arrivato in camera la deposi sul letto iniziando a baciarla fino a farla ridere, al che andammo a dormire. La mattina dopo mi svegliai con Itzi che mi abbracciava il petto dormendo beata, una vista stupenda preciserei. La svegliai alle 10 portandole la colazione a letto:

'Ci stai provando davvero?'

'Certo. Sei la donna della mia vita'

'E tu l'uomo della mia, ma dimmi che ci aspetta oggi?'

'Sorpresa, dimmi solo se ti va di mangiare una pizza a pranzo'

'Si va bene, con le patatine però'

'Ovvio, com'è il panino?'

'Buonissimo, anche la marmellata'

Nostra figlia | AU ALVITZWhere stories live. Discover now