Capitolo 38.

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ITZIAR'S POV:

Ero leggera e contenta dopo la conversazione e fu proprio quello che dissi ad Alvaro prima di rimettermi tra le sue gambe a fare un sonnellino mentre lui con le ginocchia alzate mi accarezzava le spalle e i fianchi. Mi svegliò alle 6 e dopo aver recuperato i gemelli, Viky e José tornarono in camera loro mentre noi andammo nella nostra: le valigie erano più o meno disfatte, tirammo fuori dei giochi per i gemelli e portammo Isabel a cambiarsi il pannolino. La misi sul fasciatoio dopo averle tolto il body le tolsi anche pannolino gettandolo nel contenitore:

(I)'Dovremmo istituire una routine farebbe bene a tutti' 

'Lo penso anch'io, che proponi?'

'Sveglia alle 9 direi, che alla mattina vestiamo i gemelli e poi li lasciamo a Viky e dedichiamo un'oretta a noi stessi per poi andare in spiaggia a fare attività aerobica, mi piacerebbe. Mangiamo, al pomeriggio loro ai giochi sulla spiaggia e noi magari a nuotare o pensiamo ad altre attività in più' 

'Ecco c'è una festa sulla spiaggia sabato coni fuochi artificiali sarà bellissimo per i piccoli'

'Appunto' 

'Poi direi magari settimana prossima di andare al largo a nuotare. Che ne pensi?' 

'Mi sembra ottimo' 

Così dicendo finì di cambiare Isabel e la presi in braccio ritornammo in salone. Dopo aver mangiato la cena insieme misimo a letto tutti: Noel fu il primo ad andare nel letto a castello salutandoci e sprofondando nel sonno, Nicholas era più impegnativo perché voleva la lucina, sì i ruoli da neonati si sono invertiti; e dopo 15 minuti dormì anche lui. Intanto Alvaro stava nella nostra stanza con in braccio Isabel mezzo addormentata, quando anche lei fu colta dal sonno la metteremo nell'ovetto e ci addormentammo. La notte filò liscia fino a circa alle 8 quando fummo svegliati da Isa: ci destammo sentendo un pianto io fui il primo ad alzarmi mentre Itzi era ancora mezza addormentata, arrivato nell'altra stanza capì che Isabel era irrequieta: l'ho presa in braccio e la spostai nel nostro lettone. Posizionata lei a pancia in su mi sdraiai sul fianco guardandola: era splendida e non lo dico da padre ma da uomo. Aveva dei capelli neri esattamente come i miei e gli occhi dello stesso colore. Le feci il solletico e rise di gusto come faceva sempre, Itzi portò la sua mano sulle sue gambotte e sui piedini. Giocammo un po' prima che Isa fosse stanca e mia moglie mi chiese 

'Amore posso farti una domanda?' 

'Certo' risposi 

'Vorresti altri bambini?' Mi chiese mentre continuava a giocare con la piccola 

'Perché me lo chiedi?' Avevo bisogno di riflettere 

'Sei, sei incinta?' 

'No è solo che hai presente Esther? la signora che ieri mi ha parlato' 

'Sì certo' 

'E mi ha chiesto quanti figli avessimo, le ho risposto quattro e dopo questo mi ha chiesto se ne volessimo altre, quindi ti faccio questa stessa domanda' 

'Beh sì, cioè, oddio, è complicato. Se, se ne arrivasse un altro sarei felice, al settimo cielo ma se così non fosse non rimpiangerai nulla e te?' 

'Condivido, è stata anche la mia risposta' 

Ci sorridemmo e tornammo a dormire con Isa sempre in mezzo a noi. La mattina ci svegliammo, vestimmo i gemelli e la piccola per poi andare in spiaggia. Alle 14 ritornammo nella casetta con Viky e Josè per mangiare qualcosa e dopo tre ore io e Itzi eravamo in mare a nuotare e darci baci bagnati. Così si susseguirono i giorni successivi fino a sabato, giorno dei fuochi artificiali. Quella mattina alle 9 Viky bussò alla porta ma noi stavamo dormendo 'Eravate così belli, papà in bermuda e petto nudo con un braccio al tuo fianco che ti avvicinava mentre respirava il profumo dei tuoi capelli, ho chiesto pure a Jose se anche lui può fare così quando saremo sposati' Così ci disse subito dopo Viky facendoci ridere. Preparati i piccoli gli lasciammo alle cure della sorella e del fratello ormai, se ne andarono dicendo 'divertitevi' facendo l'occhiolino. Diventammo rossi entrambi e quando la porta si chiuse ci guardammo e scoppiammo a ridere.

ITZIAR'S POV:

Mentre lo facevamo Alvaro mi prese i fianchi e mi condusse alla nostra camera. Mi appoggiò lentamente sul lenzuolo  e io risi ancora quando lui iniziò una scia di baci sul mio collo, le mie spalle e poi i seni dove come sempre si fermò a contemplarli. In quel momento mi sentivo sempre nuda anche nell'anima, lui mi guardava con un misto di ammirazione, desiderio, amore, soprattutto quello. Poi prosegui verso i fianchi, mi baciò la pancia ormai ingrossata dalla recente gravidanza ma a lui non importava, mi vedeva bella comunque.

ALVARO'S POV:

Dopo averle lasciato una serie di baci le stimolai il clitoride, lei rispose con gemiti bassi che quando inserì due dita divennero più intensi. Alla fine venne sorridendomi mentre ci baciavamo, era così bella, la donna più bella che avessi mai conosciuto, la madre migliore per i miei figli e la persona che più mi rendeva felice e eccitato. In quel momento mentre riprendeva fiato mi resi conto che quello che pensavo non lo dicevo mai, la mia ammirazione,stima, rispetto e amore nei suoi confronti è solo nella mia testa. Approfittai quindi del momento per esternarli: 'Sei bellissima amore mio' 'Mi hai già sulla barca non è necessario' Non fece in tempo a finire la frase perché le misi due dita sulle labbra prima di baciargliele e dirle: 'Te le meriti tutte, sei la persona più importante per me, la donna della mia vita, mia moglie, la madre dei miei figli, sei tutto, anche se non te lo dico spesso ma ti amo, sono ancora, e sempre lo sarò, perdutamente innamorato di te' Aveva gli occhi lucidi  e si avvicinò per un bacio lento, pieno di amore. Quando si staccò sorridemmo e le sussurrai all'orecchio 'Andiamo?' 'Andiamo' e così le spostai le mani sopra la testa e poi puntai il mio membro alla sua entrata. A quel punto intrecciammo le nostre mani, Itzi sorrise per il gesto e la penetrai. 'Come sei stretta' ringhiai mentre lottavo per entrare completamente. Una volta fatto iniziai a muovermi lentamente, visto anche che per noi non era una posizione usuale: di solito Itzi stava sopra ma per questa volevo darle tutta l'attenzione come ha fatto lei con me per parte dell'ultima settimana. Poi aumentai il ritmo mentre la baciavo di tanto in tanto, era faticoso per i miei fianchi ma vedere Itzi davanti a me mi piaceva e poterla baciare sempre altrettanto. 'Alvaro io' 'Apri gli occhi' dissi ringhiando e sussurrando così venimmo entrambi, raggiungendo l'apice del piacere. Poi mi spostai accanto a lei per baciarla spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio

Nostra figlia | AU ALVITZWhere stories live. Discover now