Capitolo 35.

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ITZIAR'S POV: 

Il mese successivo fu di preparativi, prove vestito, catering ed organizzazione per il rinfresco. Decisi subito che le mie damigelle sarebbero state Viky e Najwa con un abito blu cielo e spalline di pizzo mentre io avrei avuto un abito bianco sempre di pizzo con spalline più spesse; Alvaro invece scelse Pedro e Jose visto che nessun altro voleva.

Flashback en off


Najwa:'Ci sei?'

'sì sì sono un po' in ansia e se non andasse bene se' 

'No andrà a meraviglia ma se non ti muovi Alvaro penserà che ci hai ripensato e' 

'Ho capito ho capito ci sono' 

Avevo capelli sciolti con dei fiori dentro 'Mamma sei pronta?' chiese entusiasta Viky con i gemelli per mano 'Si solo un minuto' Intanto la mia pancia si era fatta più tonda e visibile, l'ecografia aveva mostrato essere solo una bambina, per fortuna aggiungerei, ma non aveva le gambe aperte (almeno così mi hanno detto). Mi alzai e scesi le scale per mano a mia figlia, poi arrivati lì vidi Alvaro davanti all'altare con gli occhi lucidi che parlava con Pedro e José. Appena mi vide mi salutò e fece segno a tutti di accomodarsi. Viky dispose i gemelli davanti, uno con le fedi in mano e uno col bouquet, dicendo: 'Andate da papà, piano' Poi si mise dietro di me e partimmo. Fu tutto perfetto: Nicolas diede le fedi al padre e Noel, più sveglio, mi aspettò per darmi il bouquet. Mi sistemai al posto giusto e Alvaro inizio:

<<Siamo finalmente qui, davanti ad un altare, per dire il nostro sì. Ci siamo conosciuti da ragazzi, tu eri stupenda  e io niente di speciale. Mi sei sempre stata amica poi anche confidente ed è stato proprio questo il segreto del nostro rapporto: una solida amicizia. A 16 anni abbiamo avuto Viky ma non ci siamo stati, io sono scappato come un codardo, senza impormi e mi dispiace, dio quanto mi dispiace. Ma ora siamo qui con lei, Noel, Nicolas e la piccola o piccolo e non potrei chiedere di meglio. Sei la cosa migliore che mi sia capitata in questa vita, sei tutto, davvero grazie>> 

<<Alvaro come hai già detto ci siamo conosciuti da ragazzi, tu mi hai spezzato il cuore e io mi ero ripromessa di non innamorarmi più. Ma poi sei tornato con quel tuo sorriso buffo e il cuore in mano chiedendomi una seconda possibilità: all'inizio ero scettica ma ora so che non avrei potuto fare scelta migliore. Sei il padre migliore che potessi chiedere per i miei figli, sei quello che mi ha tenuto in piedi mentre tutto crollava, sei il mio migliore amico, l'uomo con cui voglio dividere la mia vita per sempre, anche se sarà difficile, anche se non sarà perfetto, io voglio esserci perché ti amo>> 

Dopo questo eravamo entrambi in lacrime così il prete concluse la cerimonia dichiarandoci marito e moglie. Mentre ritornavamo al centro delle sedie gli invitati ci lanciarono il riso applaudendo. Arrivati alla fine entrammo in casa per cambiarci d'abiti ed uscire per il rinfresco, tutti si congratularono, salutarono e ridevano. Poi arrivò il taglio della torta, una normale torta per me ma non si rivelò così. Appena preso in mano il coltello Alvaro mise la sua mano sopra la mia e giù fino in fondo: quando lo estraemmo c'era la crema rosa, ma in che senso? i miei genitori avevano gli occhi lucidi come quelli di Alvaro, tutti ci guardavano 'Perché rosa?' chiesi ancora con Alvaro con la mano sul mio fianco perplesso quanto me. Viky a quel punto si alzò e si mise al centro della stanza, aprì la felpa che si era messa poco prima e comparvero delle scritte: 'Ad alta voce' disse subito 'Perché baby numero 4 è una lei' lessi. Oddio aspettavo una ragazza. In quello stesso momento scoppiarono i coriandoli rosa e io mi rifugiai tra le braccia possenti del mio lui, ormai mio marito e piansi di gioia. Lui continuò ad accarezzarmi la schiena e quando mi girai verso la torta mise una mano su nostra figlia, prima di tagliarla completamente e distribuirla. Lei una piccola me. Ero al settimo cielo ed entusiasta per tutto, per come fosse andata. Finita la torta iniziò un coro con 'Bouquet bouquet' 'Ok ok' lo presi dal tavolo e mi posizionai al centro della stanza '3...2...1' e lanciai verso Viky, era tutto programmato affinché lo prendesse lei. Tutte le donne si spostarono e quando le arrivò in mano mi guardò stupita. Tutto fin quando Jose si inginocchiò davanti a lei e disse 'Mi vuoi sposare Viky?' chiese e lei annuì, dopo averle messo l'anello al dito la prese in braccio e si baciarono con un sottofondo di applausi. Arrivai alla sera sfinita e mi sdraiai sul letto con Alvaro. Ci guardammo per un po' e poi dissi 'Ti amo oggi è stato incredibile, ma tu lo sapevi della torta?' 'Si sapevo che sarebbe stato o blu o rosa in base al nostro piccolo o piccola' 'è stato così bello e qui dentro c'è una lei, sei contento?' 'Non sai quanto' ' Come la chiamiamo?' 'Ci penseremo'. E così il nome arrivò cinque mesi dopo, una sera qualsiasi a Basauri sul nostro letto. 'Isabel' 'Cosa?' chiesi 'Chiamiamola Isabel, così sarà stupenda' 'Mi ispira no ok è meraviglioso. Mi piace'

ALVARO'S POV: 

Ci addormentammo presto ma fui svegliato dopo poche ore, alle 8 quando sentii Itzi alzarsi e correre in bagno. La seguì e la vidi piangere 'Ehi che cosa c'è?' 'Sta arrivando e ho paura, tanta' 'Ehi va tutto bene, facciamo una doccia veloce e andiamo all'ospedale. Ok?' Annui e l'aiutai a lavarsi, poi salimmo in macchina. Appena la feci partire Itzi iniziò una delle contrazioni ravvicinate, 'Merda, merda, merda' mi continuavo a ripetere. A un certo punto vidi Itzi aprire le gambe, ho iniziato a pregare che non nascesse lì, mentre correvo tra le strade. Arrivati le contrazioni erano molto vicine e senza fare un tracciato ci mandarono subito in sala. Itzi già urlava per il dolore mentre io le tenevo la mano e con l'altra scrivevo velocemente un messaggio a Viky che probabilmente si ero appena svegliata 'Io e mamma siamo in ospedale, porta i gemelli, sarà veloce come lei voleva' Tornai a concentrarmi su mia moglie e vidi che mi sorrideva in un raro momento di pace, così mi avvicinai e le baciai le labbra 'Ti amo' le sussurrai prima che entrasse un'ostetrica per misurare la dilatazione, già 8 cm, ci avevano detto che sarebbe stato veloce ma non pensavamo così tanto. Itzi spingeva ed urlava mentre le dicevano sempre 'Riprovi dai' ma poi dissero 'Mantenga mantenga che ci siamo' Mi sono inginocchiato accanto a lei e intrecciai le nostre dita fin quando non si vide il corpicino di Isabel uscire ed appoggiarsi sulla pancia di Itzi che subito le avvicinò una mano libera per accarezzarla. Tagliato il cordone la portarono via per fare tutti gli esami del caso. Dopo qualche minuto ci spostammo in stanza e ce la portarono, affamata. Mi sedetti sul letto vicino a Itzi che la prese in braccio dall'infermiera e posizionò Isabel per succhiare il latte. Appena lo fece mia moglie si rilassò all'istante appoggiando la testa sul mio petto, sorridendo. Guardammo la piccola per mezz'ora fin quando non si addormentò, dopo due ore fece la seconda poppata e mi disse 'Porta qua la sedia e fai un po' di marsupio-terapia' Sorrisi e spostata la poltrona presi Isa, come probabilmente l'avrebbero chiamata i gemelli, in braccio e tolta la camicia appoggiai al petto mia figlia, che subito si adattò e addormentò 'Siete bellissimi' e fu l'unica cosa che mi disse prima che bussassero alla porta 'avanti' dissi e vidi i nostri figli entrare entusiasti. Noel corse incontro alla madre che subito disse un 'Piano' 'Come stai mamma?' 'Bene amore' 'Dov'è Isa?' 'L'ha in braccio papà' disse indicandomi col capo. Così si avvicinò a me e mi chiese 'Posso vederla?' 'Certo ma senza toccarle la faccia' 'Ok' risposero i gemelli, cosi la avvicinai verso i loro occhi luminosi, rimasero estasiati dalla vista della sorellina. Viky era seduta sul letto mentre parlava con la mamma, sfinita. I giorni dopo la dimissione volarono, i gemelli si comportavano benissimo, giocavano in silenzio quando Isabel dormiva, cioè quasi tutto il giorno. Quando si svegliava e Itzi l'allattava erano molto attenti a tutto ciò che succedeva.

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Piaciuto?

Nostra figlia | AU ALVITZWhere stories live. Discover now