𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐚𝐭𝐫𝐞𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 || 𝐘𝐨𝐮 𝐰𝐞𝐫𝐞 𝐛𝐨𝐫𝐧

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Dopo aver sentito tali parole vado verso la segretaria <<Ciao tesoro che dovevi dirmi prima?>> le dico allegramente, ma vista la reazione di questa donna deduco che non ha un pizzico d'umorismo.

<<Per prima cosa non chiamarmi tesoro... e seconda cosa non hai firmato le cartelle, quindi ti chiedo gentilmente di farlo il prima possibile>> sbatto gli occhi, non ci credo.

<<Cioè mi hai fatto perdere tempo per dire che devo mettere il mio nome nelle cartelle? Okay>> mi stacco dal balcone <<E non le firma?>> 

<<Vengo a firmare quando ci sarà Margaret che è molto più simpatica di te>> vado verso l'ascensore lasciandola spiazzata 

<<Aria! Aria aspetta!>> metto un sorriso falso e mi giro <<Si?>> Ed ora chi è questa?

<<Senti, ci scusiamo per il comportamento di Ariana... e stasera voremmo andare tutte insieme al sushi, tu che ne dici?>> sorrido, direi tranquillamente di no... ma devo creare un'alleanza con loro dunque mi vedo costretta ad accettare
<<A che ora ?>> le chiedo e sorride.

<<Ti veniamo a prendere alle nove>>  annuisco nel modo più convincente possibile.

<<Ti mando il posto in cui puoi venirmi a prendere>> dico e mi mostra il suo numero che copio nel telefono.

<<Okay a stasera>> le dico e ad evitare imbarazzi veniamo salvate dall'ascensore che suona il suo arrivo, così lei mi saluta con la mano ed io accenno ad un sorriso per poi entrare.

Vaffanculo, guarda cosa son costretta a fare. Come al solito l'ascensore si riempie di gente che ride, che beve le proprie tazze di caffè e di chi parla al telefono.

Arrivati al mio piano vado dritta nella nostra sala e vado a riempirmi una tazza d'acqua <<Oh buongiorno raggio di sole, che hai preso stamattina? Pane e autocommiserazione?>> giuro James che uccido anche te.

<<Oh ma buongiorno anche a te... no l'autocommiserazione la prendo solo la domenica, stamattina ho mangiato una cosa chiamata pancakes>> dico sedendomi e appoggiando la testa sul tavolo <<Allora mangi cibo normale!>> la sollevo subito e bevo un sorso d'acqua.

<<No guarda, mangio la carta... tu invece hai fatto il pieno di ironia?>>

<<Mi sono allenato, se tu riesci ad avere una risposta pronta a tutto... ci posso riuscire anche io>> che stupido, come se riuscisse veramente ad arrivare al mio livello, nessuno può!

<<Oh che meraviglia, voglio vedere chi arriva a capolinea>> dico con la tazza in mano e gli sorrido.

<<Buongiorno anche a voi>> Perfetto, ora si è aggregato anche il proprietario della felpa che ho addosso.

<<Jesse fossi in te non mi siederei così vicino a lei, è "pungente" oggi>> fatelo stare zitto vi prego, ho già mal di testa.
<<Ma la vuoi piantare? Sei tu quello irritante oggi! Io ho solo sonno>> dico appoggiando di nuovo la testa sul tavolo.

<<Oh non hai dormito raggio di sole?>> Ma vai a cagare <<La smetti? Parli tu che hai la fossa delle Marianne sotto gli occhi!>> gli dico senza staccare la mia guancia sinistra dal tavolo in vetro.

<<Eccomi qua con il vostro caso, forse più importante del mese>>

<<Grazie mille cara Allison>> che lecchino sei James.

<<Oh non c'è di che James ma questa volta vedete di sentire anche la signorina.... e ricordatevi che questo caso è commissionato dal dottor Carter, dunque impegnatevi e fate bella figura>> Senza alcuna forza alzo la mia testa che pesa più di un mattone e mi metto a sedere composta per poter riuscire ad aprire la cartella.

SufferWhere stories live. Discover now