𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐫𝐞𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 || 𝐭𝐫𝐲

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<<La dottoressa Carter aveva ragione Elizabeth, sei incinta... probabilmente di quattro settimane perché si riesce a vedere il sacco gestazionale ma non ancora il feto, sai chi è il padre?>> incrocio le braccia e mi guardo le scarpe, troppo scomode per lavorare, io lo sapevo che dovevo mettermi i miei stivaletti <<Credo di... credo di saperlo>> alzo lo sguardo verso Elizabeth che mi sorride ma io non ricambio e riguardo l'altra dottoressa.

<<Va bene Elizabeth, ti farò fare altri esami domani mattina per sicurezza per sapere come procede la gravidanza e poi credo proprio che tu possa tornare a casa, ma ora probabilmente sei stanca>>
<<Va bene Jenny, grazie mille>> annuisce 

<<Prego cara, arrivederci dottoressa Carter... ad una prossima volta allora>> annuisco e chiudo la porta, ma vai a cagare.

<<Elizabeth chi è il padre?>>chiedo in modo abbastanza diretta guardandola.

<<Aria... non voglio che lo dica tu, ma... da due mesi anzi tre,Jack, cioè assolutamente lui è bravo ovvio, ma ... non mi eccita più come una volta perciò non volevo lasciarlo... perché sennò la nostra immagine ne avrebbe risentito, perciò diciamo che lo tradisco da 5 mesi con Dylan... che si fa anche chiamare "Miguel el Rei" credo sia un nome tedesco>>

<<È Spagnolo>>

<<No lui è americano!>>

<<No intendo l'espressione "el Rei" è spagnola e vuol dire il re, e fammi capire di cosa è il re?>>

<<Beh di molte cose, visto che è bravissimo a- >>

<<Ok va bene ho capito, non serve ma, ti faccio una domanda... perché lo hai tradito?>>

<<Perché non mi piace più, ma i miei followers non vogliono che mi lasci con lui perché formiamo una bellissima coppia e se ci lasciamo perdo molti di loro perché appunto sarò nel torto ed io non devo essere nel torto ... perciò dovrei trovare un piccolo errore, tradimento o qualsiasi cosa che lui abbia fatto e poi far si che sia io a lasciare lui per un suo sbaglio e non mio>>  allora c'è un po' di aspro in quel zucchero filato.

<<Fai quello che ti pare ma non mettermi in mezzo>> sento bussare alla porta e mi alzo di nuovo per aprirla, credo che non servirà andare in palestra qua mi faranno fare i chilometri <<Come sta?>> entra Jackson in camera spaventato più di mio padre alle sue spalle.

<<Sto bene amore, ma ho sonno, mi fai dormire? Parliamo domani>> esco dalla stanza, non voglio vedere l'apocalisse specialmente se non sono stata io a causarla, così vedo mio padre e gli vado in contro <<Come sta?>> mi chiede preoccupato dopo che usciamo dalla sua stanza.

<<È complicato, quando esce Jack... ve ne parlo>> annuisce e la porta si apre.

<<Che le è successo? Non mi ha voluto con lei>> Aria, calma sii professionale una buona volta.

<<Elizabeth è incinta di quattro settimane e non è tuo Jackson. Ha detto che è di un certo... Dylan... o Micheal... no aspe com'è che si chiamava?>> credo che dovermi far visitare, ho una memoria troppo corta.

<<Miguel, Miguel Dylan Herreira o meglio conosciuto come El rei, diciamo che conduce molti affari illegali ma lo conosco bene per dire che appena gli parlerò sparirà dalla circolazione>>

<<Cristo santo>> sento Jack sbuffare <<Lo vuole tenere vero?>>

<<Non ne ho idea seriamente, ma ... ti devi preparare ad una probabile battaglia legale perché lei ti ha tradito e non sa che tu hai tradito lei e ha detto che appena scopre un tuo minimo sbaglio ti fa causa e ti lascia e ti fa perdere fama o qualcosa del genere. In sintesi ti lascia nella merda>> incrocio le braccia

<<Perfetto, non solo sarò padre di un bastardo e con una ragazza che non mi ama ma lo fa solo per fama... nooo perderò anche la mia carriera da Influencer nato! Ma se ne vada a fanculo viziata di merda, senti Aria mi dai la mia giacca che me ne vado a casa?>> mi gratto la nuca e cerco di ricordarmi dove l'ho messa

<<Ah si è negli armadietti... andiamo>> ci alziamo dalle sedie in plastica bianche e andiamo verso gli spogliatoi <<Com'è questo uomo?>> gli chiedo <<Miguel il troglodita?>> mi chiede ed annuisco.

<<Immaginati un uomo poco più alto di me che comunque sono alto molto muscoloso, ricco da far schifo.... con tre puttane nude al suo fianco seduto su una specie di trono in mezzo ad una casa in festa colma fino all'orlo di droga e tutto quello che non va bene... ecco di chi si è innamorata tua sorella del più stronzo del mondo>>

Credo di star per svenire se non fosse che un po' se lo merita e che a me fa in fondo fa poca differenza.

<<Glielo direte che è lui il padre?>> mi guarda storto <<Io di certo non glielo dico, altrimenti finisce alla camera mortuaria>> mi viene da ridere ma cerco di trattenermi <<Allora... il mio armadietto se non sbaglio è il numero 91, o almeno aveva questi due numeri>>

<<Che dovrei fare?>> Infilo la chiave di forza dentro la serratura ma non gira 

<<Non è questo>>

<<Ma mi stai ascoltando? E comunque come fai ad aver dimenticato qual'è il tuo armadietto?>> Era davanti ad una panca, credo, perché non ricordo nulla? <<Ehm non ne ho idea... però c'era il numero Nove, sicuro>> vado verso i 990 e come un flash lo trovo

<<Eccolo! 994>> infilo la chiave ed apro.

<<Senti... io non ho idea di cosa tu possa fare, primo perché non ho esperienza con :donne incinte e fidanzati che sono incazzati neri perché la sua ragazza lo ha tradito e vuole che sia lui a pagarla, perciò nel dubbio non fare un cazzo e vai avanti con la tua vita>> prendo il giubbotto e glielo consegno chiudendo subito l'armadietto.

<<Giusto, dimenticavo che stavo parlando con miss Insensibile non mi frega nulla del mondo... come puoi pensare che la lascio sola? E per di più in un momento così delicato?>>

<<Ti devo ricordare che ha nel grembo un figlio di un'altro uomo? Che ti sta usando? Spiegami perché devi crescere un bambino che non è tuo, oh senti fai quel cazzo che ti pare ma lasciami fuori>> infilo la chiave nella tasca ed esco dallo spogliatoio.

Io la mia gliel'ho detta poi faccia quel cazzo che gli pare.

SufferWhere stories live. Discover now