𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐮𝐧𝐝𝐢𝐜𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 || 𝐘𝐞𝐚𝐡

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È stato un viaggio tutto sommato tranquillo, arrivo a casa e mi sembra completamente diversa ma soprattutto vuota. Vado dritta in camera mia e prendo fuori il mio basso per poi tornare in salotto e buttarmi sul divano.

<<Mi eri mancata amica mia>> l'abbraccio e inizio a strimpellare qualche nota senza un filo logico, questo è un chiaro segno delle quattro "A" cioè  Aria Afflitta Affamata e Assonata.
L'appoggio sul divano e vado verso il frigorifero per cercare di mangiare qualcosa visto che sono quasi le nove di sera e la cena in aereo era orribile.

Diciamo che la serata si è conclusa con me in intimo stravaccata sul divano addormentata dopo tre secondi del film Interstellar. Giusto il tempo di vedere le pubblicità e già dormivo.


Mi sveglio con il campanello che suona, e mi rendo conto che ho troppo sonno e che di conseguenza è molto presto. 

Chi è l'imbecille che osa svegliarmi a quest'ora? Prendo la coperta sopra il divano e mi ci avvolgo, e assonnata più che mai vado ad aprire la porta.

La apro e mi vien voglia di richiuderla ma so che sarebbe da gran maleducati ed io son fin troppo educata per svolgere tale azione 

<<Che cazzo vuoi a quest'ora? Ti avevo lasciato a New York>> mi allontano dalla porta e lo faccio entrare.

<<So che in fondo ti mancavo>> certo, mi mancavi davvero tanto.

<<Scendi dal piedistallo e aspetta che vado a vestirmi>>

<<Oh per me non è un problema se non lo fai>> lo ignoro e vado in camera mia e per evitare problemi chiudo la porta a chiave.

Mi metto una felpa nera, caspita da quanto tempo non la usavo, un paio di jeans strappati anche loro neri ed un paio di Vans. Non mi trucco pesantemente come avevo fatto ieri primo perché in questa camera scarseggiano le risorse di trucco e secondo perché non ne ho minimamente voglia perciò scendo così come sono e ritorno a fare la parte della ragazza incazzata nera che mi sento di essere ora come ora.

<<Ti chiedo una cosa, perché sei qua? Che cosa vuoi?>> dico sedendomi davanti a lui a tavola 

<<Diciamo che ho avuto un'offerta di lavoro qua a Miami e ho una settimana per decidere se accettarlo o meno. E siccome non conosco molta gente da queste parti tua sorella, un po' influenzata da me ovvio, ha avuto la brillante idea di farmi stare con te. Sai lei si fida di te>> mi sistemo sulla sedia.

<<Ed io che dovrei fare? Fidarmi di te? Da quando ti ho conosciuto ho avuto un'orribile sensazione>> si alza

<<Orribile sensazione? Sicura? Oppure è il fatto di sapere che sono Off-limits che ti rende nervosa? Perché se ti preoccupi di quest'ultima stai tranquilla che possiamo farlo qua e non lo scoprirà mai>> va verso il frigo e lo apre.

<<No no tu ora non mi metti le parole in bocca eh, io ho detto che ho un brutto presentimento con te non che ... voglio stare con te, non mi piaci neanche e poi non la tradirei mai>> si mette a ridere con una mela in mano.

<<Cioè tu fammi capire... lei ti ha sempre presa in giro, si me lo ha detto, si è sempre presa tutto e tu la difendi con unghie e denti? Lotti per una causa persa>> aspetta cos'ha appena detto? Cioè gli ha detto di noi?

<<E sentiamo cosa sai della nostra infanzia turbolenta?>> mi alzo e mi siedo sopra al tavolo.

<<Diciamo che mi ha detto che a quattordici anni è andata via di casa e ti ha lasciato una lettera molto diretta, mi ha detto dei vostri innumerevoli litigi e tutte le cose che sua madre le ha raccontato di te: inclusa la tua tanto fiera operazione chirurgica e che hai seppellito il suo... pene, sottoterra esattamente nel punto in cui vi siete dati il primo bacio esattamente all'entrata del giardino sul retro di questa casa. Ora dimmi carissima Aria, se ha detto tutto questo a me ... non hai paura di quello che abbia detto agli altri?>>

Mi sfrego le mani in faccia... possibile che sono una calamita per i problemi? 

<<Che figlia di puttana>> do un calcio alla sedia facendola cadere a terra.

<<Già lo capisco, ma la sedia non c'entra nulla, quindi andiamo a prendere un caffè>> finalmente ha detto una cosa intelligente! Quando si nomina il caffè, riesco a trovare in me una forza sovrumana.

<<Si hai ragione ho bisogno di un caffè, vieni>>  mi alzo e mi segue mentre usciamo di casa 

<<Adesso andiamo nella caffetteria dove lavoravo e... andiamo>> chiudo a chiave la casa e ficco le chiavi nella tasca della felpa.

<<Dai illuminami la strada>> mi alzo il cappuccio della felpa e lui me lo abbassa subito

<<Non ti devi nascondere>> sbuffo 

<<Ma mi lasci in pace almeno? Già mi hai distrutto la giornata con sta notizia e poi pretendi anche di volermi aiutare? Grazie ma non grazie>> ok forse ho un carattere difficile ma cazzo questa può diventare la peggior giornata della settimana per colpa di un solo ricordo.

Arriviamo alla caffetteria e c'è un po' di gente, che purtroppo conosco, e ovviamente vista la mia compagnia mi guardano male e iniziano probabilmente a sparlare di me.
Sento la sua mano intrecciarsi alla mia, e mi si raddrizzano tutti i peli del mio corpo 

<<Ti salvo la vita Carter>>ma io ti ammazzo altro che salvarmi la vita.

<<Oh ciao Aria! Perché non sei più venuta a lavoro? Comunque credo tu abbia capito che sei licenziata>> ma non mi dire, aspetta che ora piango  

<<Grazie Mila, mi dispiace non far più parte della vostra famiglia. Comunque! Per me il solito amaro nero, per lui ... cosa vuoi?>>

<<Io una bella cioccolata calda con doppia panna e cannella>> che scelta strana e troppo allegra.

<<Cinque dollari e settanta>> le do una banconota da dieci e Mila mi consegna il resto assieme allo scontrino <<Ve lo serviamo al tavolo>> mi stacco subito dalla sua mano e vado verso il tavolo all'angolo del locale.

<<Non serviva alimentare le cose da sparlare sul mio conto, noi due non  stiamo insieme>> si sistema i capelli 

<<Lo so benissimo che sto con tua sorella... ma volevo solo aiutarti a non ricevere altre inutili critiche>> dice sorridendomi 

<<Oh ma che gentile! Non dirmi che ti sei ...>> Cerco di ironizzare ma alza gli occhi al cielo e impreca 

<<Ora non esagerare, ti volevo aiutare e non usare il tono ironico>>

<<Va bene>> giusto, voleva aiutarmi... poverino.

Lily, la più stronza delle stronze di questo buco di caffetteria, ci serve le nostre ordinazioni
<<Oh mio Dio! La ragazza più introversa di questo mondo si è trovata un figo come lui? Come hai fatto Aria? Cioè non parli mai... sei sempre con le cuffie come hai fatto a conquistarlo?>>

<<Sai Lily potrò anche parlare poco ma tu parli decisamente troppo, e come ci siamo conosciuti e perché stiamo insieme non ti dovrebbe interessare, ora sparisci>> le sorrido forzatamente mentre lei sbuffa 

<<Il tuo sarcasmo e il tuo cinismo non ci mancheranno per niente>> dice dopo aver appoggiato il vassoio sul tavolo e andarsene.

<<Non dire nulla... so benissimo di essere stata una gran ipocrita>> scuoto la testa e mi maledico per aver aperto bocca e non averle dato un semplice schiaffo in faccia.
<<Hai fatto tutto da sola eh!>>
Ma vaffanculo e non peggiorare la situazione che è già critica.

🦋|| #Spazio Autore
Ciauuu a tutti quelli che sono arrivati fin qua! Vi ringrazio davvero tanto per questo e mentre scrivo queste parole siamo a 331 letture, non ci posso ancora credere...
Comunque parlando della storia:
Solo a me sto Jack, Jackson o come cavolo si chiama non mi sta affatto simpatico ? Cioè cosa ti presenti a casa sua senza un invito? Bahhh spero che Aria reagisca e lo sbatta fuori casa a calci in culo.

In ogni caso chiunque arriverà fin qua riceverà il cd del suo cantante preferito come segno di riconoscimento da parte mia 😃✨

Okay ma CD di Harry dove sei ? Quando pensi di arrivare ? piango...

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