𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 || 𝐘𝐞𝐚𝐡

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Diciamo che ho convinto Maggie a farmi ascoltare tutte le canzoni che voglio in una specie di saletta con un computer vecchio di un secolo, un quadro e un divanetto, intanto che lei... credo sia andata a fumare, adoro quella donna 

<<Preparatevi per una delle canzoni più popolari d'america mixata da me>>

"I got this feeling on the summer day when you were gone

I crashed my car into the bridge, I watched, I let it burn

I threw your shit into a bag and pushed it down the stairs

I crashed my car into the bridgeI don't care, I love it

I don't care" 

Diciamo che mi sono improvvisata una dj per un piccolo pubblico di due ragazzi dell'eta simile alla mia, visto che tutti gli altri sono vecchi di cinquant'anni.

Sento bussare alla porta e mi giro vedendo Maggie entrare

<<Che notizie ci porta oh grande musa?>> abbasso la musica avendola come sottofondo per il suo discorso <<Tra mezz'ora escono i risultati e fate un po' più piano, ma tranquilli vi chiamo io quando sarà il vostro turno, ah! Quasi che mi dimenticavo, vi ho portato delle caramelle se volete>> prendo un lecca - lecca.

<<Grazie mille Maggie, ti adoro>> le mando un bacino volante e scuote la testa chiudendo la porta 

Alzo un po' il volume, mentre gli altri si prendono le caramelle  <<Sei una bomba con il computer... come fai a fare mixtape così da un computer vecchio un secolo?>>

-:È facile, ma ora dico così perché ho già tutte le tracce pronte e salvate sul mio account, perciò basta solo premere play visto che le ho fatte qualche anno fa>> solo io potevo improvvisare un concerto durante un'esame.

<<Mai pensato di fare qualcosa nel industria della musica?>>sorrido alla domanda della ragazza <<Ho sempre suonato pianoforte, chitarra e basso, ma cantare, ho sempre amato cantare ma non credo di essere brava e poi non credo che la vita da cantante mi soddisferebbe come fa quella da medico... per me è più come un hobby... mi son spiegata?>> annuiscono.

<<Sei una bomba e sei figa perché non continui? Anzi son Louis Turner, lavorerò qua tra qualche giorno, specializzato in ginecologia>> fa l'occhiolino, che pervertito, già lo odio.

<<Scherzavo, traumatologia>> si sposta il ciuffo <<Io invece sono Alex... Alexandra ma mi chiamano tutti Alex ... ed io in pediatria neonatale sai io>>

<<Ami i bambini, vero?>> dice Louis facendola rimanere spiazzata 

<<Beh si... e che c'entra? Se mi piacciono perché non posso usarli come punto di forza? Devono per forza essere una debolezza?>>

<<No guarda, assolutamente figlia dei fiori... tu invece bella mia?>> grazie maniaco 

<<Diagnostica>> gli dico subito.

 <<Molto... ampio come settore>> alzo le spalle <<Chissà perché l'ho scelta, avrei potuto seguire mio padre ed essere una cardiochirurga, ma no... diagnostica! E menomale perché per poco non sceglievo Patologia>> spengo la musica e sistemo il computer, si ma questo MacBook del 2008 è troppo lento.

<<Sarebbe stato un brutto colpo, quello di stare sempre in quei buchi di laboratori>> 

 Bussano alla porta <<Ciao ragazzi sono io ancora... allora, signorina Blanchard venga con me>> alzo lo sguardo verso di lei 

SufferWhere stories live. Discover now