17. Un agente operativo

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Questa mattina mi sono svegliata con il cuore che batteva all'impazzata nel mio petto e non riuscivo proprio a mandarlo via. Per paura di rigettare tutto ho evitato di fare colazione. Ho preferito farmi una doccia calda nel tentativo di rilassare i muscoli prima del test. Adesso sono seduta sul mio letto con i capelli fradici che mi gocciolano sui vestiti leggeri. La maglietta bianca è diventata trasparente nei punti in cui ha assorbito l'acqua e i jeans chiari mi stanno stretti nelle ginocchia. Mi alzo in piedi quando sento qualcuno percorrere il corridoio e corro verso la porta per aprirla. Mi ritrovo faccia a faccia con Karina che sobbalza e fa un passo indietro portandosi la mano al petto per lo spavento.

"Siamo tutti pronti, manchi solo tu."

Annuisco e prendo un bel respiro prima di seguirla all'esterno. Mi sono preparata per settimane con Chelsey a questa prova e ancora non sono sicura di quello che sto per fare. Forse dovrei semplicemente arrendermi davanti al fatto che non sono capace di controllarmi e che non farò mai parte della squadra sul campo. Forse sto solo cedendo all'ansia e sto lasciando che si insinui nella mia mente come un serpente velenoso che striscia tra l'erba nascosto dagli steli lunghi e fitti.

Il giardino è stato allestito per l'occasione con numerose sedie bianche di plastica e le due poltrone sono state spostate e in una di queste è comodamente seduto Tristan con una sigaretta in mano. Il ragazzo mi saluta con un cenno del capo. Il vociare cessa come i bambini mi vedono arrivare e tutti aspettano che Dimitri, seduto in prima fila, dica qualcosa. Finalmente riesco a vedere tutti quanti gli abitanti di questa villa nello stesso posto.
Il prato è ricoperto di ostacoli, bersagli e sagome di persone senza volto. Tristan si alza e si dirige verso il centro del campo indossando una maglietta nera e dei pantaloni della tuta grigi. Sembra perfettamente a suo agio, nonostante tutti gli occhi siano puntati su di lui.

"Irelyn!" Chelsey corre verso di me e mi mette entrambe le mani sulle spalle. La differenza d'altezza non è molta ma Cece sembra comunque torreggiare su di me. I suoi lunghi capelli biondi risplendono intorno a lei come un'aureola e il suo sorriso sembra illuminare l'intero prato. "Ci siamo allenate abbastanza. Ricordati, devi riuscire a mettere fuori gioco Tristan."

"Non ci andrà piano come me" sospiro e mi schiocco le dita pronta a fare la mia magia. Pianto i talloni nel terreno. L'erba fresca mi solletica la pianta dei piedi mentre il fango mi si infila tra le dita. State scalza mi aiuta a mantenere un collegamento con la terra e con l'elemento che sto cercando di controllare.

"Decisamente no ma ce la puoi fare, non è così forte come credi."

Con un ultimo sorriso rassicurante Cece mi lascia da sola per tornare nella sua postazione in prima fila affianco alla sua ragazza. Appena si siede, Trevor viene verso di me con un sorriso fiducioso e smagliane. Oggi non indossa il suo solito grembiule bianco o lo stetoscopio intorno al collo.

"Come ti senti?" mi mette una mano sulla spalla per tranquillizzarmi ma non riesco comunque a smettere di stritolarmi le dita.

"Come se fossi sul punto di vomitare la colazione. Credi che passerò il test anche se vomitassi su Tristan?"

"Non saprei" il ragazzo ridacchia e lancia uno sguardo all'elementare che si guarda intorno annoiato a pochi metri da noi. "però sarebbe divertente da vedere. Buona fortuna Irie, ce la puoi fare." aggiunge prima di tornare nella sua postazione. Dimitri fa un gesto e Tristan annuisce. La prova è cominciata.

"Forza Lynnie, mostraci cosa sai fare." Il ragazzo sorride appena prima di lanciarmi contro una palla di fuoco.

La schivo velocemente spostandola con un getto d'aria ma riesce comunque a colpirmi la spalla e bruciarmi la pelle. Con il piede indirizzo un piccolo terremoto verso il mio avversario e cerco di non pensare al dolore lancinante. Tristan perde l'equilibrio e cade a terra. Con un braccio cerca di rialzarsi mentre con l'altro mi rinchiude in un cerchio di fuoco bloccandomi qualunque via di fuga.

The last DestroyerWhere stories live. Discover now