27. Un piano elaborato

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Corro a perdifiato tra i corridoi per riuscire a raggiungere la sala comune il prima possibile.

Quando arrivo c'è già un trambusto di gente che con movimenti frenetici fruga tra fogli e cartine geografiche alla ricerca di qualcosa.

Dimitri è il primo ad accorgersi della mia presenza e con un gesto fa tacere tutti i presenti.

"Ora che ci siamo tutti possiamo incominciare la riunione."

Tutti si siedono e faccio altrettanto quando intravedo un posto libero tra Trevor e Chelsey.

"Mezz'ora fa mi ha chiamato il capo di un'altra base dicendo che sono stati attaccati questa mattina dall'esercito e molti dei loro sono stati rapiti. In quella struttura c'erano circa cinquanta dotati e altrettanti soldati al nostro servizio. Sappiamo che sono tenuti prigionieri in una base mobile e grazie a Irelyn sappiamo le esatte coordinate. Dobbiamo organizzare una missione di recupero in meno di due ore."

"Dov'è questa base?" chiede Tristan alzandosi e andando a vedere la cartina che Dimitri tiene davanti a lui.

"Nel bel mezzo del oceano dei relitti."

"Come prego?" affermo a bocca aperta. Ho letto di quel posto in una decina di libri e in tutti quanti diceva sempre la stessa cosa: nessuna barca è mai uscita da quel posto intatta. Ci sono così tante turbolenze e cicloni che si incontrano in quel punto che è quasi impossibile passarci attraverso.

"Hai sentito bene" dice Dimitri con sguardo serio ma carico di preoccupazione.

"Perché mandare noi? Ci sono tante altre squadre molto più vicine all'oceano." fa notare Chelsey mentre sfoglia le pagine di un'agenda con fare assorto.

"Ma nessuna di loro ha una Distruttrice. Con i poteri di Irelyn potremmo riuscire a diminuire la tempesta in modo che il jet non venga trascinato verso l'occhio del ciclone."

"Signore io non so se sono in grado" dico afflitta.

"È l'elemento che domini meglio e se non lo farai quelle persone moriranno" Tristan non si limita solo a scaricarmi il peso delle vita di persone innocenti sulle spalle ma lo fa persino sembrare colpa mia.
Annuisco e mi accascio sulla sedia mentre ascolto in silenzio gli altri pianificare la strategia di attacco.

È da giorni che non parlo seriamente con Tris. Dopo l'incidente in piscina non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi senza ricordare il calore della sua mano intorno al mio collo.

"Chelsey, tu e Danielle prenderete con voi gli altri e li farete passare sul ponte della nave senza essere visti poi vi dividerete. Tristan, tu accompagnerai Irelyn e insieme cercherete i prigionieri della Resistenza, immagino saranno rinchiusi da qualche parte ai piani superiori. L'altro gruppo andrà a liberare i bambini."

"Papà non credo sia saggio far andare Irelyn sul campo, cosa succederebbe se la catturassero?" interviene Karina lanciando uno sguardo scettico verso il padre.

"È per questo che Tristan non la perderà mai di vista"

"Con tutto rispetto signore, non credo che Tristan sia in grado di proteggere nessuno. Mandi me con Irelyn, la terrò al sicuro." Interviene Jansen alzandosi in piedi.

Il capo sposta lo sguardo su di lui con fare irremovibile, poi dice con voce fredda e distaccata: "No, Tristan è più potente di te."

Non c'è da discutere con il capo. La decisione è già stata presa e noi non abbiamo voce in capitolo.

"Io rimarrò sull'aereo insieme a Karina e Trevor. Se avrai delle visioni potremo intervenire in tempo reale"

Il ragazzo al mio fianco si irrigidisce. So cosa pensa a riguardo del futuro e so che non vuole illudere Dimitri dicendogli che le sue visioni possono essere scongiurate.

The last DestroyerWhere stories live. Discover now