3

716 77 74
                                    

Al termine della cerimonia, Jeffrey, che aveva intravisto dei movimenti poco piacevoli tra gli invitati di Keith, si mosse per inseguire i tre fuggitivi. Claud Blake era il suo migliore amico e, dopo tutto quello che il giovane aveva passato due mesi prima, Jeffrey si trovava a preoccuparsi ancora con più facilità per lui.

Da quando aveva iniziato a frequentare Jade e Ryan, le preoccupazioni dell'uomo erano persino aumentate: tutti e tre avevano subito dei traumi non indifferenti e, per come Jeffrey era fatto, credeva che non fosse opportuno per loro lasciarsi travolgere da una relazione – almeno, non in quel periodo.

-Dove... vai?- balbettò Daniel, il suo compagno, e Jeffrey gli rivolse un sorriso rassicurante, accarezzandogli con dolcezza una guancia. Gli diede un bacio sulla sommità del capo, inspirando a pieni polmoni il profumo dei suoi capelli, biondi e lisci, che sapevano di shampoo alla pesca.
-Torno subito, amore. Vado a vedere che hanno quei tre- gli disse e l'altro annuì, lasciandolo andare.

Jeffrey si diresse in direzione del punto in cui erano spariti e girò intorno al grande albero, non trovandoli lì. Guardò in tutte le direzioni finché non li individuò e notò che si stavano avviando verso il parcheggio delle auto. L'uomo incrociò le braccia sul petto e si passò un pollice sul labbro inferiore, riflettendo se fosse opportuno o meno intromettersi in quel loro allontanamento volontario. 

Non voleva passare per ficcanaso, ma il suo intuito gli suggeriva che qualcosa si stava muovendo e c'era da non poter stare tranquilli.

Sapeva che i tre si stavano facendo seguire da uno specialista, ma non riusciva a concepire per quale motivo il loro psicologo non suggerisse loro di lasciar perdere con le relazioni, almeno fino a quando non avrebbero smesso di avere incubi durante la notte.

Jeffrey scosse la testa: "E si stanno buttando non solo in una relazione, ma in un rapporto a tre" si disse, non condividendo neanche un po' quel genere di cose, dato che era sempre stato un tipo fortemente monogamo.

-Ciao, Jeffrey- udì e si girò su se stesso, trovandosi faccia a faccia con un giovane molto più basso di lui, di almeno venti centimetri abbondanti. I suoi capelli erano cortissimi e neri, così come lo era il colore dei vestiti, degli accessori e del trucco pesante intorno agli occhi castani. Tutta quell'assenza di colore era spezzata soltanto dall'argento di piercing e braccialetti che sfoggiava.

Jeffrey si trovò a deglutire sonoramente e reclinò il capo da un lato, cercando nel suo viso la smentita dell'identità che gli aveva subito attribuito. Tuttavia, non poté fare nulla per sfuggire alla realtà dei fatti: era proprio Theo. Sapeva che lo avrebbe riconosciuto sempre, oltre tutte le maschere che l'altro era solito indossare.

-Come mai sei qui?- gli chiese a bruciapelo, stringendo di più le braccia sul petto. Era sorpreso da se stesso; non poteva di certo sostenere che rivederlo, dopo quasi un anno, non gli suscitasse alcuna emozione, ma si compiacque di provare nei suoi confronti soltanto una rabbia cocente.

-È il matrimonio di Keith. Siamo cresciuti insieme, eravamo grandi amici da bambini...-
-Quindi avete continuato a sentirvi?-
-Ogni tanto mi manda un messaggio. Non sempre gli rispondo- disse Theo e Jeffrey incominciò a sentirsi insofferente. Aveva atteso mesi che l'altro tornasse da lui, anche quando Theo gli aveva detto che per loro non ci sarebbe mai potuto essere un "noi", perché amava troppo la propria libertà e, per quanto i suoi sentimenti per Jeffrey fossero intesi e sinceri, sapeva di non potersi costringere di restare al suo fianco. Non era una cosa che rientrava nella sua natura.

-Ti trovo bene- disse l'uomo e Theo sorrise.
-Tu sei sempre bellissimo- gli rispose, ma l'altro non gradì affatto quel complimento.
-C'è mio padre, di là. Sai che si è risposato e ha avuto un altro figlio? Un altro maschio. Sicuramente mi sostituirà con lui nell'asse ereditario. Lui potrebbe smentirti, sai? Ai suoi occhi rimango troppo stempiato, con il naso troppo storto e, soprattutto, troppo attratto dagli uomini- ribatté con un filo di cattiveria, ma Theo sembrò non accorgersene.

LIKE A SERAPHIMTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang