21

502 69 15
                                    

-Sicuro di sentirti bene?- domandò Claud mentre seguiva gli altri due dentro casa di Ryan, rivolgendosi a quest'ultimo. Il giovane si girò verso di lui, ma poi tornò a guardare davanti a sé, annuendo con aria assente. Jade afferrò il loro ospite per un gomito, facendogli cenno di restare indietro, mentre l'altro si dirigeva in cucina.

-Non sta bene, vero?- gli chiese Claud sottovoce e l'ex agente scosse la testa.
-Sono successe un po' di cose negli ultimi giorni. Comunque, non ti preoccupare, sto prendendo in mano la situazione e ho coinvolto anche Sue-
-È così grave? C'entra...- e il giovane non terminò la frase, limitandosi a rivolgere uno sguardo di sottecchi in direzione di Ryan.
-Non lo so ancora, ma ci penso io. Tu non devi preoccuparti-
-La fai facile, Jade, sul serio!-

-Hey, voi due!- li richiamò Ryan, insospettito dal fatto che fossero rimasti nell'ingresso. -Che avete da confabulare?- domandò, senza riuscire a celare la nota di apprensione che gli arrochì la voce.
-Hey, amore, niente di che...- disse Claud, facendoglisi vicino. Lo abbracciò e gli baciò la fronte, iniziando a cullarlo, muovendo dei timidi passi di danza, tentando di coinvolgerlo nei suoi movimenti.

-Non vorrai...- mormorò Ryan con un sorriso imbarazzato e l'altro rise.
-Perché no?- gli chiese di rimando, del tutto intenzionato a creare una situazione che riuscisse a distrarlo un po' dagli avvenimenti degli ultimi giorni.

-Sai che hai un sorriso bellissimo?- sussurrò in un suo orecchio, facendolo arrossire. Ryan strinse la punta della lingua tra i denti, reclinando il capo da un lato, mentre Claud gli baciava una guancia, imprimendo le labbra sulla sua pelle con fare sensuale; gli strinse una mano in una delle proprie e i movimenti impacciati di pochi istanti prima divennero presto veri e propri passi di danza.

Jade rimase a fissarli, poggiando le spalle contro una parete, le braccia incrociate sul petto, e un'espressione colma di dolcezza a rendergli i lineamenti del viso più morbidi.

Erano incantevoli e fissarli, mentre scherzavano e ballavano, seguendo solo il ritmo dei battiti dei loro cuori, gli riempì il petto di un'emozione tenera.

A volte si sentiva di troppo tra di loro, proprio come in quel momento, eppure avrebbe fatto carte false per poter continuare a godere di istanti come quello, dove i suoi amanti sembravano le comparse di un quadro, intenti a esibirsi in tutta la loro bellezza e perfezione.

Sospirò e distolse gli occhi dal loro balletto, ma si sentì afferrare per un polso e, girandosi, si vide trascinare in avanti da Claud, che lo coinvolse nel loro abbraccio, poi lasciò andare Ryan e prese il suo volto tra le mani, catturandogli le labbra in un bacio passionale e profondo.

-Te l'ho detto: mi sei mancato anche tu- disse con voce tremula, ma, prima che Jade fosse in grado di scoprire con quale espressione il giovane avesse pronunciato quelle parole, si trovò di nuovo sopraffatto dal suo bisogno, dalla sua bocca calda. Si sentì come sciogliere, mentre tutta l'ansia accumulata nelle ultime ore pareva scivolare via dal suo corpo, andandosi ad accumulare ai piedi, sul pavimento, procurandogli la sensazione di essere tirato verso il basso, ma le braccia di Claud si erano già trasformate in un porto sicuro e si aggrappò a lui, alle sue spalle.

I respiri si fecero brevi e discontinui, il cuore iniziò a battergli più forte; la pelle si coprì di brividi ad ogni tocco e una tensione dolcissima andò dritta ad accumularsi al basso ventre, facendolo inarcare contro di lui, in cerca di un contatto più profondo.

Ryan, osservandoli, finì per sentirsi arrossire. Avrebbe voluto interromperli, intromettersi, ma si sentiva indeciso, perciò rimase a fissarli pure mentre i primi vestiti veniva rimossi e Claud spingeva Jade verso il tavolo, spostava una sedia, per poi spingerglielo contro, facendolo accomodare e sedendo lui stesso sui talloni, davanti a lui. Lo vide abbandonare la sua bocca e accarezzargli le gambe con gesti sensuali e si morse le labbra, mentre il sangue gli pulsava tra le tempie.

LIKE A SERAPHIMWhere stories live. Discover now