38-Camera blindata 127

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Quelle vacanze di Natale furono le più belle che Harry avesse mai passato in vita sua. Non aveva mai sperimentato quel calore e quella felicità così da vicino e per lui fu una vera boccata d'aria. Ginny era contenta di poterlo vedere così rilassato, aveva sempre paura che diventasse una statua per quanto era costantemente rigido e in tensione.
I pomeriggi volavano per tutti I componenti della famiglia allargata che erano diventati. Remus e Narcissa si erano avvicinati tantissimo e ora facevano proprio coppia fissa, felici come non mai. Alice e Frank avevano adottato lo stesso sistema di Marlene e Sirius scomparendo per un oretta o due qualche volta e tornando più scombinati e felici del solito, non che ci volesse un genio per capire cosa andassero a fare. Lily e James se l'erano presa con più calma, soprattutto il ragazzo. Ora che i due stavano insieme non voleva rovinare niente (anche se qualche volta il divertimento li coinvolse troppo). Comunque i due preferivano passare le giornate insieme stesi sulle coperte e i cuscini che mettevano a terra in camera di James e stavano lì, a farsi le coccole e scambiarsi piccoli baci spesso chiacchierando con Harry e Ginny che li raggiungevano quando non si andavano a nascondere Merlino solo sa dove a fare chissà cosa. Ma a parte quello i loro pomeriggi sul pavimento erano la cosa più bella che potessero fare. Parlavano e ridevano e intanto iniziavano a conoscersi. Capitava che a volte Harry involontariamente finiva per accoccolarsi a sua madre che non aveva mai contestato. In quei momenti veniva fuori il bambino che il moro aveva soppresso molti anni prima, e chi erano loro per dirgli di non comportarsi così? Era adorabile. Lily adorava quei piccoli momenti che aveva con suo figlio anche se lui non se ne rendeva davvero conto. Si vedeva che aveva proprio una necessità di sentire quel calore materno di cui era stato privato per tutta la vita. La rossa sapeva sempre dove fare quella carezza in più che lo faceva rabbrividire o dove doveva lasciarli un tenero bacio per farlo rilassare o addirittura addormentare. La cosa più assurda era che nessuno glielo aveva mai detto, lo sapeva e basta. Come se lo avesse fatto da tutta la vita. Con il suo fidanzato era stato diverso, aveva scoperto i suoi punti deboli da sola o perché era stato proprio James a chiedere particolari gesti. Con Harry era un intero mondo da scoprire e lei sapeva già perfettamente cosa doveva fare e quando: chiamatelo istinto materno se volete.
Fatto stava che in quel momento erano sempre su quel tappeto ed Harry si era addormentato a contatto del calore che emanava Lily che sorrideva mentre gli passava una mano tra i capelli spettinati. James era a fianco a lei e Ginny di fronte.
<Incredibile di come si addormenti su letteralmente ogni cosa!> parlò suo padre.
<Ha sempre avuto problemi con il sonno. Nemmeno io l'ho mai visto dormire così tanto> disse tranquilla Ginny.
<Era per gli incubi?> Lily parlò prima del castano al suo fianco.
La rossa annuì <Non solo quello. A volte erano visioni di cosa stava tramando Voldemort oppure scene passate che sono state traumatizzanti per lui. Per esempio la vostra morte..> lasciò la frase in sospeso perché si ricordava bene la faccia di tutti quando avevano visto Harry interagire con un dissennatore. Il cuore di Lily fece male per un secondo e parve che si strinse quel ragazzo ancora più vicino a sé come da proteggerlo dal mondo intero. Non avrebbe permesso a nessuno di causargli altro dolore, ne aveva avuto abbastanza per tutti loro messi insieme.
<Io.. io vorrei che tutto finisse. Potremmo andare in vacanza insieme senza pensare a quel pazzo maniaco> James aveva fatto una proposta fattibile e Ginny ghignò.
<Perché non ci andiamo davvero?> chiese facendo spalancare gli occhi a quelli che sarebbero stati i suoi suoceri forse un giorno. <Dopo la guerra, manca poco ci restano solo due Horcrux di cui uno andrà distrutto nella battaglia finale che sarà a Villa Malfoy> si trattenne dal dire che in realtà gli Horcrux rimasti sono tre perché Harry aveva chiesto loro di non dire a nessuno che sarebbe dovuto morire. Avrebbe solo reso più difficile il tutto.
<Bene! Quindi quando prendiamo il penultimo?> chiese entusiasta James.
<Domani> rispose una voce assonnata. Harry si stiracchiò e si tirò su a sedere ma nascose la testa nell''incavo del collo di Lily facendola ridere.
<Ho parlato con Reg e Sirius. Partiamo domattina e avremo bisogno anche del tuo mantello James. In due non ci stiamo più, ho provato un incantesimo di estensione irriconoscibile ma non funziona>
<Cosa intendi con "partiamo"? Mi avevi detto che andavano solo i due Black> lo rimproverò la fidanzata.
<Non me la sento a lasciarli soli. Sono l'unico che può sentire la coppa nel caso sia in un posto diverso e male che vada ci giochiamo la carta a sorpresa>
<No! Non pensarci proprio!>
<Eddai Gin dici così solo perché noi lo abbiamo fatto e tu no!> rise Harry ripensando alla sua fuga sul drago che ha distrutto la Gringott.
<Dici del drago?> chiese James eccitato. Harry annuì sorridendo e Lily scosse la testa.
Quei due non sarebbero mai cambiati.

Il golden trio nel 1977Where stories live. Discover now