8-Lily e James

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Lily teneva ancora stretta la mano di James che le dava la forza di camminare.
Ancora tremava appena e le lacrime erano ancora lì.
Il viaggio verso l'infermeria non era mai stato così lungo e silenzioso, tanto che alla rossa ormai scoppiavano le orecchie. Le due ragazze a metà strada avevano lasciato i due soli con una scusa, così che magari tra i due poteva succedere qualcosa. Magari diventavano amici e già sarebbe stato un grande passo.
Il solo rumore erano i loro passi.
James si voltò ad osservare la ragazza che aveva di fianco, aveva gli occhi gonfi e rossi per il pianto ed era più pallida del solito ma era bellissima. Sentiva ancora la sua piccola e delicata mano tremare nella sua così la strinse appena per farle capire che lui era lì per lei. La ragazza al gesto si voltò verso il ragazzo e lo guardò negli occhi senza smettere di camminare. Il cuore di James perse un battito, forse anche due.
Vederla così piccola e fragile nelle sporche mani dei Serpeverde gli aveva fatto davvero male. Nessuno si meritava di essere trattato così.
Adesso che la guardava bene si rese conto che di lei non aveva capito proprio nulla. Con lei aveva sbagliato tutto per 6 anni.
Aveva sempre voluto fare le cose grandi ma non aveva mai visto che per farla felice bastava fare un passeggiata tranquilla al lago nero o passare un paio d'ore a leggere in biblioteca.
Non si era accorto di niente.
Certo, ovviamente quando aveva scoperto che il budino al cioccolato era il suo dolce preferito ogni anno il giorno del suo compleanno andava nelle cucine a pregare gli elfi di prepararlo solo per vederla sorridere. Quando era nervosa aveva notato che attorcigliava il dito attorno alla solita ciocca di capelli mentre si teneva una matita tra le labbra. Ogni volta che si arrabbiava il labbro inferiore cominciava a tremarle e le dita giocavano con l'orlo della divisa della scuola. Quando stava con Marlene o Alice aveva quel luccichio negli occhi che li rendevano ancora più belli, lo stesso che stranamente aveva anche in quel momento lì.
"Strano"  pensò James "con me ha sempre avuto lo sguardo di fuoco"
Lasciò perdere perché in quel momento non era importante. Non si erano accorti nemmeno di aver smesso di camminare erano troppo presi dagli occhi della persona che avevano di fronte. La ragazza fece un passo in avanti e barcollò James le mise entrambe le mani sui fianchi per non farla cadere.
Ancora si guardavano negli occhi.
Lily stava guardando ogni particolare riconoscibile del viso di James Potter, l'unico ragazzo che avesse mai odiato e che ora non sembrava poi così tanto male.
Adesso che lo guardava bene pensò che fosse davvero bello e nelle prime settimane di scuola aveva dato prova di essere cresciuto almeno un pochino.  Lily non voleva farsi illusioni, ma era da un po' che aveva notato il cambiamento in lui e ne era rimasta colpita. Il nuovo James Potter le piaceva più di quanto era pronta ad ammettere ma era dannatamente spaventata. Ogni volta che vedeva Alice con Frank era palese che dovessero stare insieme, quei due erano inseparabili e si amavano dal 5 anno. Poi guardava James e si rendeva conto che con lui non aveva niente a che fare.
A lui piacevano le attenzioni e lei più una tipa da tranquillità, lui era energico ed estroverso mentre lei era timida fino alla punta dei capelli solo le sue migliori amiche avevano avuto a che fare con la pazzia che si nascondeva dietro quegli occhi verdi. E solo Remus aveva avuto il piacere di avere a che fare con il cervello che aveva sotto tutti quei capelli rossi.
Aveva paura delle sue emozioni solo perché aveva paura di ammettere ad alta voce che James Potter non poi così tanto male.
Avercelo così vicino non aiutava perché i suoi occhi caddero un paio di volte sulle sue labbra e per reprimere il desiderio di baciarlo dovette mordersi il labbro quasi a farlo sanguinare.
Anche lui si stava trattenendo a non prenderle il viso e baciarla come se ne andasse della sua vita.
Fece appello a tutta la sua forza di volontà per evitarlo e per distrarsi parlò.
<Ehi, tutto bene> la sua voce era calda e gentile. Aveva parlato lentamente e sottovoce.
La ragazza abbassò lo sguardo e annuì non credendoci neanche, non voleva farlo preoccupare.
<Sei sicura?> ovviamente non ci aveva creduto neanche per un secondo. <Lily sai che me lo puoi dire mmh. Io sono qui per te>
Lei allora senza staccare lo sguardo dalle sue scarpe scosse la testa e si lasciò sfuggire un singhiozzo. In quel momento si stava vergognando così tanto che non aveva nemmeno più il coraggio di guardarlo negli occhi. Lui avvolse le sue braccia attorno al suo piccolo corpo tremolante e lo strinse più vicino a sé.
<È tutto ok Lily. Sei al sicuro>
<Io.. è stato così umiliante!> esclamò quasi urlando lei e piangendo ancora di più.
<Lo so ma non ci pensare. È colpa mia, volevano farmi incazzare e sanno che se si parla di te impazzisco> questa uscita l'aveva lasciata di sasso. James si stava davvero prendendo la colpa di quello che altri le avevano fatto? Gli importava così tanto di lei?
Alzò lo sguardo su di lui ma senza staccarsi dal suo abbraccio così caldo e rassicurante.
<No James, non è colpa tua. Loro sono persone spregevoli. È solo che.. non riesco a togliermi dalla testa la sensazione della mano di Mulciber che..> non finì la frase e si nascose di nuovo nel petto del ragazzo che capì ugualmente.
Le mani del Grifondoro erano ancora ferme sui suoi fianchi e le loro vite erano appoggiate una sull'altra. Con una mano le accarezzò una guancia e le fece alzare il viso.
Erano troppo vicini e il desiderio era troppo opprimente per entrambi.
Lui si abbassò appena e le sfiorò le labbra con le sue per un momento, vedendo che non si era scansata finalmente azzerò la distanza e la assaporò in ogni suo centimetro. Le mani di lei si incrociarono dietro al suo collo e un brivido le percorse la schiena.
Era dannatamente bello ma dannatamente sbagliato e senza essere troppo evidente si staccò da lui senza guardarlo ma lo sentì sorridere.
Non dissero una parola e continuarono a camminare.
Le gambe della rossa che tremavano per l'emozione cedettero e il ragazzo la prese in braccio per non farla cadere. Fece passare il suo braccio dietro le gambe e la tirò su. Lei si accoccolò a lui incrociano le braccia dietro al suo collo.
Fecero il loro ingresso in infermeria e la appoggiò in un lettino. Madama Chips le diede una pozione per calmarla e le suggerì di dormire. Quando il ragazzo si voltò per andare in classe sentì una mano sulla sua. Si voltò e vide Lily che lo guardava.
<Resti con me?> aveva una voce piccola che lo stava implorando.
Annuì. <Finché non ti svegli> le baciò la fronte e si sedette accanto a lei. Le fece appoggiare la testa sul suo petto e poco dopo si addormentarono entrambi con il sorriso sulle labbra.

Il golden trio nel 1977Where stories live. Discover now