6-Dormi?

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<EVANSSSS>
<No Potter non ci provare, la risposta è sempre la stessa>
James aprì la bocca per parlare ma la richiuse e non disse nulla. Sirius, Remus e Peter erano scioccati: James non aveva mai lasciato perdere un invito così facilmente. Doveva essersi ammattito.
Anche Lily era rimasta sconvolta e infatti con una sensazione strana all'altezza del cuore si era allontanata a grandi passi fuori dalla Sala Grande.
<Ramoso che ti è preso? Sei per caso diventato matto?!>
<James sono d'accordo con Sirius, te che non stressi la Evans finché non c'è l'uscita è da pazzi!> Peter diventò rosso rendendosi conto che aveva parlato troppo forte e ora tutti lo stavano guardando.
<Ci rinuncio> Remus per poco non sputa tutto il succo di zucca.
<Ragazzi è matto! Ha la febbre, è l' unica spiegazione> Felpato era sconvolto. Aveva sentito tante di quelle volte dire a Jamie che un giorno la Evans sarebbe stata sua che aveva perso il conto al secondo giorno del primo anno.
Poi lui e Lily erano diventati amici l'anno passato e in lei aveva ritrovato una piacevole amica. Avevano passato tutta una notte a piangere uno sulla spalla dell'altro ma nessuno lo aveva mai saputo. L'unica cosa nota a tutti era che per un inspiegabile motivo non si odiavano più. James più di tutti era rimasto di stucco e se ne era uscito con <SEI AMICO DELLA EVANS!> e aveva insistito per giorni di chiederle di dargli una possibilità.
E ora sentirlo blaterare sul rinunciare di chiederle di uscire! Era del tutto impossibile, un sogno! Non era da lui mollare, e poi proprio nel momento in cui lei sembrasse di star cominciando a capire che persona era davvero.
Aveva notato che nei suoi occhi verdi qualcosa era cambiato soprattutto verso il moro ma che durava solo una frazione di secondo. Quel scintillio che compariva per un solo secondo sul bel verde dei suoi occhi quando lo vedeva entrare in Sala Grande o Comune, il modo in cui la sua testa scattava all'attenti quando qualcuno lo nominava o sentiva la sua voce cercandone la fonte e il modo in cui si spostava la ciocca di capelli quando lui era nei paraggi non erano sfuggiti al bel purosangue e primogenito dei Black. E a quanto pare non soltanto a lui, Marlene e Alice si avvicinarono a loro.
<Ciao ragazzi> parlarono ad un un'unica voce.
<Black cosa ti ha sconvolto? Hai una faccia..>
<McKinnon non è il momento, James ha appena detto che rinuncia alla vostra amica rossa> disse con fare melodrammatico. Le due sgranarono gli occhi.
<Bello scherzo> la voce di Alice risultò ancora più acuta del solito e ciò fece sobbalzare il povero Frank che si era addormentato sui suoi pancake.
<D-dici sul serio?> si rivolsero al Grifondoro che stava mangiando tranquillo ma con un espressione un po' ferita. Nascose il tutto dietro un sorriso e annuì sconsolato.
<È la fine del mondo> Marlene era a dir poco sconvolta, forse anche peggio di Sirius. In quel momento entrarono i quattro ragazzi nuovi raggianti, tutti tranne Harry che aveva delle occhiaie spaventose sotto gli occhi ed era abbastanza pallido come se dovesse svenire da un momento all'altro.
<Remus ma Harry dorme?> chiese preoccupata Marlene. Quel ragazzo gli stava simpatico e anche se aveva sofferto tanto voleva sempre far finta di essere felice per non farlo pesare a quelli che aveva intorno. Era una cosa molto nobile solo che il problema era il tempo notturno per lui. A quanto avevano raccontato le ragazze era da quando i suoi genitori erano morti che faceva incubi, quindi erano mesi che non dormiva decentemente. E dall'inizio della scuola era peggiorato, per le troppe emozioni a detta delle due nuove.
Sembrava costantemente stanco e sul punto di addormentarsi. Gli unici momenti in cui lo vedevano completamente sereno e in pace con lui stesso sono quelli in cui si addormentava casualmente o sul divano o rannicchiato sulle gambe di Ginny in Sala Comune e quando capitava fuori in giardino all'ombra di un albero. Erano davvero carini insieme e nessuno li disturbava mai perché sapevano ormai bene quanto al ragazzo servisse dormire. Più di una volta avevano esposto le loro preoccupazioni ma lui non ne aveva voluto sapere. Secondo la sua teoria andava tutto bene.
<No. Lo sento svegliarsi ogni santa notte e uscire dalla stanza per tornare la mattina presto> nel suo tono tutta la sua preoccupazione. A giudicare dagli sguardi degli altri lo erano anche loro per l'amico.
<Non c'è un modo per poterlo fare dormire senza che venga tormentato da qualsiasi cosa sogni?> chiese esasperato Frank che voleva solo tornare a mangiare quella mattina.
<Ma certo! Frankie sei un genio, la pozione per dormire senza sogni!> Remus scattò in piedi.
<La possiamo preparare io e Lily e poi quando è pronta gliela diamo> tutti diedero il loro cenno di assenso e anche il lupo mannaro uscì quasi correndo per l'eccitazione causando le risate generali. Nel frattempo i quattro nuovi Grifondoro presero posto al tavolo e iniziarono a mangiare.
<Ragazzi tra due settimane c'è il Quidditch voi giocate?> James parlò dopo molto che non lo faceva, non era da lui. Sirius lo avrebbe fatto rinsavire più tardi.
Alla parola Quidditch comunque la testa di Ginny Weasley si rizzò alla velocità della luce provocandole quasi il torcicollo.
<Oh si!> esclamò tutta contenta. Marlene esultò in silenzio.
<Grazie a Merlino! Finalmente non sono l'unica ragazza nella squadra!> quasi saltava sulla panca.
<Chi ti dice che è già in squadra McKinnon?>
<Già il fatto che sia così entusiasta dice tutto Black> e gli fece la linguaccia che venne ricambiata da una boccaccia.
<Ron, Harry?> chiese ancora James.
<Oh io quest'anno passo> dopo l'ultimo anno passato a cercare gli Horcrux, Ron voleva prendersi un periodo di pace prima di dover rifare tutto da capo. E in più il Quidditch gli avrebbe tolto del tempo prezioso per stare solo con Hermione.
Harry aveva lo sguardo perso nel vuoto a pensare a chissà cosa. La sua ragazza lo mosse leggermente risvegliandolo.
<Cosa? Oh.. io non credo di poterlo fare>
<Perché non potresti?> chiese Sirius.
<So che James è un cercatore e anche io lo sono quindi...>
<Ho fatto anche il cacciatore, se vieni alle selezioni e sei degno> ridacchiò un pochettino <potrei anche cederti il mio posto. Facciamo una gara a chi prende prima il boccino> questo lasciò il prescelto colpito e emozionato. Suo padre che lo sfidava alla sola cosa che gli era sempre venuta spontanea dal primo momento che aveva provato: volare su una scopa e acchiappare il boccino.
<Allora se la metti così accetto> rispose con un sorriso stanco lui.
<Ritieniti fortunato Harry. James non si è mai giocato il posto da cercatore con nessuno> gli spiegò Felpato.
<Non so come ma mi ispira fiducia. So che se anche perdo, il boccino sarà in buone mani>
<E hai perfettamente ragione James, Harry non ha mai perso un boccino> disse loro Hermione con una punta di orgoglio.
<Uno si> borbottò Harry mangiando.
<Si ma sappiamo tutti che se non ci fosse stato quel dissennatore lo avresti acchiappato> lo rimproverò Ginny baciandogli una guancia.
<Un dissennatore?> Alice era spaventata, non le erano mai piaciuti quei cosi.
<Quando sono troppo vicini svengo. Mi fanno questo effetto. A quel tempo avevo 13 anni e non sapevo ancora produrre un Patronus> gli altri orripilanti annuirono e basta.
<Svieni?> tremò Peter ancora all'idea della creatura. Ron lo fulminò con lo sguardo e ricevette una gomitata dalla sua ragazza.
<Si, sembra che su di me abbiano un potere un po' più forte> alzò le spalle lui sbadigliando. Tutti lo stavano fissando. <Che c'è?> chiese sentendosi a disagio con tutti quegli occhi puntati addosso.
<Da quanto non dormi?> chiesero le ragazze contemporaneamente. Lui roteò gli occhi sospirando.
<Sto bene. Ve ne avevo già parlato> nessuno protestò ma la mente dei ragazzi del 1977 vagò alla pozione che Lily e Remus avrebbero preparato per lui.
Senza un altra parola si alzarono tutti dirigendosi a pozioni quando a metà corridoio sentirono un urlo.
<STUPEFICIUM!> e cominciarono a correre.

Il golden trio nel 1977Onde as histórias ganham vida. Descobre agora