40-La battaglia finale

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L'ordine della Fenice nella mattina del 5 gennaio 1978 aveva ricevuto una chiamata urgente da Silente e si era radunato quartier generale alle 8:37 esatte. Con gran sorpresa dei membri cosiddetti "anziani" quel giorno con il vecchio capo c'era un gruppetto di ragazzini che parevano dover ancora finire la scuola.

<James! Sirius! Che cavolo ci fate voi due qui?!> trillò Euphemia Potter con sguardo truce <Silente che cosa ci fanno i miei figli qui?> chiese quasi sputando fuoco al vecchio stregone.

<Nonna fidati ci ho provato ma non mi hanno ascoltato> si intromise Harry con un'alzata di occhi.

<Harry anche tu?! Albus dimmi che scherzi! Sono dei ragazzini> provò a farlo ragionare lei nella speranza di evitare la morte prematura delle due persone, oltre a Fleamont, che fossero ragione della sua vita.

<Ascoltatemi bene tutti io oggi non darò ordini> proteste stupite si levarono tra i membri. Silente come al solito sorrise dando sui nervi al povero Harry che cercava di rimanere tutto di un pezzo.

<Con tutto il rispetto preside, ma abbiamo una guerra da vincere inutile fare i suoi giochetti di parole e il vecchio nonno bacucco. Vada dritto al punto o lo farò io> parecchi occhi spalancati seguirono la sua uscita e solo i fratelli Weasley ridacchiarono all'attitudine del loro amico.

<COME DIAVOLO TI PERMETTI RAGAZZINO> aveva tuonato Malocchio Moody nella sua direzione con la bacchetta puntata e l'occhio magico fisso su di lui.

<Calmo Alastor! Ha ragione, basta giri di parole oggi si va al Malfoy Manor per la battaglia finale> sganciò la bomba. <Il qui presente Harry Potter ci guiderà alla vittoria>

<IO NON PRENDO ORDINI DA UN RAGAZZINO INSOLENTE COME LUI!> aveva obiettato un'altra volta sempre Moody.

<Bene allora fammi sapere come riuscirai ad entrare dentro il Manor e uccidere Voldemort> rispose con noncuranza il giovane rigirandosi la bacchetta tra le mani. Non lo guardò nemmeno negli occhi.

<Sfondo la porta e con un paio Avada Kedavra lo faccio fuori> grugnì in risposta non credendo ancora nella sfrontatezza di quello stupido ragazzino.

<Ok, davanti alla porta ci saranno almeno una dozzina di mangiamorte a cui si vanno a sommare quelli che saranno di guardia alle scale che si concludono direttamente nell'atrio. Dal salone ne verranno fuori almeno altri 50 compreso Voldemort e il suo simpatico serpentello. Nel frattempo che tu lanci i tuoi due o tre Avada Kedavra, arriveranno anche quelli dei piani superiori e quelli nel giardino sul retro anche se dubito tu riesca ad arrivare alla porta visto che con tutte le siepi che circondano il viale di ingresso saresti morto ancor prima di varcare il cancello. Senza tralasciare il fatto che Voldemort in questo momento è immortale>

Quando già tutti si erano convinti che lui sarebbe stato il loro asso nella manica, Malocchio ancora non demordeva.

<Come accidenti fai a sapere tutte queste cose? E cosa Merlino significa che quel bastardo pelato è immortale?>

<Come so queste cose non ti riguarda. E so che Voldemort ha formato 6 Horcrux per cui è immortale>

Vari sussulti furono ben udibili nel silenzio.

<6? Hai sempre parlato di 5 Harry> l'ingegno di Lily non smetteva mai di stupire, era inquietante la somiglianza con Hermione.

<Si ma per l'ultimo bisogna fare qualcosa di particolare e pericoloso voi ne dovete stare fuori> tagliò corto la rossa tornando a parlottare con suo fratello con gli occhi un po' più tristi di prima.

<Come se le altre cose non fossero state pericolose> rincarò la dose Remus che non se la beveva mentre stringeva la mano di Narcissa.

<Si ma per questo è diverso, devo farlo da solo> disse con tono definitivo per poi borbottare tra sé <È già abbastanza difficile morire senza salutare...>

Il golden trio nel 1977Where stories live. Discover now