21-Da domani è uno di noi

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<Harry>
<Mhmm>
<Ti devi alzare amore> ricevette in risposta solo un grugnito. <Se vai a dormire starai meglio, ancora scotti parecchio>
Lui scosse la testa. Stava bene dove stava ma sapeva che non potevano restare lì tutta la notte.
<Vieni con me?> propose alla fine alzandosi lentamente per non avere i giramenti di testa.
Lei annuì e lo portò nella sua camera facendolo stendere accanto a lei e addormentandosi pochi momenti dopo.
Non sentirono nemmeno quando i Malandrini erano rientrati tutti troppo felici per accorgersi della ragazza o della mancanza di Peter.

Nel frattempo nei sotterranei un gruppo di ragazzi del 6 e 7 anno si stavano riunendo per discutere di "compiti" a loro assegnati.
<Io non mi fido di lui. Uno stupido grifone amico di quei traditori> sputò acido uno in direzione di Peter.
<Ti conviene stare zitto Mulciber, da domani sarà uno di noi> gli rispose a tono Severus Piton.
<E se fosse solo una spia di quel vecchiaccio di Silente?!> parlò invece Amicus Carrow affianco alla sorella stretta al braccio di lui.
<Silente ti sembra così scemo da far prendere il marchio a una delle sue pedine?! Io sono qui perché quello in cui i miei ex-amici credono è una follia. Nessuno può sconfiggere l'Oscuro Signore e io non voglio essere di certo dalla parte sbagliata> spiegò con orgoglio Peter, un orgoglio che negli anni passati non gli era appartenuto essendo sempre l'ombra dei suoi tre amici.
<Questo ti fa onore Pettigrew ma dovrai dimostrarlo> Mulciber stava parlando molto a bassa voce <Quando qualcuno di nuovo entra nei ranghi deve dimostrare la sua lealtà eseguendo degli ordini>
<Il nostro Signore ci ha riferito che domani dovrai far più male che puoi a quello nuovo, Taylor. Abbiamo raccontato del suo duello e non ne è rimasto molto contento: troppo potente per essere così giovane ed è una minaccia contro di noi>
Peter ringraziò che la stanza fosse semibuia o si sarebbe notato che era sbiancato di almeno 10 tonalità. Harry era una brava persona e per un po' era anche stato suo amico più o meno. Non avevano mai parlato veramente ma il biondo gli dava un gran senso di sicurezza.
<D'accordo> uscì solo dalla sua bocca.
<Se ti farai scoprire te la vedrai con Bellatrix e Lucius> sorrise maligno Severus mostrando i denti gialli.
<A proposito dove sono?> qualcuno nel buio domandò.
<Il signore oscuro li ha chiamati per una missione importante. Li vedremo solo domattina> spiegò Avery geloso della "promozione" dei suoi compagni di casa.
<Black ti devi dare una svegliata, è inutile rimandare. Sai che questo è il tuo destino>
<Non sei tu che prendi le decisioni al posto mio. Quando sarà il momento prenderò il marchio> ma la sua mente volò involontariamente a suo fratello Sirius al sicuro e felice con i Potter.
Anche lui sarebbe voluto scappare con lui ma aveva paura che sua madre e suo padre lo avrebbero trovato e quasi ucciso a suon di maledizioni. Si ricordava ancora il giorno in cui i suoi genitori ricevettero una lettera da Bellatrix dove spiegava che il loro primogenito era un Grifondoro. Si ricordava ancora la promessa di pregare il cappello per metterlo a tutti i costi nei Serpeverde anche se non sarebbe stata la sua casa. Non voleva essere una delusione per i suoi genitori ma Sirius aveva fatto la scelta migliore. Regulus era stato troppo orgoglioso per seguirlo e ora se ne pentiva amaramente sapendo di essere destinato alla morte. Doveva fare finta di odiare la persona più importante della sua vita senza poter dirgli davvero che gli voleva bene perché la sua occasione era finita con una sola frase: <Mio fratello è morto quando te ne sei andato lasciandomi da solo in quella casa>
Non c'era giorno in cui pianse per ciò che aveva detto e per aver rovinato tutto. Vederlo con James Potter e sentire chiamarlo fratello per lui era stato un colpo al cuore. Aveva ancora speranza che il fratello lo perdonasse e arrivasse a chiedergli di nuovo di scappare da quella casa.
Voleva ritardare più possibile l'unione ai mangiamorte nella speranza di poter riabbracciare Sirius.
Pensò alla pergamena che aveva trovato sul suo cuscino quella sera prima di cena "vediamoci domani al 7 piano. Dobbiamo parlare. 22 in punto non fare tardi" era strano ma sentiva di doverci andare, sapeva che era importante e sperava che fosse Sirius.
<A che ora dovrò agire?> Peter sbattè il piccolo Regulus fuori dai suoi pensieri. A quando pare la conversazione era andata avanti e non se ne era accorto.
<Il biondino mezzosangue esce spesso da solo dopo il coprifuoco. Non mi stupirei se anche domani lo facesse> Regulus si annotò di evitare Peter mentre andava al 7 piano o avrebbe potuto fare domande o riferire qualcosa a qualcuno.
Sarebbe andato a quell'incontro solo per la semplice curiosità di sapere chi avesse così tanto bisogno di dovergli parlare fuori dalla Sala Comune, tanto nessuno di altre case avrebbe provato a rivolgergli la parola solo per il suo cognome e l'aria apparentemente cupa e fredda.
<Usciremo io, Mulciber e Pettigrew> cominciò il maschio Carrow <Lucius e Bella ci aspetteranno al nostro ritorno alla Sala Comune e mia sorella farà da palo mentre Avery farà un po' di rumore vicino alla Sala dei Trofei. Chiaro?> tutti annuirono chi più forte chi meno ma tutti con un luccichio inquietante meglio occhi.
<Bene, Pettigrew domani alle 22 qui. Dopo che avrai fatto il tuo dovere prenderai il marchio> si congedarono.

Harry come al solito aveva gli incubi ma quello era diverso. Aveva già provato quella sensazione, aveva già vissuto un esperienza come quella ma no, non era possibile. Non succedeva una cosa così da mesi ormai. Non poteva essere quello, era impossibile.
Il ragazzo continuava ad agitarsi nel sonno tanto che svegliò la sua dolce ragazza che era ancora al suo fianco. Lui si rigirava nelle coperte rosse da Grifondoro ma non si svegliava. Farfugliava qualcosa di incomprensibile finché con uno strattone si alzò a sedere di scatto e la mano che istantaneamente si alzava sulla testa. Piccole gocce di sudore gli imperlavano la fronte, il respiro affannoso e gli occhi intrisi di puro terrore. Sobbalzò al tocco della sua ragazza che vedendo i suoi occhi si preoccupò parlandogli con gli occhi. Lui aspettò di regolarizzare il respiro prima di parlare.
<Abbiamo un problema>

Spazio autore
Non vi arrabbiate😬
So che probabilmente mi starete lanciando ogni sorta di maledizione ma cos'è una storia senza un po' di suspence?😁
Siccome mi sento in vena di scrivere può essere che escano due capitoli oggi così che non vi torturiate le mani nel cercare di scoprire qual è il problema dei nostri quattro amici.
Non voglio che vi illudiate però perché ho ancora molti compiti da fare😤
Intanto però se volete scrivetemi secondo voi cosa mai potrà essere andato storto per Harry (non che fosse una novità comunque) perché sono curiosa di scoprire se qualcuno di voi ci va vicino. Detto questo spero che la storia vi piaccia.
Un bacio💞
Gio☀️

Il golden trio nel 1977Where stories live. Discover now