5-Sporca sanguemarcio

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La mattinata era trascorsa tranquilla. Harry si era calmato e aveva fatto finta di niente in presenza di James e Sirius. Quel pomeriggio erano tutti tranquilli nella Sala Comune: Ginny accoccolata a Harry scambiandosi qualche bacio e sussurrando parole dolci. Il ragazzo aveva bisogno di una boccata d'aria dalle emozioni opprimenti e da quando erano tornati insieme, Ginny lo faceva staccare per un po'.
<Ragazze guardate che carini> la voce sognante di Alice li fece voltare tutti verso i due che nemmeno se ne accorsero.
Marlene non poté evitare di pensare che quei due fossero lei e Sirius. Aveva lo sguardo perso nel vuoto.
<McKinnon a che pensi?>
<A nulla che ti interessi Black>
<Oh e invece a me piacerebbe saper cosa passa per quella testolina bionda> disse con un mezzo sorrisetto.
Lei lo ignorò semplicemente e tornò a parlare con le ragazze.
<Si sono addormentati> constatò Hermione con gli occhi dolci guardando i suoi migliori amici. Si erano addormentati sul divano con Harry che la teneva stretta per non farla cadere. Lei aveva la testa appoggiata sul suo petto e un braccio attorno alla sua vita. Entrambi avevano il sorriso sulle labbra.
Arrivò un sospiro alle orecchie di tutte che notarono una Marlene McKinnon abbandonata sul pavimento evidentemente stressata.
<Marl?> Lily provò a evitare la risata che premeva per uscire.
<NON. TI. AZZARDARE. A. DIRLO.> tentò ma ormai le sue migliori amiche se la ridevano sguainatamente lasciando Hermione confusa.
<Marlene ha una cotta storica per Sirius> spiegarono rotolandosi per le risate.
<No ma volete dirlo direttamente a lui?! E poi comunque non è vero> mise su il broncio.
<Non mi sembra l'unica innamorata però> continuò Herm lanciando uno sguardo eloquente con Alice.
Tutte e tre finirono a guardare Lily negli occhi.
<Io? Voi tre siete matte!>
<Cara la mia Lily se n'è accorta anche Hermione che ti piace James, ed è arrivata ieri per Godric!>
<A me non piace Potter. Non lo sopporto>
<E io sono Merlino. Andiamo Lily non ci credi più nemmeno tu. Ti sei accorda che quest'anno fa meno l'idiota> lei sbuffò soltanto.
<Come potrebbe mai piacermi uno come James! Non mi da tregua dal primo anno per Merlino. Per non parlare di quello che è successo due anni fa> rabbrividì al ricordo e tento di spingere le lacrime indietro.
<Sai che non è stato lui>
<Ragazze io non vi seguo> fece la finta tonta Hermione.
<Lily era la migliore amica di Piton, un Serpeverde. Alla fine dei G.U.F.O. James lo ha appeso per una caviglia insieme a Sirius e Lily come sempre era andato ad aiutarlo ma lui la chiamata sporca sanguemarcio> lanciò uno sguardo di scuse alla sua mica per aver ripetuto quelle sue parole così dolorose per lei. Gli occhi erano diventati lucidi e lei non sembrava più tanto in forma. Ancora le faceva male pensare a ciò che la persone più importanti importante della sua vita le aveva fatto. Erano bastate due parole a distruggere la sua vita e in quel momento era talmente arrabbiata che era stato più facile dare la colpa a James. Solo che nel profondo sapeva che lui lo aveva pensato davvero. Quell'estate aveva avuto anche il coraggio di andare a casa sua per chiederle di unirsi ai Mangiamorte così da essere al sicuro. Non poteva credere alle sue orecchie, diventare parte di quelle persone spregevoli era l'ultima cosa che avrebbe fatto nella sua vita, piuttosto sarebbe morta.
Sentì le braccia di Hermione avvolgerla e stringerla forte. Si staccò lentamente da lei e cominciò a tirarsi su la manica della divisa fino a scoprire la scritta mezzosangue che Bellatrix le aveva inciso sul braccio.  Le tre ragazze trattennero il fiato portandosi le mani alla bocca. Un brivido percorse tutto il braccio di Hermione al pensiero di quel giorno in cui era stata torturata al Malfoy Manor.
<Io devo vederlo ogni giorno te puoi andare oltre e dimenticarlo. Se questo può farti stare meglio> una lacrima solcò la guancia della ragazza che aveva preso a tremare incontrollabile. Stava come avendo un attacco di panico. Le ragazze spaventate avevano provato a rassicurarla ma non avevano la minima idea di cosa dirle per farla stare tranquilla. I ragazzi erano spariti, idioti se ne vanno sempre quando servono. Ron avrebbe saputo cosa fare essendo il suo ragazzo ma sarà stato di sicuro con gli altri. Restavano solo Harry e Ginny. Era un peccato svegliarli ma il ragazzo avrebbe voluto sapere se la sua quasi sorella stava avendo un attacco di panico. Lily lo scosse lentamente chiamandolo.
<Harry> niente. <Harry!> gli occhi del ragazzo si aprirono lentamente.
<Lily! Che succede?> era strano che lo avesse svegliato quando tutti si stavano rilassando. Notò che i ragazzi erano usciti e che Ginny ancora dormiva accanto a lui. Sorrise. Durò poco perché sentì un singhiozzo che riconobbe essere quello di Hermione. Si alzò con uno scatto: perché Hermione stava piangendo?
<Hermione.. attacco di panico> non riusciva nemmeno a formulare una frase completa tanto era spaventata.
<Ci penso io grazie di avermi avvisato. Sveglia Ginny nel frattempo anche lei deve saperlo> la rossa annuì e lasciò libero il passaggio a Harry che corse dalla sua migliore amica.
Lei stava tremando come una foglia in un angolo del pavimento con delle lacrime silenzio e che scendevano copiose dai suoi occhi. La mano destra stretta attorno al braccio sinistro. Gli fece tenerezza, sembrava così piccola e così fragile in quelle condizioni. L'aveva vista così solo due volte: in bagno con il troll e l'anno passato quando Ron se n'era andato. Si inginocchiò davanti a lei mentre Marlene e Alice si spostavano non togliendo mai gli occhi di dosso dalla loro amica.
Lily e Ginny erano arrivate. L'ultima con uno sguardo preoccupato. Non era la prima volta che succedeva e l'unico a farla tornare in sé era solo Harry. La scena era sempre tenera agli occhi della Weasley, quei due avevano un rapporto unico e il modo in cui il suo ragazzo si preoccupava di Hermione era ammirevole.
<Hermione> la sua voce era la più dolce che Lily avesse mai sentito. Sentì un moto di affetto per quel ragazzo, era incredibile.
La ragazza tremava e piangeva ancora.
<Hermione, guardami per favore> le prese il viso tra le mani e le sorrise dolcemente. Come avrebbe fatto un fratello maggiore con la sua sorellina. <Sono tante le emozioni da digerire, lo so ma noi due ce la faremo come abbiamo sempre fatto, insieme> un debole cenno di assenso arrivò dalla ragazza che non voleva però smettere di tremare, per non parlare delle lacrime. Il ragazzo le prese il braccio e con l'indice sfiorò la cicatrice e poi fece qualcosa di inaspettato: poggiò delicatamente le sue labbra sulla scritta in un bacio gentile e delicato. Il tocco fece sobbalzare la ragazza ma ciò fermò i tremolii. Le lacrime erano ancora lì. Lui aprì le braccia e lei ci si lanciò dentro singhiozzando nel suo petto. Harry teneva una mano sulla schiena di Hermione e una fermamente posta dietro la sua testa.
<Shhh Hermione, non è successo niente. Non piangere sorellina ti prego> non l'aveva mai chiamata sorellina era sempre stato sottinteso ma in quel momento sentì il bisogno di doverlo dire ad alta voce. Lei era sempre stata una sorella per lui e averla ancora al suo fianco era una gioia. Lentamente lei riuscì a calmarsi e si lasciò trasportare dal battito del cuore del suo migliore amico che le accarezzava i capelli ricci. Il suo respiro tornò normale e la stanchezza si fece sentire tanto che crollò tra le braccia calde e avvolgenti di Harry che le lasciò un bacio sulla fronte e dopo averla presa in braccio, la portò sul divano restando però sempre al suo fianco.
Ginny gli si avvicinò e lo baciò sulle labbra.
<Sei stato fantastico> lo sguardo ora meno preoccupato.
<Cavolo Harry! Allora esistono ancora i ragazzi così dolci> Alice ricevette uno scappellotto dalla bionda al suo fianco. Lei e il suo tatto inesistente. Peggio di Ron.
<Ohi Marlene! Ho solo detto la verità>
<Te non cambi mai eh> alzò gli occhi al cielo Lily per poi continuare <Harry sei stato assolutamente perfetto. Le vuoi bene vero?> alluse alla ragazza stesa al suo fianco. Lui annuì in silenzio. Non era sicuro che le fosse passato del tutto. Ma vederla dormire tranquilla lo fece stare meglio, non avrebbe più dovuto soffrire una volta finita tutta quella faccenda. Nessuno di loro lo avrebbe più fatto.

Il golden trio nel 1977Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora