Park Jimin, erede al trono di Baia Salmastra, si ritrova, diciottenne, a far fronte alle difficoltà che gli pone davanti la maggiore età: imparare a controllare il suo elemento - l'Acqua - crescere e, ovviamente, aiutare un principe fuggitivo a nasc...
اوووه! هذه الصورة لا تتبع إرشادات المحتوى الخاصة بنا. لمتابعة النشر، يرجى إزالتها أو تحميل صورة أخرى.
Al dodicesimo rintocco della mezzanotte, il calore del caminetto e delle candele non ancora spente scaldava i corpi dei due ragazzi, stesi sullo stesso letto, abbracciati sotto la medesima coperta. Non dormivano, quello no. Le dita di Yoongi cercavano ancora di appigliarsi a parti non ancora esplorate del torace di Jimin, ma in poche ore, tra terrazza e stanza, avevano già mappato con precisione il suo torso. Quindi scesero sui fianchi e lì vi si avvilupparono per la prima volta. Il volto invece trovò ospitalità dietro la nuca, da dove i suoi respiri fornivano calore al collo di Jimin. Le coperte frusciarono quando tentò di risistemare le gambe in una posizione più comoda.
«E se mio padre ci dicesse di no?» «Perché dovrebbe?» chiese Yoongi, anche se la sua mente aveva già stillato una lista di buone motivazioni per cui il precedente accordo dovesse rimanere valido. Prima tra tutte: quando avrebbe scoperto la sua identità di principe fuggitivo - se ancora non l'aveva sospettata - sarebbe stato rispedito senza esitazione a Città del Fuoco. E allora non avrebbe mai più rivisto le uniche labbra che voleva davvero assaporare. «Immagina che accada» ripropose Jimin, categorico. «Cosa potremmo fare?» Yoongi ci pensò. Per poco, ma ci pensò, giusto per accertarsi che la prima soluzione venutagli a mente fosse proponibile o anche solo lontanamente realizzabile. «Scappare» la voce tenue causò una scarica di brividi lungo la schiena dell'altro, che si strinse a lui ancora di più.
Lui l'aveva già fatto una volta. Per una seconda non gli sarebbe cambiato nulla, non nello scenario che l'unica persona di cui avrebbe potuto sentire la mancanza l'avesse seguito. Si presentava un unico problema: dove? Se un unico principe riusciva ad eludere le guardie, a confondersi tanto bene in uno scenario sconosciuto da passare inosservato, poteva anche farcela. Ma se due reali, legati l'uno all'altro da una promessa d'amore, avessero tentato la stessa impresa, sarebbero stati scoperti all'istante.
«Vorrei che potesse essere la soluzione giusta anche per me» sebbene l'assoluta libertà gli fosse sembrato l'unico modo per cui dispiegare le proprie ali, più ripensava al sorriso di Minji e alla sua voce, all'odore di carta antica della biblioteca, alla vista che scorgeva dalla terrazza della sua camera da letto e a suo padre, più diveniva restio al pensiero di abbandonare tutto. Era cresciuto in quelle stanze. Un giorno sarebbe stato abbastanza sicuro - abbastanza maturo - da allontanarsi da ciò che gli era sempre stato familiare. «Il fatto è che- non sono sicuro, Yoongi, di potermi lasciare tutto alle spalle. Per te sarebbe più semplice di quanto possa mai esserlo per me. E nonostante tutto, ho sempre più paura che mio padre sia contrario a una variazione dei suoi piani»
«Troveremo un modo. Fidati di me» sfiorò il collo di Jimin con le labbra. Non proprio un bacio, no. Con lui ci teneva, e se ci teneva, il momento giusto non arrivava mai in fretta. Non irrompeva per andarsene. Chiedeva il permesso per restare. «Anche la peggiore delle tempeste termina con la quiete»
Il principe di Baia Salmastra si acquietò, e così anche i suoi timori.
«Spengo le candele» annunciò Yoongi. Alzandosi, il letto non fece rumore: invece, colmò lo spazio prima occupato dal ragazzo sollevandosi di pochi millimetri. Yoongi soffiò sulla prima, sulla seconda e sulla terza. Solo quando l'odore di fumo aveva riempito le sue narici, trovò lo spegni-candele appoggiato sul comodino affiancato al lato sinistro del letto. Spense le candele restanti e diminuì l'intensità con cui le braci ardevano nel caminetto. Nel trascinarsi di nuovo sotto le coperte, provò una sensazione nuova, di completezza. La furia del Fuoco placata dall'irruenza dell'Acqua.
