XVII

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13 MARZO

Il messo irruppe di corsa nella sala da pranzo

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Il messo irruppe di corsa nella sala da pranzo. Le guardie interne all'ambiente, attonite, quasi si dimenticarono di richiudere i battenti alle spalle della figura vestita di rosso, ricurva su se stessa e ansimante, con un pezzo di carta in mano che per lui pareva pesare quanto un macigno. Riacquistando un minimo di decoro, percorse la lunga sala a grandi falcate. Il volto paonazzo, d'altro canto, tradiva l'affanno. Più avanzava, più la ceralacca sanguigna che univa la punta al corpo di una busta diventava impossibile da ignorare. Nella mano stringeva una lettera. «Comunicazione urgente dal Ducato del Vento»

Jimin levò lo sguardo al padre, facendo pressione sul piatto con la forchetta, due ciocche di capelli che gli delimitavano la visuale. D'un tratto quella carne non sembrava più appetibile. Posò la forchetta con la punta sul piatto e il manico sul tovagliolo, pulì gli angoli della bocca con esso e attese che suo padre rompesse la ceralacca rossa che sigillava la busta. Il sapore agrodolce della salsa che macchiava il piatto gli risalì lungo la faringe fino a ripresentarsi sulla punta della lingua. Represse un conato ingollando a fatica due sorsi d'acqua.

«Grazie, la leggerò poi» il re riconsegnò la lettera nelle mani del messo, che rispose accettandola con entrambe le mani e con un inchino. «Portamela nel mio studio tra due ore circa»

«Aspettate» s'intromise Jimin. La gola bruciava. «La comunicazione non era urgente?»

«Preferisco risolvere certe questioni con calma, da solo. Lo sai benissimo, Jimin»

«Se la lettera viene dal Ducato del Vento riguarderà con ogni probabilità anche me»

Il padre del ragazzo compresse le labbra. Possibile che...? No, era infattibile. Non si era lasciato sfuggire nulla a riguardo. «Va bene. Posala qui, per favore» congedò il messo, poi si rivolse a Jimin. «Prima finisci di mangiare»

Il principe guardò il piatto controvoglia. Sentiva la bocca dello stomaco essersi ristretta fino a raggiungere le dimensioni di un granello di polvere, ma non voleva farsi sfuggire quanto scritto su quei fogli provenienti da un regno a lui sconosciuto. Masticò senza sentire il gusto. La consistenza del pollo si era fatta all'improvviso la stessa del cartone bagnato. Trascinò ciascun pezzo nella salsa prima di condurlo in bocca, sperando che in tal modo avrebbe reso il cibo più gradevole al palato ricalcitrante. Sdrucì parte del tozzo di pane, separando crosta da mollica e introducendo entrambe oltre i denti in tempi diversi. Andava tutto bene. O perlomeno, tentava di convincersi di quello.

Alla vista del piatto vuoto di fronte al figlio, il sovrano afferrò la lettera e ne ruppe la ceralacca. Non l'aveva mai visto tremare tanto.

 Non l'aveva mai visto tremare tanto

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Water and Fire - Yoonmin #WATTYs2021Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang