Il colore Verde-Argento

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-Sedetevi ragazze.- disse gentilmente Daphne, indicando loro un divanetto. Hermione si guardò intorno: la camera della Serpeverde era perfettamente in ordine.  Il colore che regnava sovrano era, ovviamente, il verde. Una toilette carica di trucchi,  spazzole, profumi, creme e chi più ne ha più ne metta troneggiava di fronte alla finestra, laddove, in quella di Ginny ed Hermione, vi era uno scrittoio della seconda.
Ginny si vi si fiondò. Aprendo qualche astuccio, le ragazze videro pennellini che si agitavano, pronti a intingersi nel colore da applicare sul viso.
-Dividi questa stanza con Pansy, giusto?- domandò la Caposcuola dei Grifoni. Daphne annuì. - Come mai fuggivate da Ron ed Harry?- chiese, stranendosi lei stessa di averli chiamati per nome.
Hermione, tormentandosi una ciocca di riccioli,  sospirò – Hanno frainteso la scena nell'aula di Piton e ora ci tartasseranno con un lunghissimo e sfiancante interrogatorio!- le spiegò.
Daphne rise ed Hermione la guardò curiosa – Posso capire che Ron sia preoccupato per la sorella,- indicò Ginevra col capo – e che entrambi si preoccupino per te, ma credo che il loro comportamento sia un tantino...esagerato.- le disse. Hermione annuì, concorde.
-Sei sicura che...insomma...di essere solo una cara amica per loro?- continuò l'amica.
Hermione scoppiò a ridere – Cielo, si! Ron è stato il mio ragazzo, ma abbiamo caratteri incompatibili e da quando è finita siamo rimasti ottimi amici.- le rispose, tra un singhiozzo e l'altro. -Ed Harry, lui è mio fratello!- continuò, mentre la sensazione che aveva provato quando lui le aveva scostato i capelli dal viso in Sala Grande, le dava della bugiarda. Arrossì e chinò il capo, cosa che alla Serpeverde non sfuggì.
Ginny si sedette – Daphne, sei il mio idolo!- le disse, indicando il suo "armamento". – Pagherei per aver così tanta roba.-
La Serpe rise – Se ti fa piacere, stanotte puoi restare a dormire da me e provare tutti quelli che vuoi .-le rispose la ragazza – Ovviamente, Hermione, l'invito è esteso anche a te. – aggiunse, voltandosi verso di lei che le sorrise, mentre gli occhi di Ginevra brillavano. Chi l'avrebbe mai pensato! La Caposcuola stava davvero bene in compagnia di Daphne, sentiva di poter parlare liberamente con lei.
-Certo!- esclamò contenta Ginny, parlando per entrambe e saltando al collo della Serpeverde. Risero insieme.
- Mi farebbe molto piacere, Daphne.- confermò Hermione. La Greengrass batté le mani – Allora è deciso! Stasera dormite qui! –
-Andiamo Hermione!- la trascinò Ginny, facendo un cenno all'altra con la mano. - Dove?- chiese la ragazza, confusa.
- A prepararci!- fu la ovvia risposta. Come aveva fatto a non pensarci?, ironizzò la Caposcuola dei Gryffindor.
Aprirono la porta della stanza di Daphne – Se incontrate Luna, ditelo anche a lei!- urlò questa.
-Certo!- rispose quella furia in miniatura che rispondeva al nome di Ginevra, trascinando Hermione nella Sala Comune delle Serpi.
Seduti sui divanetti, intenti a fumare quelle sigarette dagli odori strani, Blaise e Draco  quasi si strozzarono quando le videro passare.
-Salazar!- esclamò il secondo.
Blaise si alzò, parandosi di fronte a Ginny, che, fermatasi di botto, si ritrovò Hermione dritta addosso.
-Ma che combini!- le disse quest'ultima, prima di vedere Malfoy e impallidire.
Quello era il suo territorio e lei si era andata a cacciare proprio nella tana del lupo, o, date le circostanza, nel covo delle serpi.
-Spostati, Zabini, devo passare!- esclamò Ginny, con voce quasi isterica. Lui rise – Ti sei accorta di dove ti trovi?- le chiese, ad un palmo dal viso e, giustamente, tronfio.  Ginny annuì, sicura, mentre finalmente lasciava andare il braccio di Hermione.
- Cosa Salazar ci fai qui, Mezzosangue?- le domandò Malfoy, senza scomporsi. La ragazza incrociò le braccia – Non volevamo certo disturbarvi, piccioncini.- disse, sebbene in tono più basso di quanto avesse voluto. Si sentiva a disagio, un po' come Ron in mezzo a centinaia di ragni.
Blaise era troppo impegnato in una gare di sguardi con la Wesley, manco fossero alle Olimpiadi del "non distogliamo lo sguardo per nessuna ragione", ma Draco scattò in piedi. -Rimangiatelo! Prima che te lo faccia fare io stesso!- esclamò. Per un attimo Hermione vacillò, poi rise.
– Provaci!- lo sfidò. Draco avanzò e lei  rimase stupita nel notare quanto il ragazzo fosse alto: non se ne era mai accorta, dato che non gli era mai stata così vicino. "Si chiama istinto di sopravvivenza, cara. Lo avevi, fino a qualche settimana fa!",  gridò una voce nella sua testa.
Rimasero per un attimo a sfidarsi, l'uno di fronte all'altra, poi Malfoy scosse il capo – Cazzo, Blaise, hai una stanza, usala!- esclamò.
Hermione si sporse sopra la sua spalla: Ginny era avvinghiata al ragazzo, si baciavano appassionatamente...diciamo pure che si divoravano la faccia vicendevolmente.  - Ginny!- esclamò. – Ci ho ripensato, è anche la mia stanza in fondo.- fece schifato Malfoy. Mai sentimento fu più condiviso da Hermione.
Ginny diede  una spinta al Blaise, staccandosi da lui – Non ci provare mai più!- gli disse, pulendosi la bocca con la manica della camicia.
Lui sorrise.
-Muoviti, Hermione.- la chiamò la Wesley, procedendo. La Caposcuola superò Malfoy e, insieme, uscirono.
Draco guardò il suo amico – Sbaglio o hai appena baciato la sorella del pezzente, che se ne stava tranquillamente a passeggiare nel nostro dormitorio? – chiese.
Blaise annuì – Sbaglio o giocavi a "guardiamoci negli occhi" con Hermione Granger?- lo schernì.
- Bleak!-
Daphne uscì in quel momento – Salve, ragazzi.- li salutò, avviandosi verso la porta, allegra.
- Daphne!- la fermarono.
- Che c'è?-
- Ginny ed Hermione erano con te?- domandò Zabini.
La Greengrass annuì – Stasera restano a dormire qui- disse, prima di uscire.
Stavolta Draco si strozzò.

Il Nostro Sangue || Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora