La Profezia

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-La situazione è critica, Professore.- l'infermiera si sedette sulla poltroncina scura di fronte al divano sul quale Hermione era stata distesa.
- Critica quanto?- chiese l'uomo, carezzando la fronte della Caposcuola; la Professoressa McGranitt era pallida e il suo viso era una maschera d'angoscia; Piton se ne stava in un rispettoso silenzio, confinato in un angolo.
- Vede, questo tipo di Magia è estremamente potente, senza contare il fatto che parliamo di Arti Oscure, Albus, sinceramente non so cosa dirle: c'è qualcosa che le sta rubando la vita, qualcosa che cresce dentro di lei e io non ho alcuna idea su come fare per distruggerla.- spiegò Madama Chips, mortificata.
Il viso del Preside era illeggibile: sembrava concentrato, pensieroso, oltre che ragionevolmente preoccupato.
-Professore, cosa posso fare?- la domanda veniva da Harry, il ragazzo fece un passo avanti, con la morte sul viso.
- Cosa possiamo fare.- aggiunse Ron, affiancando l'amico.
- Cari ragazzi, questa non è una battaglia che potete combattere con il vostro incredibile coraggio: non si tratta di distruggere il male incarnato in una persona. Il male è dentro la Signorina Granger, non c'è niente che voi possiate fare.- rispose Silente posando una mano sulla spalla di entrambi i ragazzi.
-Non può lasciarla morire!- esclamò il Salvatore del Mondo Magico.
- Calmati, Harry.- intervenne Ginny, affiancandolo. – Sono certa che il Professor Silente ha già in mente un piano, vero?- aggiunse, all'indirizzo dell'uomo.
Lo sguardo dell'uomo vagò per la stanza, fino ad incontrare gli occhi azzurri di Draco, seduto sulla poltrona accanto a quella di Hermione.
-Signor Malfoy?-
Draco alzò il mento.
-Le andrebbe di raccontarci tutto, per filo e per segno?- chiese.
Tutti gli occhi si fissarono sulla Serpe; Draco si passò una mano sul viso, per radunare le idee.
- Draco, ecco, l'ho trovata!- Zabini irruppe nella Stanza delle Necessità con la boccetta tra le mani.
Il Serpeverde scattò in piedi. – Non correre con quella in mano, razza di idiota, rischi di cadere e romperla!- esclamò, agguantando la boccetta.
Il sopracciglio di Piton si sollevò, mentre Silente e la McGranitt si scambiavano uno sguardo ansioso.
- Draco?- insistette il Preside, mentre gli altri si radunavano intorno ad Hermione, più o meno vicini.
- Va bene, va bene, se questo potrebbe servirle a qualcosa..- mormorò guardando la riccia, pallida e sudata sul divano.
- Qualche anno fa, ricorda un paio d'anni fa, quando la Umbridge prese il suo posto e io mi unii alla squadra degli inquisitori?- domandò, lanciando uno sguardo alla Caposcuola che aveva emesso un gemito soffocato.
Gli altri annuirono, storcendo il naso.
-Vede, quando Potter e la sua cricca si insediarono al Ministero per prendere la Profezia che lo riguardava e incontrò mio padre, c'ero anch'io in quella stanza.-
- Impossibile, ti avrei visto.- commentò Harry.
- Eri troppo impegnato a Salvare il Mondo.- ribatté acido Draco.
- Continui Signor Malfoy.- intervenne Silente, per sedare la lite sul nascere.
- Fu mio padre a chiedermi di seguirlo, avevamo da poco scoperto che esisteva anche una Profezia riguardante me: Lucius era entusiasta.
Credeva fosse giunta l'ora del riscatto dei Malfoy: una Profezia riguardante il suo unico erede, credeva si trattasse di una qualche battaglia, magari che quella stupida palla di vetro dicesse che io sarei diventato il nuovo Signore Oscuro.   Invece non si trattava di niente del genere: la Profezia riguardava...l'amore. Come saprete soltanto il diretto interessato può ritirare la stupida palla di vetro, così, mentre voi correvate su e giù fracassando tutto quello che incontravate, io cercavo la mia sfera. La trovai e osserva rimasi ad ascoltare, diceva più o meno così:

"Dei Malfoy e dei Black lui è l'ultimo Erede,

costruito da altri e in cui lui non crede.
L'unico Sangue davvero Reale,
è quello di lei, sua nemica giurata.
Disonore, affronto, tradimento:
l'amore per una Sangue Sporco sarà il suo tormento.
La lista è lunga, qui è solo abbozzata:
per lei dubiterai dei tuoi stessi parenti,
per lei stringerai la lingua tra i denti,
per lei leverai la bacchetta contro il Sangue tuo,
e i pugni contro un aggressore suo,
per lei violerai il giorno e la notte,
per lei soffrirai, sfidando la sorte,
per lei rischierai addirittura la vita,
per lei la cui vita sarà quasi finita,
per lei piangerai, distrutto all'interno,
per lei brucerà il tuo fuoco eterno."

Rimasero tutti a guardarlo allibiti, fino a quando lui non riprese a parlare.
-Dopo che trovai la sfera e appresi il mio Destino, la distrussi: mio padre avrebbe preferito uccidermi piuttosto che sapermi innamorato di una Sangue Sporco. L'arrivo di Voldemort, il duello con lei, Professore, il Ministro, i giornalisti, mi furono estremamente essenziali: mio padre era talmente furioso e agitato, da essersi completamente scordato della mia Profezia.
Quando seppi della morte di Sirius, compresi, finalmente, quello che mi era sempre sfuggito: avevo una scelta,  l'avevo sempre avuta.- lanciò un'occhiata ad Harry, quando pronunciò il nome di Sirius Black.
-Tuttavia la mia forza di volontà e il mio coraggio...- si dovette interrompere perché Hermione aveva schiuso gli occhi di poco.
- Malfoy?- mormorò
Il cuore del ragazzo quasi esplose. – Sono qui, riesci a sentirmi?- le chiese, afferrandole una mano.
Harry scattò in piedi, afferrandole l'altra. – Hermione, ti prego, guardami, resta con noi.-
- Harry? Dov'è Ron?- domandò, in preda al delirio. – Non litigate, vi prego. Non dimenticate di scrivere il tema per Piton e non fate arrabbiare la Professoressa McGranitt. – Silente sorrise, mentre la Professoressa di Trasfigurazione si asciugava una lacrima sfuggita al suo controllo.
- Draco...?-
- Sono qui.-
- Anche lei, è dentro al mio petto, mandala via!- esclamò, scoppiando a piangere.
- Lo farò, Hermione, te lo prometto: dovesse essere l'ultima cosa che faccio in vita mia.-
- 'zie.- mormorò lei, ripiombando nel buio.


Qualche minuto dopo che Madama Chips aveva constatato che la temperatura di Hermione era salita a 39, un Draco sempre più angosciato riprese il suo racconto.
- Mi mancava il coraggio di ribellarmi a mio Padre, a Voldemort, senza contare che temevo
per la vita di mia madre. Così continuai a lavorare per loro e il resto lo sapete: l'armadio, i Mangiamorte, la fuga di Potter.
Tuttavia, quando quegli uomini portarono lui e gli altri a Malfoy Manor, la mia maschera cadde: vederla in preda ad atroci sofferenze per via dei Cruciatus di Bellatrix, sentire le sue grida..- Fu quello che mi fece scattare la scintilla: dopo che Potter riuscì a fuggire, ingaggiai un duello con mio Padre, dal quale uscì vittorioso. Raccolsi alcune cose e tornai ad Hogwarts, ignorando le minacce di mia zia e dei suoi amici Mangiamorte.- fece un sospiro.
-Ma la storia non finisce qua, vero, Draco?-
Il ragazzo annuì. – Tornato ad Hogwarts, ho passato la maggior parte del tempo in biblioteca...-
-...biblioteca...- mormorò Hermione, nel sonno.
Draco sorrise, sfiorandole il viso.
-Le mie...hem...ricerche...nel Reparto Proibito mi hanno illuminato: ho capito che quello che Bellatrix aveva fatto ad Hermione quel giorno, non era stata una Maledizione Senza Perdono. E' Magia Antica, potente e sconosciuta: mia zia ha legato la sua essenza vitale a quella della Granger, temendo per la sua vita. Qualora lei fosse morta, avrebbe potuto "prosciugare" Hermione e tornare in vita. – spiegò.
-Ma Hermione potrebbe sopravvivere e noi ci occuperemo di Bellatrix.- intervenne Daphne.
Fu Piton a rispondere, emergendo dall'Ombra. – Signorina Greengrass, la morte non è una sciocca: se le strappi un' anima ne vorrà un'altra  in cambio.- le disse, prendendo il polso di Hermione per sentirne i battiti.
-Deve esserci qualcosa che possiamo fare, non può morire.- esclamò Ron, mentre Luna gli posava una mano sul braccio per frenarlo.
Ancora una volta gli occhi volarono a Draco.
-Signor Malfoy, cosa c'è in quella ampolla?- domandò la McGranitt.
Anche Blaise si sporse curioso.
-C'è una cosa che non sapete: nonostante l'Antica Magia sia tra le più potenti, ogni Incantesimo ha la sua debolezza.
Il legame che Bellatrix ha creato può esserci solo con una persona di Sangue diverso dal proprio.
In pratica un Purosangue non può legare la propria essenza a quella di un altro Purosangue e così via.
Questa, - sollevò la boccetta. – è l'unica pozione al Mondo in grado di distruggere il Sangue Puro.-
-Cosa?-
- Quello che il Signor Malfoy sta tentando di dire è che se dessimo da bere questa pozione ad Hermione, potremmo riuscire ad eliminare l'essenza di Bellatrix dal suo corpo.- intervenne Piton.
-  Esattamente.-
- C'è un'altra cosa, però.- continuò il Serpeverde. - Non si conoscono gli effetti della pozione, non è mai stata sperimentata: potrebbe restare per sempre nel Sangue della Granger, magari potrebbe distruggere Bellatrix solo in parte. O addirittura....-
- Cosa?-
- Potrebbe funzionare, ma poi la Granger diventerebbe una sorta di veleno per i Sangue Puro: un semplice tocco e un Mago di Sangue Puro morirebbe.-
Inutile dire che tutti stavano guardando Malfoy.

Il Nostro Sangue || Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora