Nei corridoi

839 30 6
                                    

Draco Malfoy abbassò gli occhi sull'amica.
-Allora? – ripeté lei.
- Di fare cosa?- chiese, ritrovando la sua compostezza. Si era fatto cogliere in fallo, ma poteva riprendere terreno. Doveva.
Daphne si alzò – Di guardare, Hermione.- disse, fissandolo negli occhi.
Lui rise – Io, guardare la Mezzosangue? Ti senti bene Daphne?- la schernì, posandole una mano sulla fronte.
La ragazza rise con lui – Certo, Draco, certo.- rispose.
Blaise e Nott rimasero immobili sulla porta: nonostante la Granger fosse uscita, c'erano ancora tre splendide ragazze in camicie da notte succinte! Ginny li guardò – Avete intenzione di stare qui ancora per molto? –chiese, all'indirizzo di Zabini.
I due assentirono, guadagnandosi un'occhiataccia da lei.
- Cosa vuoi Draco?- gli chiese la padrona di casa.
- Andate a dormire, Daphne, fate troppo casino.- le disse Malfoy.
Le tre risero – Bastava chiedere educatamente di abbassare la voce, non c'era bisogno di fiondarsi qui come furie.- esclamò Ginevra.
Blaise sorrise – E perderci questo spettacolo?- domandò, guadagnandosi un'altra occhiataccia.
Luna li interruppe – Su, ragazze, magari volevano stare un po' con noi ma erano troppo timidi per chiederlo!- disse, suscitando l'ilarità generale.
-Va bene, abbasseremo la voce. – concesse Daphne, restando in attesa che i ragazzi se ne andassero. Ma i tre non accennarono a muoversi. – C'è dell'altro?- domandò,
-No, niente.- rispose Draco, allontanandosi verso la porta.- Andiamo.- fece cenno agli amici.
Solo quando la porta fu accuratamente sigillata con un incantesimo da Daphne, la testa di Hermione sbucò dal bagno.
-Non mi sono mai vergognata così in vita mia!- esclamò, rossa in viso. Le altre risero.
-Su, Hermione, non è successo niente!- cercò di confortarla Ginny.
-Niente?! Draco Malfoy mi ha appena vista nuda!- disse, sedendosi a terra, imbronciata.

Ron si rigirò nel letto. Proprio non riusciva a dormire. Pensava a lei, a Hermione: se l'era lasciata sfuggire per la seconda volta.
Una prima, con Lavanda, quando lei li aveva visti insieme, ed ora aveva contribuito alla rottura della loro storia. Che idiota!


Harry si rigirò nel letto, sospirando. Era normale essere così preoccupato per lei? Almeno fosse la sua ragazza! Si rigirò ancora.


Draco spense le luce con la bacchetta. Doveva dormire. Vedere la Mezzosangue in quello stato, che schifo! Ne avrebbe risentito per anni.
Chiuse gli occhi, senza poter però cancellare l'immagine della Granger dalla testa.


Hermione si svegliò con ancora la camicia di Daphne addosso, tra l'atro nel letto  di quest'ultima. Luna e Ginny russavano nel letto di Pansy.
La Caposcuola guardò l'orologio, erano le sette e cinque minuti. -Ragazze, svegliatevi! – le chiamò, scuotendo leggermente Daphne.
- Che succede?- biascicò nel sonno Ginevra.
- Tra un ora dobbiamo essere a colazione!- esclamò la ragazza, alzandosi.
Le tre, imbronciate, la imitarono. Nel bagno di Daphne, si sciacquarono e vestirono fianco a fianco.
-Ho bisogno di passare a prendere i libri ,Ginny vieni con me?- disse Hermione, sotto la porta della camera.
- No, Hermione, ne ho ancora per un po'.- le rispose la voce di Ginny, intenta a truccarsi.
- Ci vediamo in Sala Grande allora, grazie di tutto Daphne!- urlò, uscendo.
Attraversò il corridoio, arrivando nella Sala Comune dei Serpeverde. Seduti sui divanetti, Nott e Flint sbadigliavano sonoramente.
- Buongiorno.- li salutò, incamminandosi veloce.
- Buongiorno a te. – ammiccò Flint, mentre Theo la guardava intensamente. Memore dell'esperienza della sera prima, la ragazza borbottò qualcosa prima di uscire. Sulle scale, respirò profondamente.
- Hermione!- la voce di Harry la raggiunse non appena posò il piede sull'ultimo scalino.
- Harry! Buongiorno.- lo salutò – Non dirmi che mi hai aspettata qui.- gli chiese.
Lui rise – Sono solo passato a...riprenderti.- rispose, mentre si incamminavano verso la Torre dei Gryffindor.
-Ginny?- le domandò, togliendole la borsa di mano.
-Si stava truccando, io dovevo prendere dei libri.- gli spiegò lei.
Lui assentì, mentre salivano le scale che li avrebbero portati di fronte al ritratto della Signora Grassa.
Una volta in Sala, Hermione guardò fuori dalla finestra, constatando che il freddo non era per nulla diminuito, anzi sembrava aumentare.
Salì in camera seguita da Harry. - Ron?- chiese, svuotando la borsa sul letto a baldacchino dalle tende rosse.
- Dorme.- rispose Harry, sedendosi sul bordo.
Hermione separò la biancheria dai jeans e i maglioni, facendo un fagotto e portandoli in bagno, per sistemarli nel contenitore dei panni sporchi. Harry sollevò qualcosa di azzurro dal letto. Il ragazzo rimase attonito a fissare la camicia da notte, quando la Caposcuola rientrò, lo trovò così. -Oh no! Pensavo di averla lasciata lì!- esclamò lei, strappandogliela di mano.
Harry la fissò sbigottito – E' tua?- le chiese, mentre la ragazza nascondeva la diretta interessata dietro la schiena.
-No è di Daphne.- rispose, mentre Harry si alzava dal letto con aria scherzosamente minacciosa.
-Hermione Granger, hai dormito con quella? – le domandò, mentre avanzava verso di lei.
- Piantala, Harry, sono in ritardo.- borbottò lei, indietreggiando fino alla scrivania.
Il ragazzo rise – Fammi vedere quella camicia, Hermione.- le ordinò,
La ragazza scosse la testa imbarazzata. Lui sia avvicinò e cominciarono una scherzosa lotta, con Harry che tentava di prendere l'indumento.
Alla fine della corsa, risero esausti.
-Davvero Hermione, non riesco ad immaginarti con quella.- gliela indicò.
La ragazza annuì – Figurati che io non volevo neanche metterla e mi hanno costretta pure a sfilarci!- gli raccontò, come se avesse subito chissà quale torto. Tuttavia provò un moto di dispiacere: non era abbastanza per indossare quella.
-Addirittura?- la canzonò lui.
- E il peggio deve ancora venire: stavamo facendo troppo casino, così Malfoy è piombato nella stanza, e mi ha vista con quella!- esclamò, rossa in viso. Harry si gelò. Tentò di rielaborare l'informazione, ma il suo cervello era in tilt. Scattò in piedi, afferrando Hermione per le spalle.
– Malfoy ti ha visto con quella?- le chiese, con gli occhi di fuoco.
La ragazza annuì – Harry, che ti prende?- domandò, vedendolo scuro in volto.
- Merlino, Hermione, potevate chiudervi dentro!- le urlò, scuotendola.
La Caposcuola rimase immobile – Credi che non li sappia da sola? Essere vista in quello stato da Malfoy è stata una punizione sufficiente alla mia distrazione!- protestò.
-Ma questo non toglie che lui ti abbia vista!-
- Harry, per la miseria, la pianti!?- gli urlò.
Il ragazzo mollo la presa. -Ti aspetto di sotto.- mormorò, uscendo e lasciandola sola
- Merda!- commentò Hermione, infilandosi in bagno.

Il Nostro Sangue || Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora