Integritá

663 27 0
                                    

Hermione tentò ripetutamente di lanciare uno sguardo ai disegni che le tre ragazze stavano facendo, ma l'aria indignata che le accomunava ogni qual volta veniva beccata, la convinse a desistere. Sospirando, si alzò – Ragazze, visto che qui non avete bisogno di me, vado dalla McGranitt a chiederle il permesso per i manifesti.- comunicò, venendo totalmente ignorata. Imbronciata, uscì dalla stanza, incamminandosi verso l'ufficio della professoressa. -Hermione! – una voce la fermò a metà corridoio. La ragazza si voltò ed allargò gli occhi sorpresa nel trovarsi di fronte Zabini. -Stavo per scendere nei dormitori, ma fortunatamente ti ho vista.- le disse il moro. - Potrei parlarti un attimo? – le chiese. La Caposcuola annuì, intuendo il motivo di tanta urgenza. Si sedettero ai piedi di un enorme statua. – Vedi, io...- cominciò Blaise, impacciato. Non era da lui essere tanto nervoso: Ginevra aveva davvero lasciato il segno.  -Vuoi parlarmi di Ginny, vero? – sorrise Hermione, incitandolo.
- Vedi, so di essere stato un vero idiota per sei lunghi anni e ancora adesso, non rinnego la mia natura di Serpe, ma Ginevra ha scatenato qualcosa in me, qualcosa che mi fa sentire tagliato in due, quando lei non è con me. – le spiegò, scompigliandosi i capelli.
- So di essere l'ultima persona che vorresti per la tua migliore amica, ma tu hai trovato una vera amica in Daphne, allora ho pensato che potevi trovare qualcosa di buono anche in me e dato che Ginny si fida ciecamente di te, se tu fossi d'accordo...- aggiunse, guardandola speranzoso.
Lei rise – Ascolta, Blaise: io non dico a Ginny cosa fare, chi amare, cosa è giusto e cosa non lo è. La tua piccola peste è una ragazza in gamba, sa badare a se stessa, in questioni d'amore, credimi è molto più ferrata di me! – gli sorrise.
Blaise la imitò – Sbagli a sottovalutarti così, ci sono tanti ragazzi che desidererebbero stare con te, solo che tu non permetti loro di avvicinarsi.- le disse.
La ragazza ci pensò su, poi annuì – Forse hai ragione, ma è difficile fidarsi di qualcuno, quando hai affrontato tradimenti ben più gravi di un cuore spezzato.- sospirò.
Blaise la guardò scuotendo la testa – Mi dispiace davvero di essere stato un idiota con te, Hermione, non lo dico per Ginevra, ma sei davvero una ragazza incredibile.- La Caposcuola sorrise – Va bene, Zabini, vedrò cosa posso fare! – gli concesse, fingendosi lusingata.
Zabini l'abbracciò di impeto. Nonostante la sorpresa iniziale, Hermione ricambiò sincera: in fondo Blaise non era mai stato scortese con lei, non come Malfoy. -E comunque sbagliavi.- gli disse, allontanandosi.
-Su cosa?- le domandò lui, infilando le mani in tasca.
- L'ultimo ragazzo che vorrei per la mia migliore amica è Malfoy.- rispose, allontanandosi con un sorriso.
- Già, ma dovremmo vedere per quale motivo.- mormorò lui, certo che non l'avesse sentito.

-Avanti.- la voce della McGranitt la invitò ad entrare. -Oh, Signorina Granger, è lei, prego si accomodi.- le sorrise.
Hermione si accomodò composta – Sono venuta per parlarle dell'idea del Professor Silente, professoressa.- le disse.
-La ascolto.-
- Ecco, le altre Caposcuola mi hanno incaricata di chiederle il permesso per attaccare dei manifesti nella scuola Giovedì pomeriggio.- la guardò incrociando le dita sotto la scrivania.
- Certo, se questo servirà al raggiungimento del successo per il vostro progetto, credo si possa fare.- le concesse la donna, sistemandosi gli occhiali con aria pensosa.
- La ringrazio, Professoressa, davvero. – sorrise Hermione, alzandosi.
- Miss Granger? – la richiamò la McGranitt.
- So che oggi è mancata alla lezione con il professor Piton, mi chiedevo come mai, si è forse sentita poco bene? – le chiese, preoccupata.
- No, professoressa, non si preoccupi, è solo che il nostro progetto per Domenica ci ha tenute sveglie fino a tardi ieri e stamani nessuna ha sentito la sveglia.- rispose, mentendo spudoratamente. La donna parve rassicurata. – Dovevo immaginare un qualcosa del genere! – disse, orgogliosa. -Arrivederci, professoressa.- la salutò, uscendo.
-Bene, bene Granger, siamo diventate anche bugiarde! – la voce di Malfoy le gelò il sangue.
- Stavi origliando! – lo accusò, diventando rossa, per la rabbia.
- Passavo di qui.- rispose lui, appoggiandosi al muro con indifferenza.
Dalla tasca del giubbotto, tirò fuori un accendino e si accese la sigaretta che teneva a penzoloni tra le labbra.
-Non si fuma nei corridoi.- lo rimproverò lei.
Malfoy aspirò sorridendo, poi gettò la sigaretta a terra e ci schiacciò sopra il piede.
-Contenta?- la provocò.
La ragazza si girò, incamminandosi: la voglia di strangolare quel Furetto era incontrollabile, doveva allontanarsi.
-Mezzosangue! – la richiamò lui, costringendola a fermarsi.
- Che vuoi?-
- Blaise mi ha detto che avete parlato.-
Hermione incrociò le braccia curiosa – Vuoi che metta una buona parola anche per te? Non credo ti serva con Daphne...o forse è per..- parve pensarci su – Luna?- disse canzonandolo.
Il ragazzo la guardò offeso – Se avessi problemi di cuore, tu saresti l'ultima a cui mi rivolgerei ,Granger.- rispose.
La Caposcuola accusò il colpo: in fondo aveva ragione. -Che vuoi allora? –
- Non voglio che neghi il tuo aiuto a Blaise, per colpa mia.- le parole gli uscirono in un sussurro, dovevano costargli parecchio.
- Prego?- chiese la ragazza confusa.
- E c'è chi ha il coraggio di dire che sei la strega più brillante di Hogwarts! – la schernì.
Hermione girò di nuovo sui tacchi, non aveva la minima intenzione di restare lì a farsi offendere da quel deficiente.
-Aspetta, Granger!- il tono lamentoso del ragazzo la convinse. - Diciamo che non ho mai cercato di nascondere il fatto che tu mi disgusti.- le spiegò lui. - Di conseguenza tu potresti vendicarti di questo, spezzando i passi di Blaise con la Piattola.-
Gli occhi della ragazza parvero infuocarsi e per un attimo Draco temette che gli stesse per lanciare un Avada Kedavra.
-Io non userei mai i sentimenti delle persone per vendicarmi, né di te, né di nessun altro. Ginny è la mia migliore amica e se Blaise la rendesse felice, sarei la prima a lottare affinché la loro storia possa durare! E tu Malfoy sei solo uno stupido, dev'esserti rimasto il cervello da Furetto, che come al solito non capisce niente di niente!- gli urlò, ad un palmo dal viso.
Draco rimase immobile qualche secondo, impressionato dalla passione che la ragazza aveva impegnato per difendere la propria integrità.
Gli occhi scuri e puri di Hermione lo fulminarono, costringendolo, per la prima volta in sette anni, ad abbassare lo sguardo di fronte a lei.
Hermione parve più sorpresa di lui di quel gesto così incredibile. Rimasero in silenzio per qualche secondo, poi la superò, incamminandosi verso Serpeverde.

Il Nostro Sangue || Dramione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora