Il ballo (parte 2)

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Qualcuno aveva spento la musica e le luci, o era stata lei ad immaginarselo?
La testa le girava terribilmente e il calore che le scottava le labbra non aiutava affatto: tentò di mettere a fuoco quel viso così terribilmente vicino al suo.
Malfoy.
Fu in quel momento che si sentì naufragare.
Il dolce e casto bacio che le aveva dato, la fece sentire talmente bene da farle venire voglia di piangere.
L'istinto di gettargli le braccia al collo e piangere tutto il dolore e la sofferenza che la lontananza da lui le avevano procurato fu quasi impossibile da soffocare.
Hermione si morse le labbra, sulle quali poteva ancora sentire il sapore di lui.
Si, non c'era altra spiegazione: la ferita peggiore di quei sette anni, le era stata inferta quando aveva deciso di escluderlo dalla sua vita.
Quella maledetta e meravigliosa Serpe aveva strisciato silenziosa fino al suo cuore, facendosi largo a spintoni e – proprio lì – si era appropriato di un posto, un posto di prim'ordine.
Alzò gli occhi emozionati su di lui: Draco Malfoy sembrava impazzito.


Draco tentò invano di placare il battere furioso del suo cuore: se un semplice contatto con lei gli faceva quell'effetto, non voleva nemmeno immaginare che cosa sarebbe potuto succedere – eventualmente- con l'andare avanti.
Quel dolcissimo profumo di vaniglia, diventato ormai il suo odore preferito, lo avvolse, annebbiandogli la vista.
Il calore che il rumore del cuore di Hermione gli provocava dentro, stava lentamente sciogliendo il gelo di anni e anni passati a tessere tele di cattiveria e odio.
Lei alzò gli occhi verso di lui e uno squarcio di luce attraversò la sua anima.
Sorrise, sorrise di quell'amore che lei nemmeno sapeva di aver fatto nascere dentro di lui.


Harry sospirò, voltandosi verso la bionda Serpe al suo fianco.
-Ti va' di ballare?- le chiese.
- Non sei costretto a farlo.- fu la gentile risposta.
- Ho voglia di farlo.-
Gli occhi verde smeraldo si fermarono un attimo di troppo in quelli azzurri di Daphne.
Le allungò una mano e lei l'afferrò con eleganza, lasciandosi condurre al centro della pista.
-Non..-non me la cavo molto bene effettivamente.- confessò, impacciato.
Quel tono imbarazzato fece sciogliere la ragazza in una risata cristallina.
Somigliava ad Hermione, quando rideva.
Harry scacciò quel pensiero dalla sua mente: aveva visto l'espressione della Caposcuola, quando le labbra di Malfoy si erano posate sulle sue, di fronte a tutta la scuola, che li fissava ancora allibita. Era felice. Doveva lasciarla andare.
-Non la perderai Harry.- gli sussurrò Daphne, accarezzandogli i capelli affettuosamente.
- Come lo sai?-
- Sei la sua famiglia.-
Il ragazzo annuì, poggiando il mento contro la fronte di quella straordinaria ragazza: come poteva starsene lì, nella sua sconvolgente bellezza, a tranquillizzare lui, sulle sorti della sua relazione con un'altra meravigliosa ragazza?
-Perché sei qui con me, Daphne?-
Lei parve stupita di quella domanda. – Mi fa piacere passare del tempo con te. - sorrise.
-Intendevo: sei straordinariamente bella, potresti avere qualsiasi ragazzo stasera, perché sprechi il tuo tempo a sopportare me?-
Gli occhi azzurri le si riempirono di tenerezza. – Harry, tu mi sopravvaluti.
Mi basta starti accanto, anche se questo significa ascoltare il tuo cuore che batte per Hermione.- sorrise, scostando il suo orecchio dal petto di lui. Le luci colorate si alternarono sul viso della ragazza, creando sfumature impensabili nei suoi occhi.
-Magari un giorno potrò sentirlo battere per me. – sussurrò, posandogli una mano sul cuore.
Probabilmente fu la dolcezza con cui lo disse, forse quella sensazione di familiarità che li avvolse, ancora la consapevolezza che Hermione non gli sarebbe mai appartenuta.
La baciò.
La sollevò per la vita sottile, sfiorandole dolcemente le labbra.
-Magari prima di quanto pensi.- le disse.


-Credi che Harry stia bene?- gli domandò Luna, fissandolo con quei suoi occhioni innocenti.
- Starà bene.-
- Tu stai bene?-
Ron sorrise, sfiorandole la fronte con un bacio: certi gesti gli venivano così naturali con Luna, quasi quanto gli erano venuti spontanei con  Hermione.
Hermione.
L'aveva vista rimanere imbambolata di fronte al bacio di Malfoy.
- Ron?-
La sua dolcissima fidanzata lo chiamò sottovoce.
-Sei certo di voler stare con me? Insomma, io ti capirei, se cambiassi idea: Hermione è una ragazza splendida.- era sincera e lui lo sapeva.
Come poteva fare i conti con una ragazza dal cuore così maledettamente puro?
-Luna, guardami.- le sollevò il mento con le dita, fissando i loro occhi azzurri.
- Io e te, nessun' altro. Sempre.- la baciò, abbracciandola.
Qualcosa di umido gli sfioro il petto e vide la Corvonero asciugarsi una lacrima cristallina, nascondendo un sorriso.

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