Respiro di vita

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- Amanda?-
- Sono qui.- la voce della ragazza era incrinata dal pianto.
Nella luce, Draco intravide un ragazzo, poco più grande di lui: era alto, gli occhi verde chiaro. Sorrideva, con le braccia protese verso Amanda.
La ragazza si incamminò e Draco fece per seguirla.
- No ,no, Draco, fermo.- la voce del ragazzo lo bloccò. Confuso, Malfoy si bloccò sul posto.
Amanda attraversò quell'evanescente confine e le braccia di lui la cinsero, stringendola forte.
- Christopher.- singhiozzò sul suo petto.
- Shh, amore mio. La Profezia si è avverata, siamo liberi.-
Lei annuì, asciugandosi gli occhi.
- Mia madre e mio padre non vedono l'ora di poterti chiedere perdono.- le sussurrò.
- Non ce n'è bisogno.-
- Anche...David, vorrebbe chiederti scusa.-
Amanda parve rifletterci. - Adesso pensiamo a lui.- decretò infine, voltandosi verso il Serpeverde rimasto dall'altro lato.
- Draco Malfoy: devo ringraziarti, perché grazie al tuo amore per Hermione la Profezia che avrebbe riscattato le nostre morti si è avverata.
Se tu avessi preferito scambiare la tua vita con quella di lei, saresti stato proprio come tutti gli altri che hanno tentato il sacrificio e la morte ti avrebbe punito, saresti morto.- gli spiegò Christopher.
- Sarei? –
- Tu vivrai, Draco. Il tuo sacrificio è stato completo di fronte alla morte stessa e la morte ha un debito con noi. Ha preso la vita di Christopher quando non era ancora il suo momento, ci doveva una vita. Ma prima dovevamo trovare una circostanza che si adattasse perfettamente alla Profezia. Io mi sono suicidata Draco, non avrei mai più rivisto Chris se non fosse stato per te e per Hermione.
Avete entrambi preferito la morte alla perdita dell'altro. Il vostro sarà un amore sincero e potente.- aggiunse Amanda.
- Perché non hai voluto che guardassi nello specchio?-
- Perché quello è uno dei tuoi  tanti ipotetici futuri: la verità è che sarete voi due a scrivere la vostra storia, Draco.- gli rispose il ragazzo per lei.
- Porta i miei ringraziamenti ad Hermione, dille che finalmente sono in pace. – gli chiese Amanda.
- I genitori di Harry Potter mi hanno chiesto di domandarti se potevi riferire al figlio che sono fieri di lui e che lo amano.- aggiunse Christopher.
- Sai che novità!-
- Sirius Black mi manda a dirti che è fiero di essere tuo parente. Dice che sei l'unico Malfoy degno di onore.-
Draco rimase piacevolmente colpito da quelle parole.
- Grazie.-
- Grazie a te, mio giovane amico. Adesso corri, va' dalla tua Hermione.-
Una specie di esplosione lo catapultò a velocità inaudita all'inizio del tunnel e la luce lo accecò.
Chino su di lui, una testa riccia che sembrava scossa dai singhiozzi.


- No!- urlò Hermione, scuotendolo. – No, ti prego!-
Si accasciò su di lui, piangendo disperata: aveva sperato, per un interminabile frazione di secondo. Ma lui non c'era più.
Il suo nemico più crudele. La sua nemesi.  Il suo opposto. Il suo Destino.
Poteva sentire i singhiozzi di Daphne, stretta nell'abbraccio di Harry; quelli di Luna, con il viso nascosto nel collo di Ron.
Ma sembravano provenire da un altro pianeta. Poteva sentire Ginny che tirava su col naso, mentre Blaise se ne stava col capo nascosto sul suo grembo e piangeva. Perfino il gesto che Theodor faceva per asciugarsi le lacrime, riusciva a percepire.
Il fazzoletto inzuppato della McGranitt, gli occhi velati di Silente. Lo sguardo angosciato di Piton.
Sentiva tutto, ma non sentiva niente. Ogni piccolo pezzetto di lei era volato via, disperso.
- Me la pagherai, Malfoy.- singhiozzò. – Fosse l'ultima cosa che faccio.-
- Avrei fatto meglio a rimanere morto, allora.- la sua voce sembrava la stessa, anche se leggermente affaticata.
Con una lentezza estenuante Hermione sollevò il capo dal petto del ragazzo, incontrando i suoi occhi grigio-azzurri.
Sbatté le palpebre un paio di volte, scioccata. Il silenzio era di piombo.
Soltanto quando lui allungò un dito ad accarezzarle la guancia, per asciugarle una lacrima, la ragazza parve ritornare in sé.
Si fiondò sulle sue labbra, agguantandogli il viso. Lo baciò, succhiandogli l'anima.
Ogni respiro di vita di Draco era un respiro di vita per lei. Si staccò da lui un secondo, per scoccargli un ceffone eclatante.
- Non osare mai più farmi prendere un simile spavento, Malfoy!-
- Sei manesca, Granger, sono convalescente!- si lamentò lui, attirandola a se e baciandola ancora. – Blaise, perché non mi difendi?- si voltò verso l'amico, che lo osservava impietrito come tutti gli altri.
- Non sembri felice di vedermi.- aggiunse il Serpeverde.
Blaise si aprì in un sorriso raggiante e saltò giù dal divano, tirando il ragazzo a sedere per stringerlo in un abbraccio. Poi gli sferrò un piccolo pugno sul braccio. - Ma è una cospirazione!- esclamò Draco.
Daphne fu la terza a riprendersi e strinse delicatamente l'amico.
- Mi hai fatta prendere un colpo.-  gli disse, con gli occhi lucidi.
Nott fece un sorriso imbarazzato. – Bentornato, amico.- gli tese la mano. Malfoy lo guardò sottecchi e poi lo attirò a se, abbracciandolo.
- Non ti libererai di me così presto, Theo!- Anche Luna corse ad abbracciare il ragazzo, che, perplesso, alzò le spalle e sorrise.
- Signor Malfoy, oh Cielo, Signor Malfoy!- la McGranitt sembrava una fontana.
Abbracciò il ragazzo, poi si allontanò per guardarlo, poi lo abbracciò ancora.
-Si calmi, Professoressa, mi manca l'aria!-
Silente gli posò una mano sulla spalla. – Sono fiero di te, ragazzo mio.- gli sussurrò.
Piton accennò ad un minuscolo sorriso con l'angolo destro delle labbra.
- Credo che Madama Chips voglia dare una controllata al Signor Malfoy.- disse il Preside.
L'infermiera con gli occhi velati di lacrime, tastò il polso di Draco, gli misurò la temperatura, gli guardò la gola.
Hermione rimase avvinghiata alla mano del Serpeverde.
- Signorina Granger, dovrei prelevare un po' si sangue, avrei bisogno che lei si allontanasse per un secondo, altrimenti non potrò sistemare l'ago. – le chiese gentilmente.
Draco le baciò la mano prima di lasciarla e la Caposcuola dovette frenare un nuovo flusso di lacrime. Era vivo, stava bene.
Grazie, grazie, grazie. Non riusciva a pensare ad altro. Si alzò dal pavimento e un paio di braccia forti l'agguantarono.
- Harry...- mormorò, voltandosi per abbracciarlo.
Si strinsero forte.
- Perdonami, ti prego, sono stata indecente...- cominciò.
Le braccia di Ron si sovrapposero a quelle del Salvatore del Mondo Magico.
-Non essere sciocca, Hermione!- esclamò, rubandole la battuta principale. – Chi avrebbe reagito diversamente?-  le chiese.
Si strinsero, ancora una volta tutti e tre uniti. Poi si aggregarono Ginny, Luna, perfino Blaise e Nott.
- Ecco fatto.- l'infermiera richiamò l'attenzione su di se. – Il Signor Malfoy è in perfetta salute, come se non fosse mai successo niente.- spiegò.
- Molto bene, Madama Chips, suppongo che Draco potrà rimanere qui a riposare per un po'- intervenne Silente.
La donna  annuì e Blaise e Nott aiutarono l'amico a stendersi sul divano. Poi il Preside fece cenno ai professori di seguirlo fuori.
Ginny si avvicinò al biondo rivale, tendendogli la mano. -Sei un duro, Furetto, te lo concedo.- sorrise.
Lui la strinse, ridendo. – Anche tu non sei male, Piattola.- rispose.
Mentre lei si allontanava, la richiamò. – Ginevra? – tutti rimasero di stucco.
- Si?-
- Quella...hem...conversazione avuta poco prima che Hermione si svegliasse...rimarrà tra noi, vero?-
- Nemmeno per sogno!-
- Piattola!-
- Che conversazione?- domandò Hermione, accomodandosi accanto a lui sulla poltrona.
- Niente di importante.- Draco fece vagare lo sguardo. – Potter.- lo chiamò.
- Malfoy, sei vivo.-
- A quanto pare. Ho un messaggio per te: tua madre e tuo padre sono orgogliosi e ti amano.- lo disse a voce bassa.
Il Salvatore del Mondo Magico sgranò gli occhi verdi che si riempirono immediatamente di lacrime. Occhi di nuovo limpidi, di nuovo sereni.
Tese la mano alla sua nemesi, in silenzio. Se la strinsero.
-Adesso sei tu a doverla rendere felice, Malfoy, altrimenti saremo noi a venire a cercare te. – sorrise Ron, dandogli una pacca sulla spalla.
- Che incubo...avervi intorno tutta la vita. -
Risero, insieme.

Lentamente la Stanza delle Necessità si vuotò: i ragazzi uscirono a coppie, per lasciare ai due un momento per loro.
Draco attirò Hermione a sé, facendosela stendere accanto. Cominciò ad accarezzarle i capelli, respirando il suo profumo.
- Come hai fatto a tornare?-
- Volevo stare con te più di qualunque altra cosa. -
Lei tacque. – Ne sei certo? E' questo che vuoi? Una Sangue Sporco?-
Lui le agguantò il mento, facendo scontrare i loro occhi.
- Hermione, il tuo sangue è dentro di me adesso. E' il Nostro Sangue.-
Lei sorrise.
- Granger devo chiederti scusa...per essere stato un idiota il primo anno...-
Le labbra di Hermione si posarono sulle sue. Senza interrompere il bacio, la ragazza si stese su di lui, accarezzandogli i capelli.
Le braccia di Draco le cinsero la vita, mentre ribaltava le posizioni in un attimo. Le baciò il viso, poi scese al collo, dove i capelli di lei gli solleticavano le labbra. Hermione aprì leggermente le gambe e lui si accomodò su di lei. Le mani della ragazza si strinsero sulla schiena di lui.
- Sei sicura?-
- Ti amo. -
La camicia di Draco fu la prima cosa a cadere a terra.
Hermione lasciò piccoli baci lungo tutto il petto del ragazzo.
Poi la camicia da notte di lei scivolò lungo le gambe, gambe che Draco ripercorse a salire passandoci sopra la lingua.
Vaniglia.
Ovunque.
La testa di entrambi girava violentemente, confusi, ,si ritrovarono nudi.
Un bacio, un sospiro, una piccola spinta.
Draco entrò in lei, sentendosi per la prima volta nella sua vita completo.
Sarebbe potuto rimanere così per giorni, senza aver bisogno di nulla.
Le baciò i seni sodi, accarezzandole il fondoschiena.
Ogni zona del suo corpo sembrava essere nata per essere accarezzata da lui.
Fremevano entrambi.
Hermione gli strinse le spalle, mentre il bruciore iniziale si trasformava in piacere.
Il fuoco nel caminetto scoppiettava a ritmo di ogni spinta, di ogni respiro spezzato.
Raggiunsero l'apice insieme e Draco rimase in lei, poggiandole la testa sul seno.
Lei cominciò ad accarezzargli i capelli, sorridendo.
- Ti amo anch'io, Granger.- sussurrò il Serpeverde, prima di addormentarsi.

Il Nostro Sangue || Dramione Where stories live. Discover now