36. ci stai?

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-"ormai è da una settimana che sei rinchiuso qui dentro"- parlò Hoseok facendo avanti e indietro per la stanza -"non vorresti uscire?"- domandò -"ti libereremo subito appena ci dirai dove è finito l'orologio"- disse.

Ma nessuna voce diversa dalla sua echeggiò nella stanza.

-"basta così poco per tornare ad avere la libertà"- parlò ancora il castano cercando di essere persuasivo -"mancano alcune settimane a Natale e Amsterdam è molto bella con gli addobbi e le luci, non vorresti vederla con i tuoi occhi?"- domandò ancora ma, dopo l'ennesima mancata risposta il ladro sbuffò, abbandonando successivamente la stanza.

-"che palle"- sbraitò dopo aver messo piede nella stanza dove si trovavano anche tutti gli altri.

-"ancora niente?"- chiese Jimin mentre addentava un panino.

-"nulla, sembra gli abbiano tagliato la lingua"- sbuffò sedendosi a tavola.

-"è proprio infantile"- lo sbeffeggiò Jungkook -"fa lo sciopero del silenzio ma quanti anni ha?"-

-"sei infantile anche tu dato che fa così per colpa tua"- intervenne ancora Jimin.

-"io non ho proprio nessuna colpa"-

-"prima di iniziare tutta questa recita ha esplicitamente detto che non dirà più una parola a meno che non sia tu quello a interrogarlo"- gli ricordò Jimin.

-"ma io non lo voglio vedere"- rispose Jungkook.

-"vedi che sei anche tu un bambino"- roteò gli occhi il biondo.

Poco dopo dalla porta entrò anche Jin con un piatto pieno di noodle ancora fumante tra le mani.

-"continua a non voler mangiare"- li informò -"è già il secondo giorno"- disse appoggiando il piatto sul tavolo.

-"quindi adesso, oltre a non parlare, si rifiuta anche di mangiare?"- chiese Jungkook coprendosi il viso con le mani -"è insopportabile"- sbuffò.

-"posso mangiarli io quelli?"- domandò Yoongi mentre guardava ammaliato il piatto di pasta.

-"si certo"- rispose solo Jin.

-"quindi ora cosa facciamo?"- domandò Hoseok -"non possiamo mica lasciarlo morire di fame"-

-"ma certo che non lo lasceremo morire di fame"- disse con fare ovvio il corvino -"prima o poi cederà"- continuò alzando le spalle.

...

-"ragazzi"- una voce attirò l'attenzione di tutti gli altri su se stessa.

In quel momento tutti videro entrare Jin nella stanza con di nuovo un piatto pieno e fumante di cibo che Taehyung non aveva voluto.

-"da quant'è che non mangia?"- domandò Jimin.

-"questo è il quarto giorno"- li avvisò Jin.

-"quella brutta testa di cazzo"- sbuffò Jungkook alzandosi in piedi -"come al solito deve averla vinta sempre lui"- disse avviandosi verso la porta.

-"dove vai?"- domandò Jimin.

-"non lo lascerò morire di fame"- disse solo il minore prima di uscire dalla stanza.

Appena richiuse la porta dietro di lui, tutto il coraggio che lo aveva fatto alzare e che lo aveva fatto parlare in modo così sicuro scemò immediatamente. Ormai non poteva più tirarsi indietro, aveva cercato in tutti i modi di prendere più tempo possibile per posticipare il loro incontro ma, ora, non poteva più farlo.

Prese qualche profondo respiro, sistemò i capelli ormai lunghi e costrinse i suoi piedi a muoversi, prima uno e poi l'altro. Date le modeste dimensioni della casa impiegò giusto qualche secondo prima di trovarsi davanti alla porta che lo separava da Taehyung, mise la mano sulla maniglia ma non la abbassò.

Jeon's 7 |taekook|Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ