19. ti stavo aspettando

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Taehyung sospirò pesantemente, l'aria calda appena uscita dalla sua bocca si scontrò con quella fredda della sera e davanti a lui si creò una nuvola di vapore. Stava camminando da molto, aveva preso la strada più lunga per arrivare a casa, i piedi quasi gli facevano male ma aveva bisogno di pensare o, meglio, non pensare a tutto quello che era successo quella sera.

Oltre all'incontro con Seojoon, che quasi poteva essere messo da parte perché ormai abituato alle continue provocazione del maggiore, quello che lo aveva davvero scosso erano state le parole di Namjoon. L'amico sapeva quanto ancora gli eventi di tre anni prima continuassero a presentarsi negli incubi frequenti di Taehyung ma lo stesso li aveva tirati fuori.

Taehyung era stato male e ancora soffriva per quello che poteva e non aveva fatto quella sera di tre anni prima. Le sue orecchie ancora rimbombavano a causa del forte suono e gli occhi rivivevano quella scena atroce ogni volta che li chiudeva quando andava a dormire.

In quel momento aveva voglia di un'altra sigaretta, di un qualcosa che annebbiasse anche solo per pochi minuti i suoi pensieri, ma si era ripromesso di fumarne solo una al giorno. A testa china camminò fino al suo palazzo ma ancor prima di entrare al suo interno una voce lo fermò.

-"ti stavo aspettando"- Taehyung alzò la testa piano incontrando subito gli occhi scuri che ben conosceva.

Il cuore gli saltò nel petto, felice di vedere l'unica persona che davvero voleva vedere in quel momento. Non badò troppo ai paletti che aveva messo tra i due perciò spalancò le braccia e corse verso il più piccolo.

Portò le braccia al collo di Jungkook e ci nascose il volto beandosi del buon odore che l'altro emanava. Il ladro in un primo momento non reagì, troppo sconvolto da quel contatto che solitamente Taehyung non gli riservava mai, ma senza troppi ripensamenti porto le mani ai fianchi del maggiore avvolgendolo.

-"ehi"- sussurrò piano Jungkook massaggiandogli lentamente la schiena -"che sorpresa"- aggiunse, davvero felice del momento intimo che stava succedendo.

Taehyung poco dopo sembrò come risvegliatosi da una trance e lentamente si staccò dal corpo dell'altro.

-"scusami"- disse solo il maggiore continuando a tenere bassa la testa.

-"e di cosa?"- ridacchiò il più piccolo sollevando il mento del grigio in modo tale che i loro occhi si incrociarono.

-"cosa ci fai qui?"- chiese Taehyung.

-"avevo bisogno di vederti"- rivelò senza mezzi termini il corvino -"ho appena avuto una terribile serata"-

-"anche io"- sussurrò il modello

-"ne vuoi parlare?"- chiese il minore sentendo quelle parole.

-"no, non mi va proprio"- abbassò di nuovo lo sguardo il modello.

-"tranquillo Tae"- Jungkook gli alzò ancora una volta il viso -"non ti obbligherò"- e un dolce sorriso si impossessò delle sue labbra.

"-ti andrebbe di salire, fa freddo qui fuori"- propose Taehyung prendendo la mano di Jungkook e stringendola con la sua.

-"molto volentieri"- sorrise ancora di più il corvino intrecciando le loro dita.

...

-"scusa il disordine ma dall'ultima volta che sei venuto non sono riuscito a riordinare"- disse Taehyung una volta entrato in casa con al suo fianco il più piccolo.

-"tranquillo, figurati se mi interessa"-

Il modello chiuse la porta di ingresso per poi dirigersi verso la cucina e Jungkook fece altrettanto.

Jeon's 7 |taekook|Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα