Jeon's 7 |taekook|

44. pensi solo a te stesso

Namjoon rimase in silenzio giusto qualche istante, stava cercando di formulare una frase accattivante che potesse dire all'amico senza farlo infuriare, ma in quel momento la sua testa non riuscì a formulare nulla di tro.

-"devo aspettare ancora molto per una risposta?"- domandò ironico il minore, sbuffando lievemente -"non ti ho mica fatto una domanda difficile"-

-"ascolta"- iniziò il più grande -"queste settimane sono state molto dure, ho pensato tanto, anche perchè altro non potevo fare"- disse con tono simpatico -"e sono successe tante cose"-

Il body guard non stava guardando l'amico negli occhi, guardava un punto indefinito fuori dalla finestra, troppo spaventato nell'avere quel confronto con il minore. D'altro canto, Taehyung stava ben squadrando Namjoon, lo guardava con fare annoiato, dall'alto verso il basso, e il ragazzo con i capelli viola sentiva addosso il tremendo e pesante sguardo.

-"che cosa è successo?"- tagliò corto il minore.

-"cosa ti fa pensare che sia successo qualcosa"- la buttò ancora sul ridere Namjoon ma non ottenne nessuna risata dall'altro.

-"Namjoon"- pronunciò il suo nome con voce stanca abbassando gli occhi sul pavimento -"non penserai davvero che mi stia bevendo tutta questa sceneggiata"- sospirò pesantemente -"allora, vuoi dirmelo tu oppure lo dico io?"-

-"perchè lo sai già?"- gli domandò sorpreso l'amico. Come fa a sapere sempre tutto.

-"questa conversazione sta iniziando ad infastidirmi"- roteo ancora una volta gli occhi il ragazzo legato.

-"è successo che mi sono avvicinato di nuovo a Jimin"- iniziò il maggiore.

-"e questo me lo hai detto appena dieci minuti fa"- gli fece notare Taehyung.

-"giusto"- deglutì Namjoon ormai a disagio -"ci siamo detti delle cose e lui mi ha fatto delle domande, molte domande"- continuò grattandosi la nuca.

-"e tu ovviamente gli avrai detto tutto"- sussurrò il minore.

-"tutto no"- si affrettò a dire -"anche perchè io so davvero poco e nulla di tutta questa faccenda"- gli fece notare il ragazzo con i capelli viola -"non mi hai raccontato tutto il piano"-

-"ovvio che non te l'ho raccontato tutto"- alzò di poco la voce Taehyung -"è bastata una semplice scopata per farti dire tutto"- disse guardandolo negli occhi.

-"tu non ti fidi di me"- disse piano Namjoon guardando finalmente l'amico negli occhi.

-"direi che ho tutte le ragione del mondo per non fidarmi di te"- urlò il minore -"io sono legato ad una sedia da non so neanche quanto tempo ormai e tu cosa decidi bene di fare nell'altra stanza"- disse rosso di rabbia -"ti scopi uno di quelli che ci ha rapito per poi dirgli anche il nostro piano"-

-"innanzitutto non parlare in questo modo di Jimin, noi due ci amiamo"- iniziò a parlare Namjoon alzando la voce ma subito fu interrotto.

-"ma svegliati Nam, quale amore, voleva solo delle informazioni e il sesso era quello che ti ci voleva per farti parlare"- gli spiegò.

-"no, non è vero"- disse abbassando di poco il tono -"tu non sai niente, non sai quello che c'è tra di noi"-

-"quale persona sana di mente tornerebbe con quello che lo ha abbandonato per dei soldi"- disse ancora Taehyung -"ti sta solo usando"-

-"proprio tu parli di usare le persone"- disse Namjoon facendo uscire dalla labbra una sottospecie di risata -"tu che sei il maestro, il manipolatore per eccellenza"-

-"io non manipolo proprio nessuno"-

-"oh ma andiamo"- alzò gli occhi al cielo -"Jungkook è l'ennesima persona da te manipolata da aggiungere alla lista"-

-"zitto"- disse il minore a denti stretti.

-"hai intrapreso una relazione con una persona solo per raggiungere i tuoi sporchi obiettivi"- urlò Namjoon -"e dopo tutto questo tempo non ti senti neanche un po' in colpa"-

-"ti ho detto di stare zitto"- parlò Taehyung con il viso ormai deformato dalla rabbia.

-"ma ce l'hai un cuore o pensi solo a te stesso?"-

Quella frase, dolorosa come un freccia affilata, colpi in pieno l'orgoglio di Taehyung.

-"adesso basta"- urlò Taehyung con tutto se stesso -"esci da qui, ora"- disse cercando di mettersi in piedi, ma le mani legate alla sedia glielo impedirono.

Nella stanza calò un gelido silenzio, l'unico rumore percepibile era il respiro pesante di Taehyung che entrava ed usciva dalla sua bocca facendo muovere velocemente il petto del minore.

-"io speravo di riuscire a trovare un compromesso con te"- disse dopo alcuni istanti Namjoon -"speravo di trovare una soluzione a tutto questo ma si vede che non vuoi essere aiutato"- disse ferito abbassando di poco il capo.

Dopo aver pronunciato quelle parole il viola diede le spalle alla persona che più considerava amica dentro quell'edificio e si avviò verso la porta di legno, non degnò il minore di nessun altro sguardo, semplicemente aprì la porta e la richiuse subito alle sue spalle. Ancora carico di rabbia e delusione si recò nella sua stanza, la camera che aveva considerato tale durante il soggiorno di reclusione, si appoggiò sulla sua sedia e si portò le mani a coprire il volto.

Non si rese conto per quanto rimase lì, immobile, pensando a tutto quello che era stato detto durante la loro breve conversazione, ci rimuginò sopra più e più volte. Finalmente smise di logorarsi solo quando la porta della sua stanza si aprì, rivelando un Jimin visibilmente preoccupato fare capolino da essa, in mano aveva un piatto con all'interno del ramen fumante.

Il minore non disse nulla, semplicemente chiuse la porta dietro di sé ed avvicinò il piatto al ragazzo con i capelli viola, poi prese un'altra sedia, trovata in un angolo della stanza, e la piazzò vicina alla sua gemella. Continuando a stare in un religioso silenzio, Jimin intrecciò la sua mano con quella del più grande e semplicemente gli sussurrò vicino all'orecchio -"io sono qui"-

...

eccomi di nuovo tornata
su questi umili schermi!!

mi scuso tanto per questa
luuunghissima pausa ma
sono successe tante cose.
spero che ancora qualcuno
si fili questa storia ahahah.

cosa pensate del capitolo?
litigi ovunque...
per voi davvero Jimin sta
solo usando Nam??

grazie per aver letto, ci
vediamo al prossimo capitolo♡