37. rimpianti

924 114 14
                                    

-"dite che Taehyung oggi mangerà?"- domandò Hoseok con due piatti in mano. 

-"gli conviene"- rispose Yoongi serio -"altrimenti non farà una bella fine"- 

-"sarebbe davvero una caduta di stile per uno come lui"- aggiunse Jin. 

-"io porto da mangiare allo spilungone"- avvertì tutti Yoongi, che uscì dalla cucina dopo aver preso uno dei due piatti dalle mani di Hoseok. 

-"io lo porto a Taehyung"- sospirò Jungkook. 

-"non c'è bisogno, posso farlo io"- disse subito Jimin. 

-"devo farlo per forza io, mi ha minacciato"- sbuffò il corvino -"si rifiuta di mangiare a meno che non sia io a portargli il cibo"- spiegò agli altri. 

-"certo che è proprio stronzo"- parlò Hoseok -"sembra faccia di tutto per farti stare male"- 

-"senza sembra"- lo corresse Jimin -"fa di tutto per romperti le palle"- 

-"forse vuole un pretesto per chiacchierare con te e per rimediare alle sue azioni compiute"- parlò Jin zittendo gli altri. 

-"ma che cazzata è mai questa"- rise Jungkook prendendo il piatto -"auguratemi buona fortuna"- 

-"non stai mica andando al patibolo"- roteò gli occhi il maggiore. 

-"ma poco ci manca"- disse il ladro prima di uscire dalla stanza. 

Per la seconda volta in poco tempo si ritrovò davanti alla porta del modello, riluttante aspettò qualche secondo prima di entrare. Non aveva la minima voglia di passare del tempo con Taehyung, non aveva voglia di guardarlo e non aveva voglia di dargliela ancora vinta.

Nonostante questo però, cacciò via tutti i pensieri che gli martellavano in testa ed entrò sicuro. Il modello si trovava, ovviamente, sempre nella stessa posizione ma, questa volta, il suo sguardo era puntato verso la finestra. 

-"pronto a mangiare?"- domandò Jungkook chiudendo la porta una volta entrato. 

-"pronto a parlare?"- rispose Taehyung continuando a guardare fuori.

Jungkook sbuffò e roteò gli occhi prima di avvicinarsi piano alla figura dell’altro ragazzo. Appoggiò il piatto sopra un tavolino, che si trovava vicino al modello, e aspettò poi lì in piedi una qualsiasi direttiva da parte del maggiore.

-"come fai a mangiare se hai le mani legate?"- domandò poco dopo Jungkook curioso.

-"mi devi imboccare"- rispose semplicemente Taehyung spostando finalmente lo sguardo dalla finestra agli occhi scuri del corvino.

-"fantastico"- si lamentò a bassa voce il minore prima di prendere di nuovo in mano il piatto sbuffando.

Taehyung, a questo punto, indirizzò tutta la sua completa attenzione al corvino, che si trovava ormai seduto di fronte a lui. Dopo lunghi ed intensi monologhi che aveva avuto con se stesso, aveva appurato che il meglio da fare in quel momento era tenere un profilo basso e non dare sui nervi alle persone che lo tenevano in ostaggio, anche perchè tutti dentro quel vecchio edificio erano incazzati con lui, per un motivo o per l’altro.

-"ascolta Jungkook"- parlò piano ma venne subito interrotto dall’altro ragazzo.

-"no ascolta tu"- disse il minore -"ora ti do da mangiare perciò non azzardarti a parlare perchè se no giuro che me ne vado, capito?"- spiegò in modo freddo ed autoritario.

Taehyung semplicemente chiuse la bocca ed annuì piano con la testa, doveva ammettere che quella presa di posizione da parte del corvino gli aveva fatto un certo effetto. In realtà anche la semplice presenza di Jungkook continuava a produrre in lui la stessa reazione. La stessa che sentiva mesi prima a Busan, quando si vedevano di nascosto da tutti.

Il minore prese poi in mano il cucchiaio e lo immerse nella zuppa, ci soffiò sopra ed infine lo avvicinò alla bocca del maggiore. Dopo giorni interi senza toccare cibo mettere finalmente qualcosa nello stomaco sembrò il paradiso per Taehyung che non riuscì a trattenere l’entusiasmo e strizzò gli occhi per la felicità.

-"ma questa zuppa è buonissima, chi l'ha cucinata?"- domandò ma Jungkook non aprì bocca.

Il pranzo proseguì tutto in questo modo, in un silenzio disarmante ed imbarazzante, con gli occhi di Taehyung su quelli di Jungkook ma quelli di quest’ultimo che non si alzavano dal piatto.

Una volta finita la zuppa, il riccio aspettò trepidante una domanda da parte di Jungkook, come stabilito dal patto fatto il giorno prima, sicuro che il minore gli avrebbe chiesto qualunque cosa, ma la bocca del ladro non proferì parola. Jungkook semplicemente mise a posto il piatto, diede da bere al maggiore, poi si alzò e si voltò pronto per avviarsi verso la porta ed uscire finalmente da quella stanza.

-"non mi chiedi nulla?"- domandò Taehyung.

-"perchè per tutti questi giorni ti sei rifiutato di mangiare?"- chiese allora Jungkook senza girarsi.

-"non avevo fame"- rispose mentendo il modello.

-"puttanate"- disse Jungkook continuando a dare le spalle al maggiore -"perché hai voluto proprio me per darti da mangiare?"- domandò ancora.

-"perchè volevo passare del tempo con te"- sussurrò Taehyung -"e pensavo che saremmo riusciti finalmente a parlare"-

-"pensavi male invece"- rispose freddo il minore -"non ho altre domande"- concluse uscendo poi dalla stanza senza aggiungere altro.

Il maggiore sperava che, dopo il patto fatto, sarebbe riuscito a passare più tempo con Jungkook. Non sapeva neanche lui il perchè ma, ora che il corvino si trovava lì, aveva un disperato bisogno di stare in sua compagnia.

Dopo la sfilata, era sempre riuscito a pensare ad altro, ogni volta che tornava a pensare al minore la sua testa deviava sempre in altro, come se avesse un meccanismo di difesa pronto a censurare i ricordi che aveva con Jungkook.

Ma negli ultimi giorni però, costretto a stare su una sedia tutto il giorno, la sua mente non era riuscita a salvarlo dai ricordi del passato che, sempre più frequentemente, ripopolavano la mente di Taehyung.

Iniziava davvero a pentirsi delle azioni fatte e, ancor più, si pentiva di non aver dato una possibilità a quel qualcosa di bello che stava nascendo con Jungkook, si pentiva di aver allontanato anche lui, di nuovo.

...

grazie per i bei commenti
che avete lasciato nello
scorso capitolo, mi tirate
sempre su il morale♡

Jeon's 7 |taekook|Where stories live. Discover now