Capitolo 41

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La luce del sole inizia piano piano a farsi strada tra le tapparelle della finestra e la stanza comincia ad acquistare luminosità.

Sono quasi sicura che sarebbe stata questa luce a svegliarmi se solo i miei occhi non si fossero aperti più di un'ora fa.

La mia mente non vuole staccare, resta sveglia e continua a ripetersi quelle parole... Quelle parole che anche se dettate a rabbia,  stress e probabilmente in piccola parte anche dall'alcol, sembravano nascondere un fondo di verità.

Quelle parole che non avrebbero fatto così male se non fossero uscite dalla bocca di mio fratello.

Magari è vero, magari per lui sono solo una delusione, la sorella con lo spirito da buona samaritana che si vuole mettere in mostra.
Ecco forse per lui sono questo... Questo e basta.

Più ci penso e più fa male, sapete come si dice no?! "Da arrabbiati si dicono le cose che non si ha il coraggio di dire,ma che si pensano veramente".

E se fosse veramente così?

<<Se mi concentro bene potrei addirittura riuscire a sentire il rumore degli ingranaggi nella tua testolina>>mi dice con un piccolo sorriso il riccio affianco a me.

Io giro subito la testa verso di lui e lo guardo sorridendo.

<<Ciao Harold>>lo saluto sapendo il suo fastidio in questo nomignolo.

Lui che prima si stava stiracchiando si gira in meno di mezzo secondo verso di me e mi fulmina con lo sguardo, provocandomi una risata spontanea.

Incredibile come riesca a farmi stare meglio senza fare assolutamente nulla.

Quasi subito però, anche quel piccolo alone di felicità svanisce quando nella mia mente appaiono di nuovo quelle parole "pensavo mi volessi bene"

Lui vedendo questo cambiamento si avvicina subito a me, si sdraia a pancia sotto e dopo aver abbracciato un cuscino e averci poggiato la testa sopra utilizzandolo come appoggio mi guarda.

<<La faccenda di ieri ti tormenta non è vero? >>mi dice spostandosi per venire più vicino a me.

Piega il gomito poggiandolo sul materasso e appoggia la testa sulla mano, mentre con l'altra mi accarezza dolcemente il viso.

La sensazione che provo è di conforto e leggerezza totale, il freddo dei suoi anelli a contatto con la mia pelle calda poi, mi fa venire tanti piccoli brividi ovunque... Ma non è una cosa che mi da fastidio o altro, anzi, ora come ora penso sia una delle sensazioni più belle che io abbia mai provato nella mia vita.

Lo guardo e con gli occhi lucidi piano piano annuisco leggermente... Inutile mentire, soprattutto con lui, che sembra conoscermi meglio di quanto io conosca me stessa.

<<Ti va di raccontarmi cosa è
successo veramente ? >> mi domanda mentre mi guarda in modo serio e continua ad accarezzarmi il volto con la mano.

<<Sei sicuro?! Non è che poi ti arrabbierai anche tu con me? >>gli dico mentre tiro su con il naso e sorrido un pochino.

Da lui però non ricevo nessuna risposta, lui mi guarda solamente, il suo sguardo parla per lui, è come se riuscisse a rassicurarmi.

<<Ok... Emmm, Ero andata a prendere un drink per Louise. Il tavolo era pieno e c'erano tantissime persone che correvano per riuscire ad accaparrarsi il loro drink preferito.
Ad un certo punto, a causa della mia solita sbadataggine-dico sorridendo un pochino, vedendo anche lui fare lo stesso- vado a sbattere contro un ragazzo,Zayn. Lui non mi ha riconosciuta subito, e quando l'ha fatto mi ha salutata normalmente, abbiamo chiacchierato un pochino e mi ha fatto conoscere Gigi, la sua fidanzata>>dico sorridendo al ricordo.

-You Saved Me-One direction, Harry Styles Onde histórias criam vida. Descubra agora