(37; PARTE UNO)

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1971, agosto.



A Ginger bastò vedere l'espressione di David per capire che era successo qualcosa.

Il giovane, una volta rientrato in casa dagli Studi di registrazione di Abbey Road, lasciò andare la custodia con dentro la chitarra, prese in braccio il piccolo Keith, lo lanciò in aria un paio di volte facendolo ridere allegramente e poi disse alla sua giovane e bella moglie di sedersi sul divano, perché doveva comunicarle una notizia molto importante; la rossa si asciugò le mani, si tolse il grembiule da cucina e prese subito posto sui morbidi cuscini del divano, con un'espressione preoccupata, mentre David faceva lo stesso, sistemando Keith sulle propria ginocchia e lasciandolo giocare con i suoi lunghi capelli biondo scuro.

"Oddio" disse subito la giovane, allarmata, spalancando gli occhi scuri "quanto mi devo preoccupare? Se mi hai detto di sedermi allora significa che è successo qualcosa di grave. Allora? Chi sta male? Che cosa ha combinato Roger? C'entra lui, vero? Quanto è grave la situazione?"

"In realtà, non c'entra solo lui... Si tratta di tutti noi quattro"

"Ohh, mio dio... Allora è ancora più grave di quello che pensavo"

"Ma no, Ginger, stai tranquilla. Ti posso assicurare che nessuno di noi quattro, Rog compreso, ha combinato qualcosa. Non devo darti nessuna brutta notizia, anzi. La notizia in questione è grandiosa: tra soli tre giorni partiamo per un nuovo tour e... Indovina un po' dove andremo? Vediamo se riesci a scoprire qual è la destinazione".

Ginger ci pensò per un istante e le tornò in mente una delle tante lettere che Syd le aveva mandato quattro anni prima: l'aveva scritta mentre lui ed i ragazzi si trovavano in Olanda, ed in chiusura le aveva promesso che prima o poi l'avrebbe portata a vedere quel Paese così bello, famoso per i suoi mulini a vento e per i campi di tulipani.

Naturalmente, quel viaggio era rimasto la fantasia di due adolescenti.

Gilmour scosse la testa e disse alla giovane di riprovare.

"Si tratta di una destinazione europea?"

"No"

"Allora... Stiamo parlando degli Stati Uniti?"

"No, assolutamente no" David scosse di nuovo la testa, ed alla fine svelò lui stesso la destinazione del nuovo tour perché era troppo in fibrillazione "andremo in Giappone!".

Ginger spalancò di nuovo gli occhi, questa volta per la sorpresa, e chiese al marito di ripetere perché non era certa di aver sentito bene: aveva detto davvero che stavano per partire per il Giappone? Proprio per il Paese del Sol Levante?

"Hai capito benissimo, Ginger, tra tre giorni partiremo per il Giappone. Ma ci pensi? Riesci a crederci per davvero?"

"Ohh, mio dio... Non ci posso credere!" la giovane si coprì la bocca con le mani, talmente era emozionata; non aveva visto il Giappone, ma desiderava andarci da quando Pamela le aveva raccontato di esserci stata una sola volta, quando era ragazza, e di aver vissuto un'esperienza unica: già riusciva ad immaginare i bellissimi paesaggi che doveva assolutamente immortalare "partiamo davvero tra tre giorni? Ma... Ma questo significa che... Che ci sono moltissimi preparativi da fare e... E quanto tempo staremo via?"

"Due settimane. Abbiamo parecchie tappe da fare"

"Due settimane?" Ginger ripeté le parole di David a bassa voce, e spostò lo sguardo su Keith, ancora alle prese con i capelli di David: continuava a ridere perché le lunghe ciocche gli solleticavano il nasino "ma... Ma due settimane è tantissimo tempo! E come faremo con Keith?"

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