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1979, agosto.



"Richard, in questo modo non può continuare".

Rick non sollevò lo sguardo su Juliette e non si sforzò di farlo neppure quando lei prese posto alla sua sinistra; i suoi occhi verdi erano concentrati solo ed esclusivamente sul fiammifero acceso che teneva stretto tra il pollice e l'indice della mano destra: ogni volta che la fiamma si avvicinava alla fine del bastoncino, lo lasciava cadere in un bicchiere riempito per metà d'acqua.

"Richard. Richard, guardami. Richard!".

Il giovane uomo si ritrovò costretto ad accontentare la richiesta della moglie dopo l'ennesima esortazione: lasciò perdere i fiammiferi ed il bicchiere d'acqua e, compiendo uno sforzo non indifferente, finalmente la guardò dritta negli occhi.

Juliette compì uno sforzo enorme per non lasciarsi andare ad un sussulto di sorpresa.

Quello davanti ai suoi occhi non aveva nulla né del ragazzo che aveva conosciuto anni addietro né tantomeno del giovane uomo che aveva sposato e che l'aveva resa madre di due figli; negli ultimi mesi, Richard non aveva più nulla della persona che era sempre stato: era assente, sia fisicamente che mentalmente, non si curava dei bambini ed a letto non esisteva più alcuna intimità.

Ed i litigi erano all'ordine del giorno.

"Richard, così non si può andare avanti. Basta. Sono stanca di questa situazione. Si può sapere che cosa ti sta succedendo? Si può sapere perché ti stai lasciando così andare? Qual è il problema? Parlamene, per favore, sono tua moglie. Sei depresso? Vuoi che ti fissi un appuntamento con uno specialista? Non devi vergognarti se senti il bisogno di parlare con qualcuno di esperto..."

"Lascia perdere. Non ne voglio parlare" mormorò Rick, scuotendo la testa.

A Julie, però, quella risposta non era abbastanza: era stanca dei silenzi, delle assenze e dei comportamenti strani del marito, e non si sarebbe alzata dalla sedia fino a quando lui non avesse svuotato il sacco.

Si erano sempre raccontati tutto, non capiva perché ora Richard si fosse richiuso a guscio su sé stesso, lasciandola fuori dalla sofferenza che stava affrontando tutto da solo.

"Riguarda la band? Riguarda Roger?" Rick rimase muto, ma un guizzo improvviso delle mascelle fece intuire a Juliette di essere sulla strada giusta: qualunque fosse il problema, aveva a che fare con il gruppo in generale e con il bassista in particolare "ce l'ha ancora con te per la storia dell'album? Continua a sminuirti per questo motivo? Richard, non pensi che sia arrivato il momento di farti valere e di smetterla di essere così accondiscendente con lui? Roger si sta prendendo troppe libertà, ed anche se è lui l'autore dei vostri testi, ciò non lo autorizza a comportarsi in questo modo nei tuoi confronti!"

"Roger potrà anche essere uno stronzo megalomane, ma su una cosa ha perfettamente ragione: il gruppo ha bisogno di lui per andare avanti perché è l'unico in grado di scrivere con facilità. Se anche andassi contro di lui apertamente, mi ritroverei da solo. Anche se David e Nick la pensano come me, sanno altrettanto bene che il suo contributo è fondamentale e quindi terranno la bocca chiusa. Non posso fare nulla"

"E quindi vuoi permettergli di continuare a comportarsi in questo modo? Perché è lui il problema, vero? Ho indovinato?"

"Lascia perdere"

"Ma perché?" insistette la giovane donna, avvicinandosi di più al marito "perché parli in questo modo? Perché continui a ripetere queste parole? Rick... Richard... Ma si può sapere che cosa ti prende? Non ti riconosco più...".

Juliette si sporse in avanti per posare la mano destra sul braccio sinistro di Rick, per fargli capire che lei era lì presente ed era pronta ad essere un sostegno concreto, ma lui tirò indietro il braccio infastidito; così facendo, proprio a causa del movimento brusco, Juliette riuscì ad intravedere qualcosa che si nascondeva sotto la manica della camicia.

Chiese al marito cosa fosse quel segno che aveva visto per puro caso sul suo avambraccio, Wright rimase in silenzio assoluto e Julie si ritrovò costretta a scoprire la verità da sola, sollevandogli la manica di scatto prima che potesse intuire quale sarebbe stata la sua successiva mossa; quando vide quello che si nascondeva sotto la manica della camicia, la giovane donna trattenne il fiato e si coprì la bocca con entrambe le mani: ciò che in un primo momento aveva scambiato per un semplice livido (o forse aveva tentato d'illudersi per qualche secondo, prima che la sua intera vita crollasse su sé stessa in un istante?) era in realtà il punto d'entrata dell'ago di una siringa.

No. A giudicare dalle condizioni in cui versava l'avambraccio non poteva essere il punto d'entrata dell'ago di una sola siringa. La pelle sembrava essere stata bucata ripetutamente più e più volte.

Ed il braccio sinistro non doveva versare in condizioni migliori.

Richard si affrettò ad abbassare la manica della camicia, ma ormai il danno era fatto ed i suoi occhi erano rivolti di nuovo verso il basso perché non aveva più il coraggio di fissare la moglie negli occhi; quelli scuri di Juliette, invece, erano fissi sul volto del marito, del tutto impassibile alla sua espressione affranta.

No, non era semplicemente affranta.

Era totalmente distrutta.

Perché si era resa conto di avere a che fare con un totale e completo estraneo che non aveva più nulla del ragazzo che aveva sposato; se fino a poco prima pensava che ci fosse ancora una speranza per lui, adesso che finalmente conosceva la verità si rese anche conto che tutto era perduto.

"Come hai potuto... Come hai potuto fare questo a me ed ai bambini?" mormorò, dopo essere riuscita a ritrovare in parte la voce "adesso capisco perfettamente tutto quanto. Adesso capisco i tuoi continui sbalzi d'umore, la tua assenza fisica e mentale ed il tuo cambiamento. Da quanto va avanti questa storia?"

"Ha forse importanza?"

"Ma che razza di risposta è? Come... Come puoi..." Juliette si ritrovò di nuovo completamente senza parole, lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi e fissò in silenzio il giovane uomo; sperava di ricevere delle spiegazioni da parte sua, magari perfino delle scuse e la promessa di uscire il prima possibile da quello che non era altro che un errore momentaneo, un incidente di percorso, ed invece non accadde nulla di simile: il tastierista continuava a rimanersene immobile e con lo sguardo rivolto al bicchiere d'acqua.

Sembrava assorto, o forse perso in chissà quale dimensione lontana per colpa delle schifezze che si sparava in vena; Juliette non voleva neppure sapere da quale genere di sostanza stupefacente fosse dipendente il marito, ma di sicuro non poteva trattarsi di nulla di leggero visti gli effetti che stava avendo sul suo corpo e sulla sua mente.

Era certa che a quel ritmo serrato Richard si sarebbe ritrovato ben presto nelle stesse condizioni di Syd.

A Julie tornò in mente la fatidica e disastrosa vacanza a Formentera che molti anni addietro avevano fatto proprio in compagnia di Syd, organizzata appositamente per lui, con la speranza che un breve periodo di riposo lo aiutasse a ritornare in sé.

Ripensò al violento temporale che un giorno era scoppiato mentre tutti loro erano riuniti attorno al bancone a penisola della cucina per cenare; ripensò all'attacco isterico ed improvviso di Syd, al bicchiere che aveva sfracellato contro la guancia destra di Roger, alla chitarra acustica con cui aveva colpito Ginger in testa, alle unghie che si era rotto nel tentativo di arrampicarsi sulle pareti del salotto per sfuggire ai vermi che era convinto di avere dentro la testa e si ripromise che per nessuna ragione al mondo avrebbe permesso a Gala e Jamie, due ragazzini di dodici e nove anni, di assistere in prima persona a scene simili con il padre come protagonista.

Richard, con il suo silenzio, le aveva lasciato intendere che non era intenzionato a riprendersi in mano la propria vita e di conseguenza a lei non restava altra soluzione se non quella di adottare misure estreme.

"Se vuoi rovinare la tua vita, sei libero di farlo" disse Juliette con occhi asciutti e voce ferma, sfilandosi la fede nuziale e posandola sopra il tavolo "ma non farai lo stesso con quella mia e dei bambini. Io me ne vado, Rick, e porto Gala e Jamie con me. E qualunque cosa tu possa dire non mi farà cambiare idea".

Remember A Day; Pink Floyd (✓)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora