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1972, dicembre.



Judith Trim, ora Judith Waters, era sempre stata una ragazzina allegra, che amava circondarsi di amiche: aveva avuto il suo bel gruppetto ai tempi della scuola, ed ora aveva stretto un buon rapporto sia con le colleghe di lavoro e sia con le rispettive mogli dei compagni di band di Roger (fatta eccezione della rossa Ginger, con cui proprio non era riuscita a legare ed a trovare un punto d'incontro); con loro adorava trascorrere dei pomeriggi spensierati a base di shopping e di tazze di the caldo, ed era sempre con loro che si confidava quando c'era qualcosa che non andava.

Ma per quanto Judith si fidasse di Lindy, di Julie e delle sue colleghe, c'erano dei segreti che non aveva ancora trovato il coraggio di confidare a nessuna di loro.

Uno più di tutti.

Judy non aveva ancora confidato a nessuna di avere un amante fisso da un paio di settimane.

Si trattava di un collega di lavoro che le aveva messo gli occhi addosso fin dall'inizio, ma che lei non aveva mai preso seriamente in considerazione fino a quando nel suo matrimonio con Roger non erano iniziate le incomprensioni, i litigi, le opinioni contrastanti riguardo l'idea di allargare la loro piccola famiglia ed i silenzi.

Erano i silenzi la parte peggiore in assoluto. I lunghi pomeriggi in cui non si scambiavano neppure una parola, e quel silenzio assoluto che regnava tra loro due non faceva altro che sottolineare la crepa che si era creata nel loro rapporto, che avevano provato a richiudere più e più volte e che non faceva altro che crescere e ramificarsi: Judith ne aveva preso dolorosamente coscienza. Roger sembrava non vederla. O forse faceva semplicemente finta di non vederla, come se in quel modo il loro problema potesse risolversi da solo.

Era stato allora che la giovane aveva scoperto per puro caso nel suo collega coetaneo una valvola di sfogo, ma i pomeriggi trascorsi a parlare e sfogarsi davanti una tazza di the o caffè si erano trasformati ben presto in qualcosa di molto più compromettente; un giorno, dopo l'ennesimo sfogo, il giovane si era dichiarato a Judy e lei, dopo un tentennamento iniziale, si era lasciata andare e lo aveva seguito nel suo piccolo appartamento, laddove avevano fatto l'amore per la prima volta.

Si era lasciata andare perché quel giovane così premuroso ed innamorato, che metteva il suo piacere in primo piano e non il proprio, le aveva ricordato molto Roger nei primi tempi della loro relazione, quando erano solo due adolescenti e lui era terribilmente timido ed impacciato; si era lasciata andare perché finalmente, dopo tantissimo tempo, aveva avuto di nuovo la sensazione di fare l'amore e non del semplice sesso.

Con Roger sembrava essere diventato tutto meccanico. Non c'era più sentimento.

Non da parte sua, almeno.

Era il pomeriggio della Vigilia di Natale, Judy avrebbe dovuto essere a casa a prepararsi perché quella sera stessa lei e Roger dovevano andare a cena dalla sua famiglia, ed invece stava ancora camminando per Piccadilly Circus, completamente da sola, dopo essere stata dalla parrucchiera per sistemarsi il corto taglio da maschiaccio che aveva deciso di farsi ancora l'anno precedente.

Inutile dirlo, Roger non aveva gradito molto quel cambio radicale di look della moglie. Il suo amante, invece, le aveva dato l'ennesima soddisfazione dicendole che quel taglio sbarazzino le stava molto bene, ed era perfetto per il suo viso piccolo e dalla forma allungata.

Non aveva alcuna fretta di tornare a casa, aveva bisogno di tempo per pensare e non aveva ancora acquistato nessun regalo per Roger; nelle ultime settimane, impegnata com'era stata, non aveva pensato ad altro che alla relazione extraconiugale che aveva intrapreso e che continuava a darle almeno in parte un brivido di eccitazione.

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