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Mi vesto e mi preparo per la festa di Giulia i più velocemente possibile visto che sono molto in ritardo.

Penny e Giovanni mi stanno aspettando.

Scendo le scale e subito mi precipito verso la porta.

Chiudo la casa e saluto i miei amici.

-Sai cos’è la puntualità?- domanda ironico Giovanni.

-Simpaticone.-dico fingendomi offesa.-Siamo molto in ritardo?-domando preoccupata.

-Siamo puntualissimi, abbiamo deciso di dirti l’orario con 20 minuti di anticipo perché sapevamo che tu non sei mai puntuale.-dice Giovanni.

-Avete fatto bene-dico.

-Lo sappiamo.-interviene Penny.

Arrivati alla festa, sento subito una puzza di alcool. Stavo per precipitarmi a bere qualcosa quando qualcuno mi ferma:

-Dove stai andando così di fretta?- mi domanda Nicola.

-Pensavo di bere qualcosa.-dico sorridendogli.

-Pensi sempre solo a bere?- domanda sbuffando.

Mi avvicino al suo viso e gli stampo un bacio.

-No, penso anche a te- dico.

Andiamo a salutare Giulia.

-Sono felice che siate venuti.-dice lei.

Alla festa ci sono moltissime persone.

-Balliamo?- mi domanda Nicola.

Io annuisco e ci scateniamo in pista.

Qualcuno mi tocca i fianchi da dietro, ma non è Nicola visto che è di fronte a me.

Mi giro e vedo Nicolò.

-Lasciami in pace- dico.

Lui mi guarda e fa un sorriso perverso.

Stavo per tornare a ballare con Nicola, quando vedo che non c’è più.

Decido di non andare a cercarlo e di non arrabbiarmi per avermi abbandonato.

Mi avvicino al tavolo degli alcolici, prendo una birra, non voglio esagerare con il bere.

-Sophia.-mi saluta Luca. Io ricambio il saluto.

-Ti stai divertendo?- domanda.

-Sinceramente no, l’unica cosa che mi piace di questa festa è il tavolo dell’alcool.-dico ridacchiando.

-La solita ubriacone.-dice lui sorridendo.

Gli tiro un pugnetto amichevole sulla spalla e lui finge che gli abbia fatto male.

-Dovevo immaginarmelo.-dice Nicola.

-Che cosa?- domando io.

-Che ti trovavi con lui, ti lascio con un fratello e ti ritrovo con l’altro.-dice.

-Ma che problemi hai?- domanda Luca -Stavamo solo parlando- continua.

-Possiamo parlare da soli Sophia, senza che questo rompicoglioni ci interrompa.-dice.

-Sembra quasi un ordine.- dico.

-Lo è- dice Nicola.

Saluto Luca e esco dal locale con Nicola.

-Si può sapere cosa c’è?- domando incazzata.

-Mi dispiace, sono troppo geloso e ho esagerato come sempre. Mi da fastidio che parli con Nicolò e Luca.-dice lui.

-Non preoccuparti con Nicolò non parlo più, ma Luca è semplicemente un mio amico, non c’è alcun motivo per essere geloso.-dico.

-Hai visto come ti guardava?- domanda serio.

-Mi guardava come si guarda un’amico Nicola. Tu piuttosto dove sei andato quando stavamo ballando?- domando curiosa.

-Da Federica.- dice.

-E chi è Federica?- domando.

-Una mia amica, sai noi facciamo cose da amici come ad esempio io le lecco la figa e lei mi fa pompini.-dice lui.

-Sei serio?-domando preoccupata -E se stai scherzando sappi che non sei divertente.-dico.

-Sì stavo scherzando, prendi sempre tutto troppo sul serio. Federica è la ragazza addetta al tavolo degli stuzzichino.-dice.

Sorrido e tiro un sospiro di solievo.

-Non farmi mai più uno scherzo del genere.-dico avvicinandomi per baciarlo.

Le nostre lingue vanno in sincronia e sento il cuore battere all’impazzata.

Ci stacchiamo e torniamo dentro.

I need you.Where stories live. Discover now