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Amo la pizza.

Soprattutto quella che fanno in questa pizzeria, e soprattutto se sono in buona compagnia.

-Ho da darvi una notizia.-dice Penny.

-Dai, spara.- dice Giovanni.

-Io e Cristian, siamo ufficialmente fidanzati.-dice sorridendo.

-Credevo fosse qualcosa di più interessante.-dice Giovanni.

Io gli mando un’occhiataccia.

-Anche io ho una novità- dico.

-Racconta-dice Giovanni.

-Credo di essermi innamorata.- dico.

-E di chi?- mi domanda Penny.

-Di Nicola- dico.

Noto che Giovanni, è diventato improvvisamente triste. Forse non avrei dovuto parlare di questo davanti a lui.

-Sono felicissima per te. C’è già stato un bacio?- domanda Penny piena di curiosità.

-Sì-dico io.

Giovanni si alza dal tavolo e dice:

-Andiamocene, si è fatto tardi e questi discorsi mi fanno venire il volta stomaco.-

Le sue parole sono piene di rabbia.

Paga il conto e esce dal locale.

-Giovanni…aspetta- dico tentando di fermarlo.

-Possiamo parlare?- domando.

-Non c’è niente da dire.- risponde lui.

-Giovanni, non fare così- dice Penny.

-Penelope, puoi lasciarci un attimo soli?- le domando.

Lei annuisce.

-Tanto non abbiamo nulla di cui parlare.- dice Giovanni.

-Non fare il bambino.- dico sforzando un sorriso.

-Sono sicuro che l’hai fatto volontariamente. Ci stai così bene a vedermi soffrire.- dice lui.

Gli scende una lacrima, ma vedo subito che cerca di riasciugarla e di sembrare forte.

-Ti prego, perdonami. Non pensavo di farti stare male. Non volevo.- dico.

-Non pensi mai, è questo il tuo problema.-dice.

Ok, in questo momento mi sento davvero male.

Mi sento colpevole.

-Scusa, me la sono presa un po’ troppo- dice Giovanni.

-Non fa niente. Non è colpa tua.- dico.

Ci scambiamo un abbraccio.

Poi, torniamo da Penny.

Vedo che sta parlando con due ragazze.

-Lei è Giulia, la sorella di Nicola.-dice Penelope indicando una ragazza castana, con gli occhi verdi e degli occhiali dalla montatura spessa.

-Piacere, sono Sophia.- dico stringendole la mano.

-E lei è Chiara. Un’amica di famiglia.- dice Penny indicando la seconda ragazza. Devo ammettere che è davvero carina, ha gli occhi verdi, e degli splendidi capelli biondi.

-Mi ha fatto piacere conoscervi, ma ora dovremmo andare.- dico salutandole.

Anche Giovanni e Penelope le salutano.

Arrivo a casa e mi sdraio sul letto.

Mi addormento subito in un sonno profondo.

La mattina suona la sveglia.

Oggi prendo il pullman perché Giovanni è malato.

Odio prendere il pullman, è sempre pieno di gente.

Arrivo a scuola e mi dirigo in classe.

-Sophia, allora ci vediamo oggi per il progetto.- dice Riccardo.

-Quale progetto?- domando confusa.

-Sveglia!!! Quello di arte.-dice.

-Ah, sì hai ragione. Me ne ero completamente dimenticata.-dico sorridendo.

La professoressa Frangia oggi ha deciso di cambiare i posti.

Io sono in prima fila con Fabrizio e Mattia, nel banco da tre.

-Non fare quella faccia. Non siamo i compagni di banco peggiori al mondo.- dice Fabrizio.

-No, no. Non mi sono ancora lamentata.- dico sorridendo.

Le ore successive passano in fretta.

Esco da scuola e mi avvio a casa con Riccardo e Mattia per continuare il progetto.

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