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-Pronto?-dico a Giovanni.

-Ciao.

-Perchè mi ha mentito.- dico con rabbia.

-Perché sono innamorato di te, non avrei voluto farti soffrire, non era mia intenzione, ma credevo che in questo modo, tu avresti creduto alla mia storia e lo avresti lasciato.

-Pensavo avessi superato il fatto che io sono innamorata di lui.

-Lo credevo anche io, solo che non riesco ad accettarlo.

-Comunque sei un bravo attore, tua sorella si sbagliava.

-Veramente mia sorella ti ha detto che non so mentire, perché mi stava aiutando con il mio piano, perché voleva anche lei che voi due vi lasciaste, ma in realtà io sono un ottimo attore.

-Ok.-dico chiudendo la chiamata.

Non ho intenzione di litigare con Penelope, ne parlerò domani con lei alla festa, per sapere se almeno questa volta Giovanni è stato sincero con me.

Mi addormento, e la mattina mia mamma mi porta a scuola.

La saluto e entro in classe. Fabrizio mi si avvicina e mi dice:

-Come mai non sei venuta ieri a lezione?

-Ero malata.-improvviso io.

-E per caso la tua malattia si chiama Nicolò?- mi domanda.

-Sei forse geloso?- domando.

-No, no.

-Io dico si sì.- dico io.

-Solo un pochino.- dice lui sorridendomi.

Gli sorrido anche io e poi, mi siedo in parte a Penelope.

Lei mi guarda e mi dice:

-Ho saputo quello che ti ha fatto Giovanni, forse mi sbagliavo. Forse mi ha fatto credere di non essere capace di mentire in modo che anche tu gli avresti creduto. Mi dispiace tanto. Spero che verrai lo stesso alla mia festa.

Lo sapevo che Giovanni mi aveva mentito. Quel ragazzo è proprio un bugiardo.

-Certo che verrò.- dico io e la abbraccio.

Le lezioni passano in fretta. 

All’uscita da scuola Nicolò mi ferma per il polso e mi dice:

-A che ora passo a prenderti questa sera?

-Alle 8?

-ok- dico, poi mi da un bacio a stampo e se ne va.

Appena vado a casa mi preparo.

Metto un vestito nero, dei tacchi 12 con le borchie. 

Mi trucco con un po’ di matita nera e il mascara.

I capelli li lascio sciolti, e per le 8 sono pronta.

Sento suonare il campanello.

-Ciao.- dice Nicolò.

Io ricambio il saluto. Lo guardo, è davvero bellissimo.

-Sei bellissima.-dice. Io arrossisco, e lui sembra essersene accorto.

-Andiamo?- domado.

-Certo.- dice lui.

Arrivati alla festa c’è una musica fortissima. Vedo Penelope e la saluto.

-Ciao Penny.-

-Ciao, come ti sembra la festa?- domanda.

-Bella, almeno finché non vedrò Giovanni.-dico.

-Tranquilla, vedrò di farlo stare alla larga da te.- dice lei.

Gli sorrido e la ringrazio.

Poi mettono una canzone lenta, Nicolò mi si avvicina e mi domanda:

-Mi concede questo ballo?

-Certo.- dico io.

Ballare con lui, è la cosa più bella al mondo. Anzi, lui è la persona più bella al mondo.

Finito il ballo lui mi dice:

-Scusa, ma adesso ti devo lasciare sola. Vado a casa perché domani devo alzarmi presto perché ho una partita.-

Io annuisco e gli do un bacio sulla guancia.

Poi incontro Riccardo che sta parlando con un altro ragazzo.

-Ciao Sophia.- dice Riccardo.

-Io sono Simone- dice l’altro ragazzo. Io gli stringo la mano e poi dico:

-Io sono Sophia.

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