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42 giorni al 7 luglio

«Quindi ce l'avete fatta?»

Katsuki storse il naso imbarazzato, ma cercò di non darlo a vedere mentre fulminava il suo migliore amico.

«Eijiro! Giuro che ti spacco il...»

Denki assunse una finta espressione di stupore, poi scoppiò a ridere battendo il palmo della mano contro la fronte.

«O mio dio, scioccante! Se ne erano accorti tutti tranne voi.»

«Suppongo di sì...»

Izuku sorrise, le sue guance erano rosse ma Katsuki gli stringeva la mano e ad essere completamente onesto con sé stesso dubitava che qualcosa potesse seriamente turbarlo in quel momento.

Erano passati circa due mesi da quando avevano finalmente esternato i loro sentimenti, due mesi in cui si erano vissuti a pieno senza mai stancarsi. Non ne avevano parlato con i loro amici, nonostante fosse palese, e non avevano nemmeno realmente parlato tra loro delle dinamiche con cui sarebbero usciti allo scoperto, ma quel giorno Katsuki aveva intrecciato le dita alle sue senza esitare e i loro amici avevano finalmente potuto dare sfogo alle battute sul loro conto.

«Oi, dite un po'», Touya li guardava con le mani affondate nelle tasche dei jeans. «Avete scopato subito dopo il primo bacio o dopo un po'?»

Izuku quasi si strozzò con la sua saliva, Katsuki ringhiò nascondendo la faccia dietro la mano libera.

«Che cazzo di domanda è?!»

«L'hanno palesemente fatto subito», Toshi si strinse nelle spalle indicandoli. «Voglio dire, guarda le loro espressioni colpevoli.»

«Questo vuol dire che mi devi 2000 Yen», Keigo allungò la mano verso Touya, lui sbuffò passandogli un paio di banconote sotto lo sguardo confuso degli altri.

«Sei una delusione, Izuku», sbottò il maggiore dei Todoroki facendo una linguaccia al verdino. «Ho scommesso tutto sul tuo essere un imbranato.» 
Scuoteva la testa in modo drammatico, Katsuki aveva un'espressione indecifrabile; se da un lato odiava essere al centro dell'attenzione, dall'altra doveva ammettere che non si era mai sentito tanto a casa come in quel momento.

«Fidati, non è per niente imbranato» commentò infatti con un sorriso divertito, ricevendo un'occhiata maliziosa dal verdino ed un bacino sulla guancia che fece ridere tutti.

«Che poi, parli proprio tu?» Izuku lanciò a Touya uno dei sottobicchieri sparsi sul tavolino del bar in cui si erano ritrovati per un aperitivo. «Tu sei quello che ci ha messo cinque anni a dichiararsi, non sei un modello da seguire.»

Ci fu un silenzio irreale, poi tutti scoppiarono a ridere tranne Touya che si sforzava di tenere un'espressione imbronciata pur di non dare soddisfazioni al più piccolo.

«Ha ragione», Shoto mise una mano sulla spalla del fratello. «Lo sai che ha ragione. Per non parlare del fatto che quando ti sei deciso a farlo hai scelto una platea e un tasso alcolico improponibile.»

«Non ricordarmelo, potrei rimettere in discussione il mio giudizio» Keigo alzò gli occhi al cielo facendo l'occhiolino al suo ragazzo, poi indicò Shoto ed Eijiro con aria divertita. «E comunque, ho scommesso anche su di voi».

L'espressione di Touya cambiò tanto velocemente che per un attimo sembrò cambiare anche il colore dei suoi occhi.

«In quel caso dovresti puntare su quanto velocemente riuscirei a trovare, uccidere e sotterrare Eijiro.»

«Sempre meno di quanto ci hai messo a dichiararti, Tou, sempre meno», commentò Eijiro innocentemente.

«Per quanto mi rinfaccerete questa cosa, piccoli stronzi?»

Written in the starsWhere stories live. Discover now