𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 2

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Erano passate quasi 2 ore ormai, stavo per tornare nella terra dov'ero cresciuta.
E stavo per rivedere mio fratello, che non vedevo da ormai 3 anni.

Scesi dall'aereo, ritirai la mia valigia e mandai un messaggio a mio fratello.
"Sono arrivata, dove sei?"
"Jeep nera a fine parcheggio, vetri oscurati"
Era rimasta sempre quella macchina, capito.
Arrivai in fondo al parcheggio, vidi la macchina e allo stesso tempo la portiera aprirsi.
Dopo anni che non lo vedevo, eccolo qui, il mio fratellone.
Mollai la valigia in mezzo alla strada e correndo, saltai in braccio a lui.
Lo strinsi forte a me e dissi:
"Quanto mi sei mancato cazzo"
"Anche tu principessa" Mi mise giù, mi spostò una ciocca di capelli dietro all'orecchio:
"Sei cambiata tantissimo porca puttana"
Non riuscii a trattenere una piccola risata.
"Oh emh vado a riprendere la valigia"
iniziai a correre per prendere nel minor tempo possibile la valigia, mi fermai di colpo, e per questo sentii una piccola fitta al ginocchio. Feci una smorfia, e leo se ne accorse ma non disse niente.
Tornai alla macchina, misi la valigia nel bagagliaio e andai nel sedile del passeggero. Sorrisi spontaneamente guardando leo.
Mise in moto la macchina, durante il viaggio gli raccontai di kai, di cosa era successo tra noi due.
"Una notte, dopo una partita mi aveva detto che andava in un pub in centro. La stessa notte mi è arrivata una foto che si baciava con la sua ex, per la quarta volta" Avevo lo sguardo perso nel vuoto, anche se erano ormai passati mesi.
Si fermò ad un semaforo rosso, mi guardò e mi disse:
"Perché non me lo hai detto subito? ti avrei aiutata"
"Non volevo disturbarti, con tutti gli allenamenti e partite. Ah, a proposito, ho iniziato a giocare a calcio"
Staccò le mani dal volante e le alzò a cielo come per dire "Ho trasmesso questa cosa pure a mia sorella, EVVAI"
"Giocavo nel chelsea femminile. Poi ho mollato"
"Perché? per me eri pure brava"
"È una storia troppo lunga, magari un giorno te la racconterò"
Dissi aprendo la portiera, ormai davanti a casa.
Appena appoggiai un piede per terra, sentì il profumo di casa, Torino.
Fece un bel respiro, per poi prendere la valigia e dirigersi verso casa.

*𝐬𝐤𝐢𝐩 𝐭𝐢𝐦𝐞*

Ero seduta sul divano, come se non fossi mai andata via da qui. Ero abbracciata a leo fin quando lui mi disse:
"Domani ho gli allenamenti, vuoi venire a vinovo?"
Ci pensai per qualche secondo e sorrisi.
Accettai.
Erano le 21 ed io ero stanca morta:
"Leo io vado a dormire, sono morta."
"Va bene principessa" mi diede un bacio sulla fronte "Sai dov'è camera tua"
Salì in camera, appena entrai vidi che era rimasto tutto come prima, niente non era al proprio posto.

Mi misi sotto le coperte e in un secondo mi addormentai.
La mattina seguente fui svegliata da Leo che si era messo nel letto con me, iniziando a chiamarmi.
"Ancora 5 minuti"
"Sei rimasta sempre la solita DORMIGLIONA"
"Che cazzo ti urli madonna"
"Alzati che devo andare all'allenamento, magari che ne so, un giorno entrerai nella Juventus femminile"
𝑗𝑢𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑠 𝑓𝑒𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑙𝑒
𝑚𝑎𝑔𝑎𝑟𝑖 𝑢𝑛 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒𝑟𝑎𝑖
Non sarebbe stata male come idea, ma detto questo mi alzai, mi preparai e feci tutte le cose.

𝐬𝐤𝐢𝐩 𝐭𝐢𝐦𝐞
Arrivammo a vinovo, e devo dire che mi stava iniziando a salire l'ansia, conoscevo solo il mister e Giorgio, lo ritenevo come un secondo fratello.
"Devo dire che sono agitata, non entro qui da anni"
"Dai vedrai che ti troverai a tuo agio"
Entrammo, era una struttura molto moderna, poltrone, divani, un bar, e un lungo corridoio con tutte lì indicazioni, segnava gli spogliatoi, i campi, il jmedical, una sala relax e molte altre cose, avevano ristrutturato tutto.

Vedemmo subito allegri:
"Ciao leo! Allison! da quanto tempo" mi abbracciò
"Max!"
"Venite, ti presento tutti gli altri. Ormai sono rimasti pochi di quelli che conoscevi tu" disse con un pò di malinconia e ci dirigemmo negli spogliatoi.
Appena arrivati davanti alla porta, max bussò e disse:
"ditemi se siete nudi" io risi.
sentimmo delle voci tutte insieme:
"no entrate"
"no no siamo vestiti" eccetera.
aprì la porta e devo dire che mi sentivo abbastanza osservata.
"Lei è Allison, la sorella di Leo. non fate cazzate e presentatevi come dei veri uomini"
mi si avvicinò un ragazzo, ricciolino, abbastanza alto.
"Piacere Weston Mckennie, but call me West"
"you don't speak italian, right?" dissi sfruttando l'inglese che avevo imparato in questi anni.
"yes" mi rispose, Sorrisi.
Poi mi si avvicinò un altro ragazzo, Federico bernardeschi si chiamava. si presentarono tutti tranne uno, un ragazzo alto ma non troppo, occhi verdi/azzurri, sembrava avesse un mare al posto degli occhi.
"Tu invece sei?.."
"Paulo Dybala" si alzò e se ne andò.
rimasi scioccata, mi girai verso tutti gli altri e vidi che non erano molto più scioccati di me.
"Va bene adesso tutti in campo, FORZA!"
disse max.
mi andai a sedere sugli spalti e guardai serenamente gli allenamenti.
Quanto mi mancava giocare...
finito l'allenamento mi diressi verso il campo e pensando che non ci fosse nessuno presi una palla e iniziai a fare un pò di freestyle, come piaceva a me, poi tirai dritta in porta. Abbassai lo sguardo e andai verso l'uscita, quando fui a metà campo alzai lo sguardo e vidi leo e allegri. Non ci potevo credere.
Feci un piccolo sorriso e allegri mi disse:
"Domani ci sono i provini per entrare in prima squadra femminile, ti consiglio di provarci"
"Ci penserò" dissi diretta e sorrisi.
Se ne andò.
Rimanemmo solo io e leo, avevo una palla da calcio sotto i piedi così iniziai a palleggiare, ma leo fù più sveglio di me, mi prese la palla e iniziò a correre per tutto io campo
"Che stronzo" dissi prima di iniziare ad inseguirlo.
Stavo per andargli addosso ma puntai il piedi per terra e mi fermai troppo bruscamente, non ero riscaldata e quindi sentii una fitta al ginocchio (sempre quello) talemente forte da accasciarmi per terra.
"Che cazzo hai fatto" Si mise alla mia altezza per vedere come stessi
"Ti prego chiama qualcuno, poi ti spiego" dissi facendo smorfie di dolore.
Nel mentre che corse per andare a chiamare qualcuno passò paulo per quel campo e corse subito da me.
"Allison.. che hai fatto"
"È una storia troppo lunga, ti spiegherò" dissi quasi piangendo per il dolore.
Senza pensarci due volte, Paulo mi prese a modi principessa e mi portò sulle gradinate.
"vado a cercare qualcuno"
"NO, è già andato leo, dovrebbe arr-" eccolo lì, aveva portato dei medici e Giorgio.
Giorgio si mise dietro di me, come se fosse uno schienale
"È tutto ok, è tutto ok"
Mentre mi scendevano qualche lacrima, cercai di spiegare ai medici ciò che era successo.
"mentre giocavo nel chelsea, ho avuto un infortunio. Ho lesionato il crociato. Sono stata ferma per 5 mesi poi mi sono ritirata perchè avevo paura di quello che poteva succedere, ora sono 8 mesi che sono ferma, ma ho molti risentimenti. Adesso non mi sono riscaldata e ho fatto uno scatto troppo brusco" Dissi con le lacrime agli occhi.
leo guardò Giorgio, poi paulo, ignaro di quello che ti era successo.
"Perché non me lo hai mai detto.."
"Alli... so cosa provi perchè ho avuto il tuo stesso infortunio, ma devi essere forte e dobbiamo andare in infermeria. giorgio e leo mi presero sotto braccio e piano piano mi portavano lì.
"Aia cazzo" dissi sussurrando.
"Finirà presto, te lo prometto" Disse leo.
Arrivammo in infermeria e mi misero su un lettino.
"Noi torniamo dal mister, andiamo a dirglie-"
"No! non lo sa nessuno, e nessuno lo deve sapere. Starò meglio, mi riprenderò subito. Qualche ora e mi passa"
Annuirono e se ne andarono.
Rimase solo Paulo che si sedette su una sedia davanti a me.
"Perché prima te ne sei andato così?"
"Niente, tranquilla." Cambiando discorso disse "aquindi giocavi a calcio, ed eri anche brava se giocavi nel chelsea"
"Abbastanza, ho iniziato calcio così per gioco e sono finita così" dissi con un sorrisino sulla faccia.
"Quando ti sei fatta male?" mi chiese serio.
"5 mesi fa, non l'ho detto a nessuno tranne che i miei amici lì, e visto che adesso lo sai pure tu, devi stare zitto"
Alzò le braccia come in segno di resa.
Iniziammo a parlare, gli raccontai di kai, e lui mi raccontò di Oriana, che ormai si erano lasciati.
E così via..

Una storia complicata|| Paulo DybalaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant